La poesia: Tennyson e Browning

I preraffaelliti

Nel 1848 un gruppo di sei giovani pittori, tra i quali Holman Hunt, J.E. Millais e Dante Gabriel Rossetti, fondò un movimento artistico a cui diede il nome di Pre-Raphaelite Brotherhood (le lettere P.R.B. compaiono in molti dei loro dipinti dell'epoca), Fratellanza Preraffaellita.

I pittori avevano l'intenzione di opporsi alla pittura accademica ottocentesca, ritenuta superficiale e materialistica, e di ispirarsi ai pittori "primitivi" italiani che erano vissuti e avevano dipinto prima di Raffaello. Essi sostennero il diritto di scegliere i soggetti dei loro dipinti e di essere liberi di dipingere come preferivano, senza l'obbligo di seguire le regole della pittura classica, rappresentata in Inghilterra da sir Joshua Reynolds. Predicarono un ritorno al Medioevo e, allo stesso tempo, un ritorno alla natura con una rappresentazione accurata, quasi fotografica, della realtà. Proprio questo tentativo di avvicinare l'elemento realistico con quello medievale costituì un tratto caratteristico dei preraffaelliti, ma questa combinazione di moderno e antico, di low style e high style, sconcertò il pubblico. La tendenza che essi mostrarono verso una visione estetizzante dell'arte, fece del gruppo, in ambito letterario, l'anello di collegamento fra il romanticismo e il movimento estetico delle ultime decadi del XIX secolo. Con la pubblicazione del periodico "The Germ", nel 1850, il movimento, sostenuto da Ruskin (v. a p. 170), si occupò anche di poesia: contro la civiltà industriale i preraffaelliti esaltarono la civiltà cavalleresca, le leggende celtiche, la letteratura medievale e Dante.

Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), pittore e poeta, fu l'uomo che meglio rappresentò l'ideale preraffaellita. Figlio di un patriota italiano fuggito in Inghilterra dopo il fallimento dei moti napoletani del 1821, nella sua formazione letteraria fu influenzato da una parte da Dante e i dai poeti del dolce stilnovo e, dall'altra, da Shelley, Keats, Tennyson, E.A. Poe e dal romanzo gotico. Nel 1861 Rossetti pubblicò una famosa raccolta di traduzioni, The early Italian poets (I primi poeti italiani), ristampata nel 1874 con il titolo di Dante and his circle (Dante e il suo gruppo). Lo studio giovanile di Dante lo familiarizzò con l'aspetto simbolistico e rituale dello spirito medievale, incoraggiando un'inclinazione, non comune fra i vittoriani e neppure condivisa con gli altri preraffaelliti, a identificare i dati materiali con l'elemento eterno e spirituale. Dal 1862, in conseguenza della morte della moglie, Rossetti soffrì di una forte depressione e solo nel 1870 si decise a pubblicare la sua prima raccolta di Poems (Poesie), che ottenne subito un grande successo e comprende la raccolta di sonate The house of life (La casa della vita), considerata il suo capolavoro. La seconda e ultima raccolta, Ballads and sonnets (Ballate e sonetti, 1881), oltre a liriche d'amore contiene anche imitazioni di ballate scozzesi. L'elemento nuovo della sua ispirazione è dato dalla propensione per l'elegante, l'esoterico e l'arcano, indice di un atteggiamento estetizzante; la sua poetica è alimentata dalla ricerca dell'anima evanescente delle cose e da una realtà suggestiva sfumata nel sogno e nel ricordo.

William Morris (1843-1896), poeta, scrittore, critico, pittore, illustratore, uomo di straordinaria energia e versatilità fu un altro significativo esponente del movimento preraffaellita. Iniziò la sua carriera come poeta sotto l'influsso diretto di Dante Gabriel Rossetti, scrivendo componimenti di argomento medievale, classico; nel lungo poema narrativo The earthly paradise (Il paradiso terrestre, 1868-70) prese come modello Chaucer. Il suo capolavoro è Sigurd the volsung (Sigurdo il volsungo, 1876), in cui tentò di far rivivere lo spirito delle saghe scandinave. Molte delle opere scritte nell'ultima fase della sua carriera sono ispirate a idee socialiste, come i poemi The pilgrims of hope (I pellegrini della speranza, 1885-1886), All for the cause (Tutto per la causa) e altri. In ambito saggistico e critico suo maestro fu Ruskin e la sua produzione si esplicò in due fasi: la prima dedicata a interessi letterari e artistici (Hopes and fears for art, Timori e speranze per l'arte, 1882), la seconda votata ai problemi sociali e politici (Art and socialism, 1884; Art and industry in the XIV century, 1890). Morris, che si impegnò nella politica fondando (1884) la Lega socialista, come Ruskin condannò l'industrializzazione e i suoi effetti sulle condizioni di vita e sul paesaggio in numerosi studi politico-economici.