Addis Abeba

Indice

(Ädīs Äbeba). Capoluogo della regione dello Scioa e capitale dell'Etiopia, 2355 m s.m., 2.738.248 ab. (2007), 4.567.857 l'agglomerato urbano.

Generalità

Situata al centro del Paese su alcune alture, in un'ampia e ben irrigata conca dell'Acrocoro Etiopico, chiusa a N dai monti di Entotto e digradante a S alla valle del fiume Auasc, la città per la sua ricchissima vegetazione, specie di eucalipti, ebbe a lungo l'aspetto di città-giardino. Capitale multietnica, Addis Abeba vede convivere al suo interno 80 nazionalità (e lingue) diverse e comunità religiose cristiane, musulmane ed ebraiche, senza che si registrino particolari tensioni interetniche. All'inizio del Duemila è una delle più attive città del continente e svolge inoltre un ruolo di primo piano in campo culturale e politico: vanta infatti numerosi college privati (Admas College, Ethiopian Civil Service College e l'Unity University), ed è sede dell'Università di Addis Abeba (1950), che conta 6 delle sue sette sedi in città (la settima si trova a Debre Zeyt, circa 45 km a S). Ospita inoltre più di 120 missioni e ambasciate internazionali, che la rendono un importantissimo centro diplomatico a livello internazionale, in particolare per quanto riguarda le tematiche concernenti l'Africa. È sede dell'Unione Africana e dell'ECA, la Commissione economica dell'ONU per l'Africa. Qui si trovano anche le sedi dell'arcivescovo cattolico e del patriarca copto.

Urbanistica

Lo sviluppo economico e l'incremento demografico hanno profondamente alterato la fisionomia originaria di Addis Abeba che, formatasi irregolarmente con costruzioni per lo più modeste, a partire dall'occupazione italiana vide svilupparsi un'urbanizzazione più imponente che ha tra le sue massime espressioni il municipio e i palazzi dell'Università, del Parlamento e della Banca d'Etiopia; tra gli altri principali edifici pubblici si segnalano il Ghebbì, l'ex palazzo imperiale, la St. George's Cathedral, dominante il quartiere degli affari, il mausoleo di Menelik, il Teatro dell'Opera, il Museo Archeologico e il Museo Etnologico, ospitato nella sede degli edifici universitari, insieme all'Istituto di Studi Etiopi.

Storia

Addis Abeba, in amharico, Addìs Ababá (Nuovo Fiore), fu fondata da Menelik II nel 1889 e divenne la capitale dell'Etiopia nel momento in cui quest'ultimo assunse il titolo di imperatore d'Etiopia. Da allora la città ha conosciuto momento di grande espansione. Uno dei contributi di Menelik, ancora visibile, sono i numerosi alberi di eucalipto piantati lungo le principali strade della città. Occupata nel 1936 dalle truppe italiane, divenne capitale dell'Africa Orientale Italiana per venire poi liberata nel 1941 dall'esercito britannico. Lo stesso anno segnò il ritorno dell'imperatore Ḥaylasellase I, che intraprese i lavori per rilanciare la città nel ruolo di capitale dell'Etiopia.

Economia

Importante mercato agricolo (caffè, cereali, tabacco), è sede di numerose industrie alimentari, tessili, meccaniche, del cuoio, del vetro e del cemento. Il quartiere Mercato, ubicato nella parte occidentale della città, è uno dei più vasti luoghi di commercio all'aperto di tutta l'Africa. Nodo di comunicazioni ferroviarie (è collegata dal 1917 con il porto di Gibuti, sul Golfo di Aden) e stradali, Addis Abeba è servita dal moderno Bole International Airport, lo snodo aeroportuale più importante dell'Africa orientale.

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