Hofmannsthal

In sintesi

La vitaLe sue poesie giovanili gli aprirono i circoli letterari viennesi mettendolo in contatto, tra gli altri, con S. George, il cui intransigente estetismo portò però a ripetuti dissidi tra i due, fino alla rottura definitiva. Dopo gli studi giuridici si laureò in filologia romanza. Sposatosi, visse facendo lo scrittore di professione. Una profonda crisi spirituale lo portò ad abbandonare, con la visione estetizzante della vita, la lirica. Da allora in poi si dedicò principalmente al teatro, traducendo e adattando tragedie classiche ed elisabettiane, scrivendo alcuni drammi propri e collaborando come librettista con il compositore R. Strass. Dopo la prima guerra mondiale scrisse alcune splendide commedie e il dramma La torre. Morì di un colpo apoplettico in seguito al suicidio del figlio maggiore.
Le opereLe liriche giovanili che Hofmannsthal scrisse tra i diciassette e i vent'anni occupano un posto di rilievo nell'ambito della poesia tedesca: la dolcezza e duttilità della lingua, la varietà e l'uso sovrano dei ritmi e della rima, la sognante malinconia del tono fanno di queste composizioni un gioiello del decadentismo. Il potente racconto del 1902 Una lettera, noto con il titolo Lettera di Lord Chandos, segna la crisi della visione puramente estetica del mondo alla quale Hofmannsthal ancora si ispirava. La sua non trascurabile produzione narrativa include tra l'altro: un romanzo incompiuto di ambientazione veneziana, Andreas o i ricongiunti; il dramma Ognuno, rappresentazione della morte del ricco; le commedie Il ritorno di Cristina e L'uomo difficile. Hofmannsthal dà voce al pessimismo più cupo nella seconda versione (1927) della tragedia La torre, che si chiude con il trionfo del caos e dell'anarchia. Importanti sono anche il vastissimo epistolario e i saggi, fra i quali il notevole discorso La scrittura come luogo spirituale della nazione.