La musica inglese

Fu nel secondo Ottocento che si formò una scuola nazionale inglese, caratterizzata dalla prevalenza della produzione sinfonica e sinfonico-corale, sovente fedele a modelli formali e stilistici tedeschi e, più precisamente, brahmsiani. Fra i primi compositori inglesi ad affermarsi vi fu E. Elgar. Il maggiore e più originale compositore britannico del primo Novecento fu, però, R. Vaughan Williams, sensibile anche al canto popolare e attento osservatore delle novità lessicali europee.

Edward Elgar

Edward William Elgar (Broadheat, Worcester 1857 - Worcester 1934) venne introdotto giovanissimo alla pratica musicale dal padre e imparò a suonare il violino, il fagotto e l'organo, mentre fu autodidatta per la composizione. Dopo avere svolto attività di strumentista e direttore d'orchestra, nel 1855 divenne organista presso la chiesa di Saint George a Worcester e solo dal 1889 si dedicò interamente alla composizione.

Legato al tardo romanticismo tedesco, ma sostanzialmente eclettico, Elgar presenta caratteri individuali che non trovano riscontro in nessun altro musicista dell'epoca vittoriana e che emergono in tutta la loro grandiosità in composizioni come le Enigma Variations (1889), l'oratorio The Dream of Gerontius (1900), l'ouverture In the South (1904), Introduction and Allegro per quartetto e orchestra d'archi (1905), le 2 sinfonie (1908 e 1911) e i Falstaff-Studies (1913). La sua abbondante produzione comprende, inoltre, un balletto (The Sanguine Fan), altri 2 oratori, 6 cantate, una quarantina di cori a cappella, concerti per strumento solista, fra cui uno famoso per violoncello e orchestra, alcune marce per ottoni (fra cui la celeberrima Pomp and Circumstance), 2 suite, musica da camera e di scena.

Ralph Vaughan Williams

Ralph Vaughan Williams (Down Ampney, Gloucestershire 1872 - Londra 1958) insegnò dal 1919 al Royal College of Music di Londra e fu attivo, a più riprese, negli Stati Uniti. Diresse dal 1921 al 1928 il Bach-Choir e si occupò di etnomusicologia, approfondendo contemporaneamente (anche come revisore) la storia della musica inglese.

Fra le maggiori personalità del Novecento musicale inglese, Vaughan Williams mediò, come compositore, diverse influenze di marca europea, in un eclettismo elegante e abile, sostanzialmente legato, nel profondo, all'esperienza del tardo romanticismo tedesco. Notevoli le sue 9 sinfonie, le 7 opere teatrali (fra cui Sir John in Love, 1929; The Pilgrim's Progress, 1951). Nobili pagine contiene il resto della sua vastissima produzione, comprendente balletti, musiche di scena (Le vespe di Aristofane, 1909), composizioni sinfoniche, religiose, cameristiche. Importanti sono gli scritti di argomento musicale, in larga parte riuniti nella raccolta Musica nazionale e altri saggi (1963).