Piève di Soligo

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comune in provincia di Treviso (31 km), 132 m s.m., 19 km², 10.673 ab. (pievesi), patrono: santa Maria Maddalena (22 luglio).

Centro alle pendici meridionali delle Prealpi, sulle rive del fiume Soligo. Di origine romana, nel sec. IX fece parte della Marca Trevigiana. Divenuto possesso dei vescovi di Ceneda, fu da questi concesso in feudo ai Da Camino (sec. XII). Occupato da Ezzelino III da Romano nel 1242, seguì le vicende di Treviso fino al 1389, anno in cui passò a Venezia. § Tra le molte residenze signorili (sec. XVII-XVIII) sono da segnalare il palazzo Balbi Valier Sammartini di T. Meduna (1798-1880) e la villa Morona, costituita da più edifici tra cui il principale, del Seicento, è affiancato da una piccola chiesa. La parrocchiale, che ospita le spoglie del sociologo pievese G. Toniolo (1845-1918), fu eretta nel 1924 in forme eclettiche: all'interno si conserva una tavola di Francesco da Milano (1540). A Solighetto si trova la settecentesca villa Brandolin, sede del Consorzio di tutela del prosecco, con un bel parco.§ Vivace il settore industriale, con aziende che operano principalmente nei settori , metalmeccanico, tessile, alimentare, enologico, del mobile, della lavorazione del legno, dei metalli, dei materiali lapidei e dei materiali da costruzione. L'agricoltura è attiva nella produzione di uva da vino (pregiati vini DOC), cereali, ortaggi, frutta e foraggi; si pratica l'allevamento bovino e avicolo. § Vi è nato il poeta Andrea Zanzotto (1924-2012).

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