La storia della psichedelia, dal proibizionismo al rinascimento psichedelico

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Oggi le sostanze psichedeliche sono oggetto di un rinnovato interesse da parte della scienza e della comunità scientifica. Le loro applicazioni, infatti, sarebbero moltissime. Andiamo allora ad approfondire l'argomento scoprendo prima di tutto la storia della psichedelia.

Storicamente parte con Albert Hoffmann, poi Osmond e Huxley la battezzarono col nome con cui tutti la conosciamo oggi. Eppure la psichedelia ha alle sue spalle una storia lunghissima che attraversa letteralmente la Storia dell'uomo e delle arti, che trassero ispirazione infinitamente caleidoscopica dall'espansione della coscienza che sostanze chimiche e naturali psicoattive generano. E infatti l'influenza della psichedelia sulla musica e la cultura continua a essere sperimentato e apprezzato fino ad oggi, con nuovi importanti sviluppo. Perché a partire dagli anni '80 riprende anche la ricerca sulle sostanze psichedeliche a scopo terapeutico: è il «rinascimento psichedelico».

Cos'è la psichedelia?

“Immaginati in una barca su un fiume/ con degli alberi di mandarino e cieli di marmellata/ qualcuno ti chiama, tu rispondi abbastanza lentamente/ Una ragazza con gli occhi caleidoscopio. // Fiori di cellofan di giallo e verde/ sovrastano la tua testa/ cerca la ragazza con il sole negli occhi/ ma lei se n'è andata.//”. 

The Beatles - Lucy in the Sky with Diamonds (Official Music Video) from Pablo Espinoza on Vimeo.

Colei che se n'è andata è Lucy, nel cielo con le sue stelle che brillano come diamanti. Lucy in the Sky with Diamonds è la visione psichedelica che l'LSD (le lettere di Lucy,Sky e Diamonds sono scritte apposta in maiuscolo) dà a John Lennon. Il video è il suo trip. 

Si dice «psichedelica» una sostanza con effetti psicoattivi, poca o nessuna dipendenza indotta e la capacità di espandere la coscienza o causare amplificazioni e alterazioni sensoriali. I principali psichedelici sono l'LSD, la mescalina, la psilocibina e il DMT, e comprendono sia sostanze di origine naturale che sintetica. Inoltre alcune varietà di canapa possono avere blandi effetti psichedelici, specie se assunte per via orale.

Albert Hoffmann e la sintesi dell'LSD

L'LSD viene scoperto dal chimico svizzero Albert Hoffmann nel corso di alcune ricerce sugli alcaloidi presenti all'interno della segale cornuta per ricavarne possibili farmaci. Fra questi derivati c'era anche la dietilammide-25 dell'acido lisergico, oggi conosciuta come LSD. Casualmente Hoffmann si contaminò le mani con questa sostanza e in seguito raccontò: “Ebbi un'esperienza meravigliosa. Senza sapere cosa era successo, tutti i miei pensieri si erano trasformati in immagini: una sensazione bellissima! Nel pomeriggio andai a casa e mi sdraiai e la sensazione svanì lentamente. Vedevo queste immagini bizzarre e provavo euforia”.

Hoffman volle allora testare su se stesso una dose più alta della sostanza, ma questa volta "esagerò": “Tutto nel mio campo visivo ondeggiava ed era distorto come fosse visto in uno specchio ricurvo. Avevo anche la sensazione di non riuscire a muovermi. Tornando a casa le mie condizioni iniziarono ad assumere forme minacciose. Fu un'esperienza terribile, traumatica: avevo la sensazione di trovarmi in un mondo diverso, era forse la fine?”. Hoffmann, in un primo momento teme di essere diventato folle, poi, quando gli effetti si attenuano, dice che il mondo gli appare più vivo e brillante, sotto una luce nuova. Quando supera il culmine della disperazione: “A poco, a poco, iniziai a godermi i colori e le forme cangianti senza precedenti, immagini fantastiche, caleidoscopiche si succedevano; era davvero straordinario come ogni percezione acustica si trasformasse in percezione ottica". Fino al giorno dopo si sente come rinato. 

La ricerca prosegue poi a livello scientifico per tutti gli anni '50. Per primi gli scienziati sperimentano gli effetti dell'LSD su loro stessi. Lo psichiatra Humphry Osmond denomina questi farmaci «psichedelici», ossia «ciò che mette a nudo la mente» e definisce le percezioni conseguenti l'assunzione dell'LSD come le esperienze più strane e, a loro modo, più belle della sua vita. Quando assume l'acido lisergico non gli sembra di impazzire, ma si sente anche troppo bene. 

Lo stesso Osmond ha una corrispondenza epistolare con lo scrittore inglese Aldous Huxley che, dopo l'assunzione della mescalina scrive Le porte della percezione, da cui Jim Morrison trasse il nome per il suo gruppo. Huxley descrive i suoi esperimenti, a scopo mistico-filosofico, con le droghe psichedeliche. La mescalina lo fa sfuggire alle abitudini della normale percezione delle cose e gli mostra la realtà davvero come se fosse la prima volta. “Se le porte della percezione fossero purificate tutto ci apparirebbe come infinito”, disse William Blake, qualche secolo prima di Huxley, pare senza fare uso di droga. Huxley, invece, voleva varcare davvero quelle porte e lo sperimentò volontariamente: fece della mescalina il suo trampolino per volare in un mondo altro, per evadere dalla materialità dell’esistenza. 

Robert Gordon Wasson e la curandera Maria Sabina: la scoperta della psilocibina

Negli stessi anni Robert Gordon Wasson scopre la psilocibina in Messico. Iniziò ad appassionarsi di etnomicologia durante il suo viaggio di nozze nel 1927. Nel corso delle sue indagini, in una spedizione in Messico con la moglie Valentina, si guadagnò la fiducia della sciamana e curandera Maria Sabina che, nel giugno 1957, durante un rituale con i funghi allucinogeni chiamato Mazateca, lo iniziò al «'nti'sito», come gli indigeni chiamano il loro fungo sacro.

Maria Sabina era famosa fra il suo popolo per essere una curatrice: il suo potere e la sua saggezza erano legati anche all'uso dei funghi sacri, conosciuti in mazateco come Teonanacatl, ai quali lei dava affettuosamente il nome di «niños» (bambini). La curandera esercitava il suo potere di guaritrice durante le «veladas» (cerimonie notturne, veglie) che potevano durare molte ore, durante le quali cantava trasportata dai funghi sacri in un viaggio ai confini dell’universo.

Lei curava così: “Il fungo sacro mi prende per mano e mi porta nel mondo dove tutto si conosce. Lì stanno i funghi sacri, parlano in un certo modo e io li posso comprendere. Gli faccio domande e mi rispondono. Quando torno dal viaggio che prendo con loro, ripeto ciò che mi hanno detto e ciò che mi hanno mostrato”. Nonostante abbia rivelato al mondo l'esistenza e il potere della psilocibina, Maria Sabina Morirà povera e sola.

Nel frattempo Wasson, tornato dal Messico,  fece inviare le spore di alcuni esemplari al francese Roger Heim, direttore del Museo di Storia Naturale. Le prime analisi, nei laboratori del micologo parigino, sono promettenti. Fu di nuovo Hoffmann a identificare la struttura chimica della psilocibina, il principio attivo contenuto nei cosiddetti funghi allucinogeni.

Nel maggio i due coniugi pubblicano un articolo di giornale dal titolo "Cerco il fungo magico", su 
"Life", mettendo a conoscenza per la prima volta, un vasto pubblico, dell'esistenza di funghi con proprietà psicoattive. I Wasson sono stati anche tra i primi occidentali a raccogliere esemplari di allucinogeno Mazateca, Salvia Divinorum, i cui campioni sono stati poi utilizzati per un rigoroso studio scientifico e di classificazione tassonomica. 

Dalla summer of love al proibizionismo

Dopo Hoffmann, dagli anni '50 fino ai primi anni '70, psichiatri, terapeuti e ricercatori hanno somministrato l'LSD a migliaia di persone come trattamento per l'alcolismo, così come per l'ansia e la depressione nei malati terminali di cancro. 

Gli anni '60 corrispondono poi all'uscita della psichedelia dai laboratori di ricerca. Il terreno del resto era fertile fra gli hippy, una corrente esistenzialista nata in aperta contraddizione con l’asfissiante impostazione consumistica americana: si tratta di una vera e propria reazione alla società conservatrice dell'epoca e ha cercato di esplorare nuove forme di espressione, liberando la mente anche attraverso l'uso di sostanze psichedeliche, come l'LSD.

Nella metà degli anni '60 i figli dei fiori erano ormai un movimento sociale diffuso in diversi paesi e costituiva, insieme alla New Left e all’American Civil Rights Movement, lo zoccolo duro della cultura alternativa del decennio. Il loro quartiere è Haigth-Ashbury a San Francisco, nelle cui strade, nella seconda metà degli anni ’60, è esploso il fenomeno della Summer of Love, attirando folle di giovani nel tentativo di creare una nuova società utopistica, caratterizzata dagli ideali di pace, amore, libertà e un massiccio uso di droghe (in particolare LSD), nonché un nuovo stile musicale psichedelico.

Moltissimi musicisti presero casa nel quartiere, fra cui Grateful Dead, Janis Joplin e Jefferson Airplane, mentre il Monterey Pop Festival del 1967 fu uno dei grandi manifesti pubblicitari del movimento, con esibizioni, fra gli altri, di Jimi Hendrix, The Who e The Mamas & the Papas. La canzone di Scott McKenzie (San Francisco Be sure to wear flowers in your hair), sintetizzava a pieno l’atmosfera che si respirava nell’area in quegli anni. E mentre il movimento diventava un fenomeno di massa, il 30 maggio ottobre 1966 l'LSD diventò illegale prima in California e in Nevada, e poi ovunque.

E questo significò anche un deciso stop alle attività di ricerca legate allo studio degli psichedelici: nel 1968 l’Economic and Social Council delle Nazioni Unite, con una mediazione, tentò invano di preservare l’uso degli psichedelici per scopi di ricerca. Nel 1976 vennero totalmente interrotte le ricerce fino al 1988, quando un altro svizzero, Peter Gasser, fu autorizzato di nuovo a condurre dei trial con l’LSD a scopo terapeutico nel suo studio privato.

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Foto di Vasilios Muselimis su Unsplash

Il rinascimento psichedelico

Come anticipato gli studi scientifici sulle sostanze psichedeliche riprendono solo nel 1988 quando lo svizzero Peter Gasser fu autorizzato di nuovo a condurre dei trial con l’LSD a scopo terapeutico. E dal 1988 a oggi sono stati fatti tantissimi passi avanti: si è (ri)scoperto il potere terapeutico degli psichedelici e per questi in molti identificano questo periodo storico come "rinascimento psichedelico". Andiamo a scoprire quali sono state le ricerche più importanti effettuate sul tema.

Peter Gasser

I risultati ottenuti da Peter Gasser sono stati negli anni molto promettenti: secondo lo psichiatra l'LSD riuscirebbe ad esempio far diminuire l'ansia dei malati terminali favorendo l'accettazione e la riconciliazione con la morte. Negli anni successivi le ricerche si sono spostate anche su disturbi diversi: dal 2014 Gasser sta conducendo test con LSD e psilocibina per il trattamento della depressione, della cefalea a grappolo, e dei disturbi post-traumatici da stress. 

Circa il 90% dei suoi pazienti ha riferito di aver esperito cambiamenti esistenziali, mentre il 60% ha  dichiarato addirittura di aver provato un’estasi mistica in grado di modificare il rapporto con il senso dell’esistenza. I dati, raccolti in modo scientificamente inattaccabile, non lasciavano dubbi: i pazienti ottenevano un importante aiuto nel trattamento dell’ansia e nessun significativo effetto collaterale grazie all'uso degli psichedelici.

Charles Grob e Torsten Passie

Evidenze sovrapponibili a quelle di Gasser arrivarono pochi anni dopo dallo psichiatra Charles Grob, operativo negli Stati Uniti. L’80% dei partecipanti ai trial di Grob testimonia di godere di un beneficio riscontrabile anche a 6 mesi di distanza dal trattamento, mentre quasi il 70% sostiene che l’esperienza lisergica sia stata tra le cinque più significative della sua intera esistenza, anche a livello spirituale.

In Germania, lo psichiatra Torsten Passie effettua test con il BOL-48 (un derivato dell’acido lisergico) per la cura della cefalea a grappolo, riuscendo a ottenere un effetto apprezzabile, senza indurre alcuna distorsione sensoriale.

Roland Griffiths e la psilocibina

Contemporaneamente Roland Griffiths ha analizzato gli effetti della psilocibina per contrastare la dipendenza dal tabacco, su 15 volontari che fumavano una media di un pacchetto al giorno e con alle spalle almeno 6 tentativi di smettere. Anche in questo caso i risultati si sono dimostrati eccezionali, sebbene la ricerca sia in una fase pilota: 12 dei 15 volontari entro 6 mesi avevano smesso di fumare; a 12 mesi di distanza la percentuale era calata al 60% – circa il doppio rispetto ai più efficaci metodi normalmente utilizzati per analoghi trattamenti. 

Anche la psilocibina nel trattamento della cefalea a grappolo ha dato risultati positivi come quelli del BOL-48: i pazienti trattati con la psilocibina guariscono nel 75% dei casi dopo una sola assunzione, mentre quelli che testano il BOL-48 non soffrono più di cefalea a grappolo dopo due o tre assunzioni. 

Questa rinnovata attenzione per le proprietà terapeutiche delle droghe psicoattive, ha dato vita a quello che oggi è chiamato «Rinascimento psichedelico», con cui viene riconosciuto che l'LSD non provoca un'intossicazione, ma una trasformazione e ne basta pochissimo per tornare in connessione con l'universo e con gli altri esseri umani. Da queste ricerche è pure emerso che bastano microdosaggi che attivano ricadute positive su creatività e depressione, infatti, influiscono positivamente sull'umore più di un antidepressivo. Il commento più comune è: “Mi sento di nuovo me stesso”. Eppure, nonostante i risultati positivi e accertati scientificamente, l'eredità degli eccessi della controcultura grava sul «Rinascimento psichedelico», che rimane negletto e argomento di nicchia. Bisognerà fare ancora molta strada per comprendere pienamente la portata di queste scoperte.

Laura Cusmà Piccione

Foto di apertura: 123rf