L’interazione sociale comincia nel feto: il caso dei gemelli ripresi con l’ultrasonografia

gemelli

L’uomo è un animale sociale, e a dirlo era Socrate. Ma quando comincia ad esserlo e a manifestare la volontà di interazione e condivisione con l’altro?

Una domanda, questa, a cui molti risponderebbero affermando che le prime interazioni sociali avvengono subito dopo la nascita quando il neonato, finalmente nel mondo, comincia a relazionarsi con la propria madre e il restante universo sconosciuto al di fuori di lui.

Tuttavia le cose non sembrano stare esattamente così, soprattutto alla luce della ricerca che ha visto coinvolte l’Università di Padova, di Torino, di Parma e l’Istituto Pediatrico Burlo Garofalo di Trieste.

Volontà dei ricercatori era quella di capire quando l’essere umano cominci a manifestare l’intenzione dell’interazione sociale e, necessariamente,  soggetti dello studio sono state alcune coppie di gemelli.

I ricercatori hanno osservato i feti utilizzando un particolare tipo di tecnica medica chiamata ultrasonografia a quattro dimensioni, attraverso la quale è possibile ottenere immagini tridimensionali ricostruite in sequenza temporale.

Le analisi sulle coppie di gemelli sono avvenute alla quattordicesima e alla diciottesima settimana di gestazione e, in entrambi i periodi, i ricercatori hanno riscontrato nei fratelli, alcuni movimenti volontari e rivolti l'uno nei confronti dell'altro.

I gemelli, già a partire dalla quattordicesima settimane e con una decisa intensificazione durante la diciottesima, si cercano l’un l’altro con movimenti intenzionali e utilizzano il suddetto movimento quasi per coccolarsi.

Una scoperta scientifica davvero notevole che può aprire nuove strade alla diagnosi prenatale: un non corretto sviluppo dell’interazione sociale all’interno del feto, infatti, potrebbe essere causa di patologie o disturbi.