tarpàn

sm. [dal russo tarpan]. Perissodattilo (Equus caballus gmelini) della famiglia degli Equidi, progenitore del cavallo domestico, molto affine al cavallo di Przewalski. Se ne conoscono due forme. Il tarpan delle steppe, di dimensioni maggiori, diffuso nelle steppe della Russia meridionale, dove fu sterminato tra il sec. XVIII e il XIX, si distingueva per il profilo del muso più corto, il manto grigio, con larga striscia scura lungo la colonna vertebrale; in inverno il manto era lungo e folto. Il tarpan dei boschi, più piccolo, di corporatura più slanciata, a manto invernale più chiaro, diffuso nelle zone forestali dell'Europa centrorientale, fu sterminato verso la fine del sec. XVIII. Nel 1887 viveva nello zoo di Mosca un maschio di tarpan, di cui esistono ancora alcune fotografie. Aveva piccola statura (133 cm al garrese), coda e criniera lunghe e folte. Verso il 1930 il tarpan fu “ricostituito” da zoologi tedeschi attraverso complesse selezioni, a partire da razze di cavalli viventi a caratteri più arcaici e più conservativi della fisionomia originaria del ceppo capostipite. Secondo alcuni autori, il tarpan delle steppe e il cavallo di Przewalski costituirebbero una specie a sé stante, con le due sottospecie Equus ferus gmelini e Equus ferus przewalskii. Il tarpan dei boschi, considerato da alcuni una terza sottospecie (Equus ferus sylvatica), non è riconosciuto scientificamente da tutti gli studiosi.

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