Santiago o Santiago de Compostela

Indice

capoluogo della comunità autonoma della Galizia (Spagna), 260 m s.m., 96.041 ab. (2013).

Generalità

La città è situata tra le valli dei fiumi Tambre e Ulla. Il nucleo antico, di forma ellittica, si sviluppa intorno alla Cattedrale. Famoso centro religioso, frequentata meta turistica e di pellegrinaggi (celebre è il “cammino di Santiago”, che attraversa la Spagna settentrionale partendo dai Pirenei e attirando migliaia di persone da tutto il mondo), conserva importanti monumenti artistici, per i quali nel 1985 è stata inclusa nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Dal 1520 è sede universitaria.

Storia

La città sorse nel sec. IX intorno al presunto sepolcro dell'apostolo san Giacomo, secondo la tradizione morto in Spagna durante la sua predicazione. Dal sec. XI la città diventò uno dei più famosi santuari dell'Europa medievale, meta, attraverso il “cammino di Santiago”, di pellegrinaggi da tutto il continente. Nell'863 vi risiedette Alfonso III di Asturia e León e un primo concilio vi fu celebrato nell'876. Due volte saccheggiata dai Normanni (968 e 976), nel 997 fu presa e distrutta da al-Mansūr ibn Abī ʽAmīr, per essere ricostruita e abbellita nei secoli seguenti e specialmente all'epoca dell'arcivescovo Gelmírez (sec. XI). Carlo V vi tenne le Cortes nel 1520, e con Filippo IV si iniziò l'omaggio ufficiale e annuale della Spagna all'apostolo protettore della Riconquista. Diventata uno dei centri più vivi della Spagna in seguito alla creazione dell'università (1520), continuò a prosperare fino al XVIII, quando i traffici commerciali si spostarono lungo la costa. La città visse poi un periodo di declino, arrestatosi solo nel Novecento.

Arte

Massimo monumento della città è la celebre cattedrale, la cui costruzione, iniziata intorno al 1078 e conclusa nelle parti principali verso il 1120-25, dette luogo a un afflusso di artisti che fecero di Santiago un importante centro dell'arte romanica. Le molte aggiunte e trasformazioni successive spiegano la varietà degli stili; l'esterno della cattedrale venne quasi interamente ricostruito nei sec. XVII-XVIII (portico Real de la Quintana, 1657-66; facciata del Obradoiro, 1738; facciata della Azabachería, 1757), conservando della costruzione originaria il portale de las Platerías e il portico della Gloria (sec. XII), ornati da sculture romaniche in parte dovute a Maestro Mateo. L'interno dell'edificio è a croce latina, con tre navate, transetto e deambulatorio con cappelle radiali; nella cappella di San Fernando si trova il Tesoro, ricco di oreficerie barocche. Sul chiostro (sec. XVI) si aprono l'Archivio, la Biblioteca, la Sala Capitolare (1751), con interessanti arazzi fiamminghi (sec. XVI) e madrileni (sec. XVIII), e il Museo Diocesano. Tra gli altri monumenti della città si ricordano vari monasteri, tra cui quello di San Martín Pinario (sec. X, rifatto nel XVII); la collegiata di Santa María del Sar (sec. XII), che conserva il chiostro romanico; l'Ospedale Reale (1501-11) e vari edifici religiosi e civili dei sec. XVII-XVIII. Il Museo del Popolo Galiziano, allestito presso il convento di San Domenico de Bonaval, offre un panorama delle manifestazioni della cultura popolare galiziana. Il Museo dei Pellegrinaggi, inaugurato nel 1951, documenta la vicenda storica del pellegrinaggio a Santiago e il suo influsso sulla cultura europea.

Economia

L'economia si basa essenzialmente sul terziario, legato al ruolo religioso, turistico e amministrativo della città. È anche un mercato agricolo e ittico e dispone di industrie alimentari, meccaniche, farmaceutiche, calzaturiere, della carta e del legno. Aeroporto.

Cultura

Il 25 luglio, in occasione della festa del patrono, nella Cattedrale si svolge una fastosa cerimonia religiosa, durante la quale viene messo in funzione il Botafumeiro, grande incensiere di metallo argentato del sec. XVII.

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