Soncino (Cremona)

Indice

comune in provincia di Cremona (35 km), 86 m s.m., 45,32 km², 7312 ab. (soncinesi), patrono: san Martino (11 novembre).

Generalità

Centro della pianura cremasca, situato sulla riva destra del fiume Oglio. La struttura urbanistica, che rispecchia quella del castrum romano, mantiene quasi immutata la struttura di borgo medievale fortificato e circondato da mura (1247), che ebbe funzione difensiva contro Orzinuovi; spicca nell'abitato la rocca sforzesca.

Storia

Fondato intorno al sec. IV, ma già abitato in età antichissima, come dimostrano i reperti risalenti all'Età del Bronzo, appartenne al Ducato di Bergamo (sec. VI). Borgo rurale (Castri Soncini) fu fortificato contro le invasioni degli Ungari. Incluso nel comitato di Bergamo (1041) e poi acquistato dai cremonesi (1118), venne posto a difesa dagli attacchi di Brescia. Prima dilaniato dalle lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline e poi devastato dagli imperatori Lotario II e Federico Barbarossa, nel 1311 si liberò dal dominio cremonese e più tardi (1329) fu sotto la giurisdizione viscontea; per tutto il sec. XIV passò alternativamente da Venezia al Ducato di Milano e viceversa. Nel 1483 vi fu fondata un'importante stamperia dalla famiglia ebraica Nathan, venuta dalla Germania, che prese poi dal comune il nome. Dopo la battaglia di Agnadello (1509) fu occupato dai francesi e nel 1536 fu infeudato dall'imperatore Carlo V agli Stampa, ai quali rimase fino al sec. XVII. Durante la guerra di successione spagnola (sec. XVIII) fu conquistato dai francesi e dagli austriaci, che ne ebbero il possesso fino al 1848, quando fu occupato dai piemontesi per essere unito, nel 1859, al Regno d'Italia.

Arte

La rocca quattrocentesca, costruita per Galeazzo Maria Sforza su progetto di vari architetti (tra cui Bartolomeo Gadio e Benedetto Ferrini) è a pianta quadrata con fossato, quattro torri massicce e rivellino con ponte levatoio; trasformata in residenza dagli Stampa, fu restaurata dal 1886 da Luca Beltrami. La chiesa romanica di San Giacomo, ricostruita nel Seicento, contiene un gruppo scultoreo quattrocentesco, mentre la parrocchiale dell'Assunta, costruita sui resti dell'antica pieve e restaurata in stile neoromanico tra i sec. XIX e XX, contiene una Scena di giudizio attribuita al pittore fiammingo Matthias Stomer. Tra gli edifici civili è degna di nota la casa degli Azzanelli, elegante costruzione quattrocentesca, con la facciata decorata in cotto. Il Museo della Stampa, nella sede della cosiddetta “Casa degli Stampatori” dove, nel 1488, venne stampata la prima Bibbia in ebraico completa di vocali, conserva la ricostruzione di un torchio ligneo del Quattrocento, macchine da stampa manuali dei sec. XIX-XX, serie complete di caratteri e vari libri.

Economia

L'economia è in parte agricola, con coltivazioni di cereali, ortaggi (le tipiche radici amare) e foraggi per l'allevamento bovino e suino; è praticata l'avicoltura. L'industria opera nei settori metalmeccanico (macchine agricole, utensili, minuterie, rimorchi e serramenti), elettronico industriale, alimentare (conserve, surgelati e lavorazione di carni), degli imballaggi, dell'abbigliamento (calze, biancheria e maglierie), dei laterizi e del calcestruzzo. Il turismo è soprattutto di tipo culturale.

Curiosità e dintorni

Nel castello sono state girate alcune scene dei film Il mestiere delle armi (2001) di Ermanno Olmi e di Lady Hawke (1986) di Richard Donner.Fuori dal centro abitato sorge la rinascimentale chiesa di Santa Maria delle Grazie, che mostra influssi bramanteschi e contiene dipinti di Giulio Campi e di scuola veneta.

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