Altri protagonisti della prosa romantica

Le novelle di Hoffmann, meandri dell'ordine e del caos

Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (Königsberg 1776 - Berlino 1822) fu scrittore e musicista, esploratore letterario dell'io e febbrile precursore del grande romanzo moderno.

La vita

Figlio di un avvocato, dopo il precoce divorzio dei genitori (1778) visse con la madre presso la nonna materna. Educato severamente, senza contatti con i coetanei, da uno zio, frequentò poi la scuola riformata, entusiasmandosi per le grandi opere della letteratura contemporanea; ricevette anche lezioni di musica e disegno, discipline nelle quali mostrò subito un gran talento. Studiò legge tra il 1792 e il 1795; superato l'esame di Stato, lavorò presso il tribunale di Glogau, quindi al Tribunale supremo di Berlino (1798-1800). Partecipò alla vita culturale della capitale prussiana frequentando concerti, teatri, circoli artistici. Venne quindi inviato a Posen; insoddisfatto per l'angusto ambiente provinciale, sfogò il proprio disappunto in una serie di caricature che gli costarono il trasferimento nella cittadina di Plock. Si sposò nel 1802 con la polacca Michaelina Rorer, e andò a vivere a Varsavia nel 1804. Quando, nel 1807, le truppe francesi occuparono la città e congedarono i funzionari prussiani, Hoffmann si trovò di colpo senza lavoro.

Tornò allora a Berlino, dove entrò in contatto con il movimento romantico. Dal 1808 visse a Bamberga: fu per breve tempo maestro di cappella; lavorò come critico musicale dimostrando intuizioni e capacità non comuni e, soprattutto, diede lezioni di musica. Accanto a composizioni musicali nacquero le prime opere narrative di Hoffmann.

Diede alle stampe le Fantasie alla maniera di Callot (Phantasiestücke in Callot's Manier, 1814), una raccolta di novelle comprendente tra l'altro il famosissimo Vaso d'oro (Der goldene Topf). Nel 1814 pubblicò anche la raccolta Kreisleriana, fantasie e divagazioni ispirate alla figura di uno stravagante musicista, Johannes Kreisler. Dall'interesse per i fenomeni occultistici, ipnotici e onirici suscitato in lui dall'amicizia con alcuni medici, scaturirono il romanzo Gli elisir del diavolo (Die Elixire des Teufels, 1815-16) e la raccolta di racconti Notturni (Nachtstücke, 1816-17).

Tornato a Berlino, riottenne (1814) un posto presso il Tribunale supremo, di cui divenne consigliere nel 1816. Con la sicurezza del lavoro e le numerose e stimolanti amicizie la sua attività letteraria si dispiegò prolifica fino alla morte.

Le opere

Caratterizzata talvolta dagli eccessi fantastici e dal gusto per l'orrido del romanticismo deteriore, la scrittura di Hoffmann appare sempre sorretta da una vena facile e abbondante, che deve i suoi risultati migliori all'esercizio dell'ironia. Il tema ricorrente di molti racconti e romanzi è lo sdoppiamento della realtà in mondo esterno e mondo interiore umano, tragicamente separatisi dopo una mitica età in cui erano indistinti. Il rimpianto e il vagheggiamento di questo stato perduto ispira allo scrittore bellissime fiabe, come quella contenuta nel Vaso d'oro o come la “Storia di re Ofioch e della regina Liris”, incastonata nella Principessa Brambilla (Prinzessin Brambilla, 1821). Se in queste fiabe l'influsso letterario di Novalis è evidente, non lo è meno quello filosofico di Schelling, soprattutto per la concezione dell'arte come luogo in cui può conseguirsi la desiderata armonia di mondo interiore e di mondo esterno, di soggetto e natura. Talora questo sdoppiamento della realtà ha risvolti di allucinazione, come negli Elisir del diavolo, o di ossessione e follia, come nel celebre L'orco Insabbia (Der Sandmann) nei Notturni, che si conclude con il suicidio del protagonista. Condotti con perizia tecnica e fluidità di stile sono i racconti “a cornice” raccolti nei quattro volumi di I confratelli di Serapione (Die Serapions-Brüder, 1819-21), tra i quali spiccano l'avventuroso Doge e dogaressa (Doge und Dogaressa), La gara dei cantori (Der Kampf der Sänger), che attrasse l'attenzione di Wagner sulla saga di Tannhäuser, La signorina di Scudéry (Das Fräulein von S.), macabra storia ambientata nella Francia secentesca, e la graziosissima fiaba satirica Il piccolo Zaccheo detto Cinabro (Der kleine Zaches, genannt Zinnober). L'opera più moderna e interessante è senza dubbio l'incompiuto Opinioni del gatto Murr, unitavi la biografia frammentaria del maestro di cappella Johannes Kreisler (Lebens-Ansichten des Katzers Murr, nebst fragmentarischer Biographie des Kapellmeisters J. K., 1820-22), autentico romanzo sperimentale che mescola senz'ordine apparente la paradossale e comica autobiografia di un gatto con quella tragica di un artista in lotta con il proprio tempo. Il gatto, che incarna il tipo del filisteo colto, racconta le sue esperienze componendole in uno stravolto romanzo di formazione; tra le sue pagine finiscono per caso le annotazioni del suo padrone: si genera in tal modo un bizzarro contrappunto con un gioco ironico talvolta raddoppiato, poiché il testo ascritto al gatto non si limita a essere satira implicita della società borghese dell'epoca, ma sovente si prende anche gioco della patetica magniloquenza del musicista suo padrone. Tra le ultime opere di Hoffmann va ricordato ancora il racconto Mastro Pulce (Meister Floh, 1822), fine satira dell'assolutismo.

Nel complesso la sua opera incontrò, nonostante il gran successo di pubblico, l'avversione di eminenti contemporanei, da Goethe a Jean Paul, da Hegel a Tieck e Brentano; anche nei paesi anglosassoni venne recensita sfavorevolmente da W. Scott. L'influenza di Hoffmann agì però potentemente su E. A. Poe e lo scrittore trovò in Francia numerosi ammiratori, tra cui Baudelaire.