Il problema urbano

Le metropoli del sottosviluppo

La quota principale di urbanizzazione dei prossimi decenni proverrà dai paesi in via di sviluppo. Perlopiù eredi del passato coloniale più o meno recente e con un entroterra fragile, sia economicamente, sia socialmente, i sistemi urbani del Sud del mondo tendono a polarizzarsi intorno a uno o più città giganti , che nei casi estremi arrivano ad assorbire fino al 70-90% della popolazione del paese.A quest'ipertrofia urbana spesso corrispondono un tessuto produttivo e una rete di infrastrutture e servizi inadeguat i alla crescita della città, ciò che favorisce l'esistenza di vaste plaghe di marginalità sociale diffuse un po' dovunque nell'area metropolitana e continuamente alimentate dall'afflusso d'immigrati provenienti zone interne del paese.

La manifestazione più evidente di tale fenomeno è rappresentata dalla proliferazione di bidonvilles (letteralmente "città di latta"), insediamenti abusivi di abitazioni rudimentali, del tutto privi di servizi collettivi e in condizioni sociosanitarie assolutamente degradate, dove vivono masse di persone in grande maggioranza dedite ad attività economiche sommerse, quando non illegali. Queste forme di urbanizzazione selvaggia, all'apparenza precaria, di fatto a carattere stabile, sono presenti un po' in tutto il Terzo Mondo sotto nomi diversi: nell'Africa anglofona si chiamano squatter seattlments (insediamenti abusivi, appunto), ma anche shantytowns (baraccopoli); bustees in India; favelas in Brasile; conventillos, villas miseras, ranchitos o, semplicemente, barrios (quartieri) nell'America Latina di lingua spagnola.

Le condizioni di emarginazione e degrado in cui versano gli abitanti di questi luoghi non devono peraltro trarre in inganno. Spesso la popolazione di questi "ghetti urbani" costituisce la maggioranza della popolazione delle metropoli dei paesi più poveri, rispecchiando le loro condizioni di marginalità nell'ambito del sistema urbano mondiale. Non a caso oltre il 93% delle 15 città dove si registra la peggiore qualità della vita si trova nel Terzo Mondo e l'80% si concentra nell'Africa subsahariana, mentre la totalità delle 15 città dove si vive meglio nella si trova nell'emisfero Nord (tabb. 3.3.2 e 3.3.3).

 

Tabella Tabella 3.3.2 Qualit� della vita: le citt� migliori (New York = 100), anno 1999

posizioneindice (*)
1 Vancouver (Canada)106,16
2 Zurigo (Svizzera)106,03
3 Vienna (Austria)105,97
4 Berna (Svizzera)105,76
5 Sidney (Australia)105,73
6 Ginevra (Svizzera)105,51
7 Auckland (Nuova Zelanda)105,41
8 Copenaghen (Danimarca)105,37
9 Helsinki (Finlandia)104,58
10 Amsterdam (Paesi Bassi)104,44
11 Francoforte (Germania)104,13
12 Monaco di Baviera (Germania)104,10
13 Melbourne (Australia)103,99
14 Honolulu (USA)103,78
15 D�sseldorf (Germania)103,65

(*) basato su 42 parametri: dalla sicurezza dei cittadini alla stabilit� amministrativa

Tabella Tabella 3.3.3 Qualit� della vita: le citt� migliori (New York = 100), anno 1999

posizioneindice (*)
1 Brazzaville (Congo)23,01
2 Pointe Noire (Congo)30,36
3 Khartoum (Sudan)32,97
4 Baghdad (Iraq)33,13
5 Bangui (Centrafricana, Rep.)33,64
6 Luanda (Angola)36,35
7 Ouagadougou (Burkina Faso)36,65
8 Kinshasa (Congo, Rep. Dem.)36,80
9 Bamako (Mali)36,96
10 Niamey (Niger)36,82
11 Addis Abeba (Etiopia)38,57
12 Belgrado (Iugoslavia)38,87
13 Port Harcourt (Nigeria)39,63
14 Nouakchott (Mauritania)39,75
15 Sa'na (Yemen)40,10

(*) basato su 42 parametri: dalla sicurezza dei cittadini alla stabilit� amministrativa