Il sistema nervoso negli animali

Il sistema nervoso nei diversi gruppi animali, pur presentando notevoli differenze, risulta essenzialmente composto di:

  1. neuroni sensoriali (o afferenti), che ricevono gli stimoli dai recettori;
  2. neuroni associativi, che elaborano i segnali provenienti da più neuroni sensoriali (negli animali più evoluti, li integrano con esperienze precedenti) per attivare una risposta adeguata;
  3. neuroni motori (o efferenti), che ricevono la risposta e la trasmettono agli effettori.

I sistemi nervosi possono essere di due tipi: diffusi e centralizzati.

Il primo gruppo animale in cui compare un sistema nervoso è quello dei celenterati (per esempio, meduse e coralli). Si tratta di animali a simmetria raggiata, senza due estremità definite: poiché gli stimoli possono provenire da qualsiasi direzione, i neuroni sono diffusi in tutto il corpo a formare una rete nervosa.

Nel corso dell'evoluzione, man mano che si afferma la simmetria bilaterale, i neuroni progressivamente si concentrano verso il capo (cefalizzazione), l'estremità del corpo alla quale spetta la funzione di esplorare l'ambiente alla ricerca di cibo e che per prima è esposta a potenziali pericoli. Qui si radunano anche le cellule recettrici o gli organi di senso.

I processi evolutivi hanno generato dapprima i gangli cefalici, cioè addensamenti di neuroni capaci di integrare le informazioni ricevute dai recettori. Dai gangli cefalici si dipartono uno o due cordoni nervosi longitudinali. La cefalizzazione raggiunge il culmine nei vertebrati.