La poesia: Tennyson e Browning

Gli altri poeti vittoriani

Oltre a Tennyson, il Poeta Laureato dell'età vittoriana, altri poeti assunsero un ruolo significativo. Fra questi, Matthew Arnold (v. a p. 171), una delle personalità più influenti del secolo, che riflesse nella sua poesia elegiaca la voce dell'intellettuale vittoriano pensoso e sensibile, preoccupato dal significato della vita; e il romanziere George Meredith.

Arthur Hugh Clough (1819-1861) riflesse nella sua poesia i dubbi e le lotte di un'anima inquieta e preoccupata, ma fu capace anche di ironia e humour (Poems, 1862, postumo). James Thomson (1834-1882), scozzese, descrisse con toni disperati gli aspetti disumani della città industrializzata (The city of dreadful night, La città della notte tremenda, 1874). Edward Fitzgerald (1809-1883), traduttore celebre di Calderón de la Barca e del poeta persiano Omar Khayyam, fu poeta segnato dal pessimismo e dallo scetticismo.

Coventry Patmore (1823-1896), iniziò la sua carriera come seguace dei preraffaelliti, ma subì poi l'influenza di Donne e dei poeti metafisici del Seicento. Dopo la conversione al cattolicesimo (1864), la sua poesia divenne sempre più mistica e lo stile sempre più complesso (The unknown eros, L'eros sconosciuto, 1877).

Gerard Manley Hopkins

Gerard Manley Hopkins (1844-1889) non fu uno scrittore di professione, ma si dedicò alla poesia con una concentrazione assidua. La sua produzione lirica apparve solo nel 1918 ed esercitò un influsso notevole sulla poesia degli anni Trenta e sui poeti metafisici del dopoguerra, che videro in lui uno sperimentatore e un precursore della poesia contemporanea.

Nato a Stratford, nell'Essex, allievo di Walter Pater a Oxford, si formò cultura e gusto sugli Studi sul Rinascimento del maestro e sull'arte e sulla poesia dei preraffaelliti. L'evento più importante della sua vita fu la conversione alla fede cattolica; entrato nella Compagnia di Gesù (1868), pronunciò i voti nel 1874. Dopo aver operato come predicatore in molte città della Gran Bretagna, nel 1844 divenne professore di greco all'università di Dublino, città in cui morì.

Il mondo poetico di Hopkins, raccolto nel volume Poems (Poesie, 1918, che comprende liriche come God's grandeur, La grandezza di Dio; The starlight night, La notte stellata; Pied beauty, Variopinta bellezza), testimonia una complessa esperienza religiosa ed è percorso dall'angoscia e dalla tensione spirituale dovute all'inadeguatezza dell'essere umano nell'esprimere gli ineffabili aspetti di una divinità percepibile solo mediante l'intuizione mistica. Manifestazione della bellezza della divinità è la verità, che risiede nel cuore di ognuno e nell'essenza di ogni oggetto e che conferisce autenticità. Per esprimere questi concetti Hopkins adottò uno stile fitto di allitterazioni e assonanze, di arditezze verbali e sintattiche, facendo ricorso anche allo sprung rhythm, il "ritmo accentato" della poesia anteriore alla conquista normanna. Il risultato è quello di un linguaggio poetico totalmente nuovo, indipendente dalla tradizione vittoriana, al cui languore e alla cui prolissità sostituisce energia e concisione. Suo ideale stilistico era, infatti, quello della massima economia, combinato con uno sfruttamento delle risorse musicali della lingua inglese per ottenere una lingua il più vicino possibile a quella colloquiale. Una delle sue maggiori conquiste artistiche fu proprio il rinnovamento del linguaggio poetico: egli operò una rottura sia con la poesia elegiaca vittoriana, sia con quella naturalistica di derivazione wordsworthiana, aprendo la strada ai poeti del XX secolo.

Elisabeth Barrett Browning

Benché ricordata soprattutto per il matrimonio con Robert Browning, Elisabeth Barrett Browning (1806-1861) in vita fu la più famosa dei due. Cominciò a scrivere poesie in giovane età e nel 1844 raggiunse il successo di critica e pubblico con la pubblicazione dei due volumi di Poems (Poesie). Trasferitasi poi con il marito in Italia, scrisse la maggior parte delle sue opere ispirandosi agli ideali del Risorgimento italiano, della giustizia e dell'uguaglianza sociale, ma espressi con un tono d'intimità che rende le immagini e il linguaggio piuttosto convenzionali. La raccolta più popolare, Sonnets from the portuguese (Sonetti dal portoghese, 1850), rievoca la storia d'amore per il marito.

Christina Rossetti

Christina Rossetti (1830-1894), sorella di Dante Gabriel, iniziatore del movimento preraffaellita, non ne condivise la poetica e fece vita ritirata. Fonte della sua ispirazione è la sua sincera fede religiosa e le sue poesie religiose (molte le sue raccolte, Verses, Versi, 1847; The prince's progress, Il progresso del principe, 1866; New poems, Nuove poesie, 1896 postumo) sono la parte migliore della sua produzione, caratterizzata da versi melanconici, talora lugubri, in cui è insistente l'idea della morte, ma chiari e semplici.