Abido

(greco Ábỹdos), località dell'Alto Egitto, sulla riva sinistra del Nilo, sede di una necropoli connessa con This, la capitale delle due prime dinastie. Conserva le tombe monumentali dei primi faraoni, due palazzi fortificati di età protodinastica e vasti cimiteri di funzionari e di privati con numerosissime stele, spesso di rozza fattura. A partire dalla V dinastia fu consacrata al dio Osiride, che si sostituì al più antico Khenty-Amentyw, e divenne centro di pellegrinaggi e di cerimonie imponenti, ricordate anche dagli autori classici. Durante la XIX dinastia, Seti I e Ramses II vi costruirono due templi, notevoli per la singolarità della pianta e la qualità dei rilievi che ne ornavano le pareti. § La missione statunitense che opera ad Abido ha portato avanti diversi progetti di ricerca, che sono stati segnati da scoperte di eccezionale importanza. La più spettacolare è quella delle barche funerarie di sovrani della I e della II dinastia, ritrovate nel 1991 perfettamente conservate all'interno dei loro alloggiamenti, ancora provviste di tutto il loro equipaggiamento. La scoperta ha suscitato un enorme interesse ed è stata salutata con entusiasmo dalla comunità scientifica, che non ha esitato a definirla come una delle più importanti nella storia dell'egittologia. Tuttavia, anche le altre indagini che la missione coordina al di fuori di questi eccezionali contesti stanno fornendo risultati grazie ai quali sarà possibile riscrivere in maniera sempre più dettagliata la storia della città consacrata al dio Osiride. Nel 1993 sono venuti alla luce i resti di un edificio di culto dedicato a Nefertari, la sorella e sposa di Ahmose, il fondatore della XVIII dinastia, nonché migliaia di frammenti del rilievo che decorava il tempio di quest'ultimo. La scoperta dei frammenti prova che la corte interna del tempio custodiva i più antichi rilievi narrativi o storici del Nuovo Regno, tra le cui raffigurazioni sono state identificate scene di una battaglia contro genti asiatiche occidentali o Cananei e le prime rappresentazioni di carri finora attestate in Egitto. Nel 1994 è stato condotto un altro scavo sul complesso templare edificato per il faraone Senwosret III, che ha portato a una più corretta interpretazione delle strutture e, anche in questo caso, al recupero di centinaia di frammenti decorati, che illustrano le funzioni assolte dal tempio.

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