Critica e storiografia

In sintesi

Sainte-BeuveCharles-Augustin de Sainte-Beuve (1804-1869) inizia partecipando al cenacolo romantico di Hugo. Aderisce al romanticismo scrivendo il saggio Quadro storico e critico della poesia e del teatro francese nel XVI secolo (1828) e alcune raccolte poetiche fra cui Vita, poesie e pensieri di Joseph Delorme (1829), monumentale ricostruzione del Seicento, il grande secolo classico. Pubblica un romanzo, Voluttà (1834).
La critica letterariaCritiche e ritratti letterari (1 vol. 1830; 5 voll. 1836-39); Ritratti letterari (1844); Conversazioni del lunedì (1851-62); Port-Royal (1840-59, 5 voll.), suo capolavoro, di tono intimista e volutamente minore, in margine al romanticismo.
Il metodo criticoParte dal presupposto romantico dell'assoluta predominanza dell'autore sull'opera e dà quindi largo spazio alla biografia. Eccelle nel ritratto. La sua maestria di scrittura tende a comporre con il lavoro critico un'altra opera letteraria.
Jules MicheletIl parigino Jules Michelet (1798-1874) è uno storico liberale che descrive la lotta dei popoli contro il dispotismo. Sue opere principali: Introduzione alla storia universale (1831); Storia di Francia (1833-46, 1855-67); Storia della Rivoluzione francese (1847-48). L'ispirazione romantica si esprime con una scrittura visionaria e con l'amore per l'umanità.
Hyppolite TaineHyppolite Taine (1828-1893) è uno storico della letteratura di formazione positivista: Saggio su Tito Livio (1856); Le origini della Francia contemporanea (1873-94). Per lui razza, ambiente e momento condizionano l'opera attraverso la legge della mutua dipendenza.