Estetismo e simbolismo: Rilke e Trakl

Estetismo e simbolismo: Rilke e Trakl

Una febbrile perlustrazione dell'ambito della parola; un'interrogazione della sua possibilità e delle sue capacità; un muro al di qua delle cose o un ponte verso di esse; un transito al perenne o un divieto a immaginarselo; una bellezza inaccessibile nei più usati oggetti dell'esperienza o trasparente nei loro brevi e dimessi contorni; il ritratto dell'errante sradicato e del reietto della vita: tutto questo la poesia esplora, nei decenni tra la fine del sec. XIX e l'inizio del XX, ponendo in questione il senso del proprio esserci e significare, la propria ardita e quotidiana universalità, l'abitabilità o l'inospitalità della terra.