Halloween e narrativa dell’orrore: autori e libri cult

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Edgar Allan Poe diceva che:“Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte”; questo è solo uno dei tanti aforismi di un autore che ha fatto la storia dei racconti del terrore e, probabilmente, una frase del genere può adattarsi ad una festa come quella di Halloween. Il 31 ottobre è nato per ricordare i defunti e sentire la loro presenza, invocarli e “tenerli” in mezzo a noi. Cos’altro, se non un libro, potrebbe ospitare certe immaginazioni?

La narrativa dell’orrore è amata da grandi e piccini per questo ne esistono di diversi tipi: dai “Piccoli brividi” ai romanzi cult che continuano ad essere letti e ri-letti anche dopo decenni. Gli autori di questo genere narrativo, poi, si possono dire personaggi abbastanza “strani” che hanno fatto anche della loro esistenza una sorta di mistero.

La vita di Edgar Allan Poe, come quella di altri scrittori del suo calibro per esempio, è stata tormentata e segnata da esperienze che hanno inciso profondamente sul suo stile e sulle sue scelte narrative. Nacque a Boston nel 1809 e rimase orfano a soli due anni. La sua vita fu caratterizzata da un’estrema intelligenza ma al contempo da un’irriverente indisciplina che nei suoi libri si tramuterà in descrizioni tormentate e surreali.

Le prime opere di Edgar Allan Poe furono Storia di Arthur Gordon Pym (1838), seguito da La caduta della casa degli Usher (1840), La cometa e La conversazione di Eiros e Charmion e una prima raccolta de I racconti del grottesco e dell'arabesco. Questi sono solo alcuni dei testi con cui l’autore determinò profondamente il suo stile e la sua visione “poetica” del genere horror-gotico.

Un altro scrittore che si dedicò alla letteratura del terrore fu Howard Phillips Lovecraft: insieme ad Allan Poe fu uno dei precursori della fantascienza angloamericana.
La passione per la letteratura gotica fu incoraggiata dal nonno, appassionato lettore. Ma nel 1900 nella vita di Howard Phillips Lovecraft subentrarono i primi esaurimenti nervosi, accentuati e forse scatenati dall’eccessivo atteggiamento iperprotettivo della madre. Tra le sue numerosissime opere, Alle montagne della follia è forse ritenuto il romanzo più incisivo che ha influenzato persino scrittori contemporanei per tematiche e contenuti trattati.

Intramontabili del genere horror restano in pole-position libri come Dracula di Bram Stoker (1897) e Frankenstein, o il moderno Prometeo di Mary Shelley (1818) che l’inglese autrice scrisse all’età di soli 19 anni.

Inaspettato e sorprendente è, invece, l’autore Arthur Conan Doyle: nonostante sia conosciuto soprattutto per Sherlock Holmes, Doyle scrisse numerosi romanzi dagli sfondi letterari fantastici, soprannaturali e del terrore, come The Last Of The Legions and other tales of long ago (L’ultima legione), Tales of Pirates, My Friend The Murderer and other mysteries (Il mio amico, l'assassino ed altre storie) e La mummia rediviva.

La letteratura contemporanea ci ha portato romanzi moderni che riescono a soddisfare le esigenze di un altro tipo di lettore: quello che ama si il genere horror ma che necessita di una trama più “rosa” e meno tetra. Un esempio di notevole successo può essere la saga vampiresca (Twilight) di Stephenie Meyer.