Descrizione generale

Popolazione africana, stanziata nelle regioni marginali a S del Sahara, dallo Sciari alla costa occidentale atlantica. I Fulbe, assommanti a oltre sei milioni di individui, sono frazionati in gruppi più o meno numerosi, oggi concentrati in gran parte della Nigeria di NW, nel Massina, nel Fouta-Djalon e nel Fouta Toro; tuttavia hanno conservato viva la tradizione di stirpe.

Cenni storici

Le origini dei Fulbe, che antropologicamente presentano caratteri propri (si possono paragonare a quelli delle genti sahariane e camito-etiopiche), costituiscono uno dei problemi aperti in etnologia: probabilmente rappresentano le genti più antiche del Sahara sudorientale, da dove emigrarono verso W a partire dal sec. XI. Popolo di allevatori e di guerrieri, fornì mercenari agli Stati africani (Egitto compreso) fin da epoche remote: tipiche le loro corazze catafratte che sembrano simili a quelle dei mercenari dell'impero nilotico di Kush. La loro cavalleria ne ha fatto un popolo temuto e inarrestabile: la loro espansione è stata fermata solo all'inizio del sec. XX dai bianchi. Nel corso dei secoli costituirono dei regni effimeri soprattutto nel Massina, nel Fouta Toro e nel Fouta-Djalon. Tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIX forti masse di Fulbe giunsero fra gli Haussa, dove un loro capo, ʽOsmān dan Fōdio, proclamata la guerra santa, riuscì a fondare un impero con capitale Sokoto. Di qui, con un ulteriore movimento espansivo, i Fulbe si spostarono a E verso l'Adamana e a W verso il Liptaka. La loro economia è basata sull'allevamento, ma anche su un'agricoltura di sussistenza, praticata da genti sudanesi o paleonegritiche asservite da tempo (i cosiddetti Fulbe neri).

Struttura sociale

La loro struttura sociale è patriarcale; i gruppi sono retti da capi elettivi e le famiglie sono di tipo patrilineare; la donna gode, però, di notevole rispetto sebbene sia consentita la poliginia e il matrimonio avvenga per compera. I Fulbe hanno conservato la proprietà collettiva delle terre e quella tribale del bestiame, sebbene per influsso islamico le caste più nobili abbiano una proprietà privata. L'influsso musulmano è più profondo nelle concezioni religiose che mantengono tuttavia un substrato manistico: ancora vivo è il culto della Terra Madre, originaria concezione non legata all'agricoltura. Nonostante i Fulbe abbiano un ricco patrimonio culturale, parlino una lingua propria, oggi scritta con caratteri arabi, la massima riservatezza che hanno nel rivelare i contenuti dei loro miti impedisce di approfondirne la storia passata. Secondo le regioni, i Fulbe sono noti con i nomi di Fulani, Peul, Fellata, Fulante e Ful.

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