Cirène (Libia)

centro (8000 ab.) della Libia, capoluogo della baladiya di Gebel el Achdar, 10 km a NE di El Beida. In arabo, Shahhāt. § Cirene fu fondata ca. nel 631 a. C. da coloni greci provenienti da Thera e a sua volta dedusse subcolonie nella medesima area. Fiorente avamposto dei traffici greci sulle rotte commerciali fenicie, fu retta dalla dinastia dei Battiadi. Dovette più volte scendere a compromessi con la vicina potenza persiana (alla quale fu sottomessa da Cambise) e in età ellenistica fu unita, in modo diretto o indiretto, al regno dei Lagidi; passò quindi ai Romani nel 96 a. C. e fu provincia con Creta fin dal 74. Seguì poi le sorti della Cirenaica. La sua decadenza si accentuò con l'invasione araba. Nel 1913 fu conquistata dall'Italia, in conseguenza della guerra italo-turca (1911-12). § Della città antica restano, oltre alla cinta delle mura, quattro distinte zone archeologiche monumentali: l'agorà circondata da portici, cui segue lungo il decumano, il foro quadrangolare detto Cesareo ; la terrazza con la sacra fonte, il tempio di Apollo, le terme romane e il teatro; il grande tempio di Zeus Liceo sulla collina orientale; la necropoli con tombe a camera, a forma di tempietti o di mausolei circolari di età greca e romana. Gli imponenti resti monumentali testimoniano la grande importanza di Cirene sia in età greca sia in età romana. Numerose anche le opere d'arte, dai koùroi greci arcaici ai caratteristici busti femminili senza lineamenti del volto, alla testa fidiaca di Zeus, alla famosa Venere di Cirene.

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