coroidite

sf. [da coroide+-ite]. Processo infiammatorio della coroide. In relazione alla sua estensione, la coroidite nell'uomo può essere differenziata in coroidite diffusa, che interessa dapprima soltanto la coroide e successivamente si estende anche alle altre parti dell'occhio (retina, iride, corpo ciliare), e in coroidite a focolaio, in cui il processo infiammatorio risulta localizzato in focolai circoscritti, talora multipli. Può essere causata da nefrite cronica, aterosclerosi, diabete, alcolismo, lue, tabagismo, tubercolosi, tumori cerebrali, traumi, radiazioni luminose eccessivamente intense, folgorazione, ecc. Per quanto si riferisce al decorso, la coroidite si distingue in acuta, cronica e recidivante. Fra i sintomi principali: le fotopsie (lampeggiamenti luminosi), le cromatopsie (alterazione del senso cromatico), le metamorfopsie (modificazione delle forme delle immagini retiniche), le macropsie e le micropsie (alterazione delle dimensioni degli oggetti). § Negli animali è in rapporto con alcune malattie (oftalmia recidivante, adenite equina, cimurro del cane, febbre catarrale maligna, ecc.) e si manifesta con lacrimazione, dolorabilità, fotofobia, emorragia della coroide. È difficilmente curabile.

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