duplex

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sm. [sec. XX; dal latino duplex, duplice].

1) Appartamento monofamiliare sviluppantesi su due livelli: quello della zona giorno (ingresso, cucina, soggiorno, pranzo) e quello della zona notte (camere e servizi), collegato al primo mediante una scala interna.

2) Nelle telecomunicazioni: A) utenza telefonica realizzata collegando alla centrale, con un'unica linea, due utenti vicini che possono utilizzare la linea indipendentemente l'uno dall'altro ma non contemporaneamente. Quando uno dei due solleva il microtelefono, un dispositivo (cassetta duplex) provvede a disinserire l'altro apparato telefonico, che non riceve perciò il segnale di linea. Introdotto per risparmiare il numero delle linee di utente, il sistema duplex è stato dismesso dagli anni Sessanta del XX secolo. B) Una trasmissione di informazioni è detta in duplex quando gli utenti collegati fra loro da un canale di telecomunicazione emettono o ricevono contemporaneamente le informazioni trasmesse che vengono così inviate a distanza nei due sensi.

3) In metallurgia, processo duplex, processo nel quale vengono abbinati due forni per la fusione e l'elaborazione separate di un metallo o di una lega. Per esempio, nel caso dell'acciaio sono talvolta ancora accoppiati in duplex un convertitore e un forno Martin Siemens, o un convertitore e un forno elettrico o un forno Martin Siemens e un forno elettrico; nel caso della ghisa si può avere un accoppiamento cubilotto-forno a induzione.

4) Nella tecnologia del vetro, processo duplex, procedimento per la produzione di lastre di cristallo per colata continua. La lastra, proveniente dal forno fusorio, è molata per mezzo di sabbia abrasiva su entrambe le facce da mole che scorrono perpendicolarmente al movimento della lastra stessa trascinata su rulli.

5) Nell'industria della carta, tipo di cartoncino costituito da due strati incollati o pressati, anche di colore diverso.