Alcol

Se bere un bicchiere di vino a tavola può rientrare in un'alimentazione corretta e, per certi versi, risultare addirittura un'abitudine salutare, il consumo eccessivo di alcol crea notevoli problemi all'organismo che possono essere acuti, come nel caso della semplice ubriachezza oppure, se diventa una consuetudine, cronici, con lo sviluppo di una grave forma di dipendenza legata all'assunzione eccessiva prolungata nel tempo: l'alcolismo o etilismo.

L'alcol esercita infatti un effetto tossico sul sistema nervoso. Se l'ingestione di quantità limitate di questa sostanza provoca solo una certa disinibizione delle emozioni e dell'istintività, dosi più elevate fanno registrare sintomi più gravi: disturbi della vista, tempi di reazione agli stimoli più lunghi, difficoltà a coordinare i movimenti, calo d'attenzione, torpore, sonno, perdita di coscienza e, nei casi estremi, coma.

La differenza fra uso e abuso non è di facile definizione: la quantità di sostanza abitualmente consumata non è sempre un corretto indicatore rispetto alla diagnosi di alcolismo: è infatti indispensabile analizzare attentamente il rapporto del bevitore con la sostanza, capire il suo livello di dipendenza, stabilire eventuali danni organici significativi e rilevare la presenza di alterazioni comportamentali.

L'alcolismo è purtroppo un fenomeno sociale rilevante e in aumento costante, anche tra le nuove generazioni. La persona che sviluppa dipendenza tende ad assumere continuamente alcol per riceverne gli effetti (rilassamento, loquacità, perdita di inibizione) e per mitigare i disturbi delle crisi di astinenza (nausea, vomito, tremore, mal di testa, alterazioni d'umore). Ne conseguono danni anche molto gravi all'organismo (gastrite, epatopatia, pancreatite, encefalopatia, polinevrite, carenze vitaminiche, epilessia, delirium tremens) associati ad alterazioni di personalità quali: accentuazione dei tratti del carattere, deficit dell'attenzione e della volontà, perdita di interesse, turbe emotive, labilità, comportamenti antisociali, allucinosi, riduzione della capacità di critica e perdita di memoria, alterazioni psicotiche (aumento dell'aggressività e delirio di gelosia).

La cura dell'alcolismo è lunga e complessa e richiede in primo luogo la motivazione e la collaborazione del soggetto e della famiglia. Buoni risultati si ottengono con i gruppi di auto-aiuto come Alcolisti Anonimi (AA), Club Alcolisti in Trattamento (CAT). A volte è necessario il ricovero in reparti specialistici dove l'astensione dall'alcol viene associata a trattamenti medici e psicoterapici.