Guida ai referendum del 12 e 13 giugno: il quesito sull’energia nucleare

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Il 12 e il 13 giugno, giornate di referendum, gli italiani sono chiamati a esprimere la propria opinione sull’energia nucleare, annosa questione che, a più riprese, ha interessato la politica italiana e infiammato l’opinione pubblica nostrana. Insieme a privatizzazione dell’acqua e legittimo impedimento, quello sul nucleare è un dibattito quanto mai attuale che, oggi, vede contrapposti diversi schieramenti a favore o contro questa particolare tipologia di produzione energetica.

Ma vediamo più da vicino di cosa si tratta, di quale legge stiamo parlando e quali parti di essa va a toccare il referendum. Rappresentato dalla scheda grigia, il quesito numero 3 sull’energia nucleare è di tipo abrogativo: ai cittadini italiani verrà quindi chiesto se eliminare o mantenere una particolare norma in materia, che ritroviamo nei commi 1 e 8 dell'articolo 4 del decreto-legge del 31 marzo 2011 n°34, convertito con modificazioni della legge del 26 maggio 2011 n°75.

La sopracitata legge tratta della produzione energetica sul territorio nazionale e, in relazione al comma 1 e 8, consente rispettivamente la costruzione di centrali nucleari in Italia e, riguardo la strategia energetica nazionale, contempla il possibile rilancio del nucleare.

Si parla di rilancio perché la nostra penisola non è affatto nuova a questa tipologia di produzione energetica: l'Italia ha infatti prodotto energia nucleare dal 1963 al 1990, interrompendone il processo dopo il referendum del 1987 che, pochi mesi dopo il disastro di Chernobyl, sancì l'abbandono del nucleare e la chiusura delle centrali italiane.

L’idea del nucleare fu nuovamente proposta nel 2008, quando il governò approvò una legge che disponesse la possibilità di realizzare impianti per la produzione di energia nucleare sul territorio nazionale.

Un percorso legislativo lungo e difficile, sul quale oggi viene chiesto ai cittadini italiani di operare una scelta in merito. E’ quindi molto importante comprendere cosa implica la scelta tra il ‘Si’ e il ‘No, perché è proprio in questi termini che sarà esposto il quesito.

Sulla scheda grigia nel cui incipit leggeremo “Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.”, il quesito sarà esposto in questi termini: "Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n. 75?".

Votare Si, significa dichiararsi contro il nucleare e contro le norme che vorrebbero rilanciare tale tipologia di produzione energetica in Italia.

Votare No, al contrario, significa schierarsi contro l'abrogazione e quindi favorevoli alla possibilità di costruire centrali nucleari sul nostro territorio nazionale.

I cittadini italiani sono quindi chiamati a decidere le sorti del futuro energetico del nostro paese, questione oggi spinosa e quanto mai attuale soprattutto in termini di tutela ambientale e risparmio energetico.