I tratti distintivi della letteratura della Restaurazione

In sintesi

La letteratura della RestaurazionePresenta una profonda reazione al puritanesimo, ai suoi valori morali e religiosi; all'ideale puritano del "santo" si sostituisce la figura del "libertino", eroe aristocratico libero, cinico, elegante e raffinato. Lo spirito scientifico della Royal Society investe anche le opere letterarie.
La poesiaI concetti estetici sono improntati al decoro, alla civiltà, all'eleganza e melodia dei versi. Satira e scetticismo sono l'inclinazione più diffusa dei poeti di corte del periodo. Il poeta più interessante è Samuel Butler (1612-1680), autore del divertente poema Hudibras, sorta di Don Chisciotte ma violenta satira contro l'ipocrisia puritana.
La prosaLa fondazione della Royal Society e i suoi studi sul linguaggio favoriscono la fissazione della prosa inglese su un modello che diviene riferimento indiscusso. Fra i prosatori più rappresentativi, Samuel Pepys (1633-1703) è autore del celebre Diario (1825, postumo), vivace quadro della società del tempo.
BunyanJohn Bunyan (1628-1688) è uno dei migliori predicatori e scrittori religiosi del suo tempo. Il viaggio del pellegrino (1678), il suo capolavoro, è un'allegoria in forma di sogno sulle prove della vita e la destinazione ultima dell'uomo.
Il teatroÈ un teatro d'élite, i cui generi più coltivati sono la tragedia eroica, sentimentale, storica e la commedia di costume.
TragediaNella tragedia eroica è evidente l'influenza della tragedia francese (Racine e Corneille), cui si affiancano il gusto per l'esotismo, l'avventura e l'impianto spettacolare. Oltre a Dryden, si ricordano Thomas Otway (1652-1685), Nathaniel Lee (1649-1692) e Thomas Southerne (1660-1746).
Commedia di costumeSi distingue per l'irrisione nei confronti delle virtù tipicamente borghesi; in tutte le opere il dialogo prevale sulla trama. Esponenti: sir George Etherege (1634-1692), William Wycherley (1640-1716) e George Farquhar (1678-1706).
CongreveWilliam Congreve (1670-1729) è il miglior drammaturgo della Restaurazione. Il suo capolavoro è Così va il mondo (1700), vivace commedia che raggiunge la perfezione del linguaggio e rivela studio dei caratteri e delicata sensibilità.