Le teorie sui mass media

La scuola di Francoforte: la teoria critica

Secondo autori come T.W. Adorno, M. Horkheimer, W. Benjamin, H. Marcuse e J. Habermas, l'analisi sui mass media deve essere condotta all'interno di quella più ampia sul sistema sociale industriale e postindustriale di cui essi sono parte integrante. L'analisi dei mezzi di comunicazione di massa risulta così essere inerente a un aspetto specifico del rapporto individuo-società, vale a dire ai meccanismi di manipolazione della coscienza individuale tramite i quali il sistema capitalistico si impone sulla coscienza individuale. Nel nome del benessere economico l'uomo rinuncia alla propria libertà individuale divenendo facile preda delle mode consumistiche e uniformando il proprio comportamento a quello della massa. Da qui l'affermarsi di fenomeni quali il conformismo e il mimetismo, tipici delle società attuali. All'interno di questa prospettiva la funzione primaria dei mezzi di comunicazione di massa è allora quella di diffondere i valori del consumo, indicando come desiderabile, bella, necessaria, ma anche artistica, ora questa ora quella merce. In questo modo la società industriale riesce a perpetuare se stessa, creando al contempo negli individui un consenso interiore che ne assicura la fedeltà.