Geoffrey Chaucer

La lingua di Chaucer

L'inglese usato da Chaucer nelle sue opere è quello parlato in quel tempo a Londra, che si affiancava agli altri dialetti del nord e dell'ovest dell'Inghilterra aventi già una loro letteratura (si pensi, per esempio, a Pietro l'aratore, scritto in un dialetto dell'ovest, o a Galvano e il cavaliere verde, in un dialetto centro-occidentale). Come fecero Gower e altri autori londinesi del Trecento, Chaucer prese l'inglese di Londra nel momento in cui esso cominciava ad affermarsi come il dialetto più importante e lo innalzò a lingua che comunque rappresentò il vero inizio dell'inglese standard moderno, affrancandosi dal francese che fino ad allora era stato la lingua della cultura e dell'istruzione. Nonostante la sua ricchezza espressiva, il middle English usato da Chaucer non è uniforme: risulta composto dai dialetti delle contee vicine, ma in generale l'elaborato sistema di desinenze che caratterizzava l'anglosassone e gli inizi del medio inglese si era semplificato e la -e finale non accentata stava diventando muta. La maggior parte del suo vocabolario risulta tuttavia abbastanza comprensibile per quanto notevolmente diverso dall'inglese moderno.