Fontana, Pròspero

pittore italiano (Bologna 1512-1597). Formatosi nell'ambito della cultura classicista bolognese, assorbì poi stimoli manieristi (Tibaldi, Vasari), che diffuse in una sintesi erudita. Nei primi anni lavorò a Genova e nel 1544-46 a Castel Sant'Angelo, a Roma, dove ritornò tra il 1550 e il 1551. In seguito collaborò con il Primaticcio (1560 circa) a Fontainebleau e col Vasari (1563-65), a Firenze, nella decorazione di palazzo Vecchio. Tra il 1565 e il 1570, infine, è stato attivo a Città di Castello. Frescante e decoratore, specialmente in Bologna, fu anche pittore di pale d'altare (Disputa di Santa Caterina, Bologna, chiesa del Baraccano, opera firmata e datata 1551). Pittrice fu anche sua figlia Lavinia (Bologna 1552-Roma 1614), della quale si ricorda soprattutto l'attività di ritrattista attenta agli esempi del Passerotti e alla moda “internazionale” del ritratto di corte (La famiglia Gozzadini, 1584, Bologna, Pinacoteca Nazionale).

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