Sistān

arida regione endoreica situata a ca. 500 m di altitudine al confine tra l'Iran e l'Afghanistan; la sua parte più depressa è occupata dal lago Hāmūn-e-Helmand (o Hāmūn-e-Hirmand), presso il quale è situato il centro di Zābol (29.400 ab.). Nelle zone irrigate si coltivano cereali e cotone. Anche Seistān. § Anticamente chiamata Drangiana, prese il nome di Sistān dai nomadi Saci, una tribù scita che la occupò sul finire del sec. II a. C. dandole il nome di Sakasthān (donde l'attuale). Prosperò sotto il governo dei Sassanidi, che vi costruirono canali e dighe e la resero prospera tanto da essere chiamata “giardino dell'Asia”. Ma nel corso del sec. XIV i Mongoli la devastarono e la regione decadde a tal punto che non poté più risollevarsi. Nel sec. XVI i Safavidi la ricongiunsero all'Impero iranico. Nel 1747 fu conquistata dagli afghani e fu oggetto di contesa tra Iran e Afghanistan finché nel 1872 una commissione arbitrale la divise tra i due Paesi.

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