Il romanzo vittoriano e Charles Dickens

George Eliot

George Eliot è lo pseudonimo maschile di Mary Ann Evans (1819-1880), l'ultima grande rappresentante del primo romanzo vittoriano.

La vita e le opere

Nata ad Arbury nel Warwickshire, crebbe in una famiglia benestante e molto religiosa a stretto contatto con la natura e con quella società rurale, di proprietari terrieri e contadini, che costituirà una caratteristica dei suoi romanzi. Nel 1841 seguì il padre a Coventry, dove cominciò a interessarsi di filosofia e delle idee positiviste e razionaliste che la portarono ad abiurare la fede evangelica in favore di una forma secolare di religione dell'umanità basata sull'osservanza di principi morali. Il risultato di questo processo fu la traduzione dal tedesco della Vita di Gesù di D.F. Strauss e dell'Essenza del cristianesimo del filosofo L. Feuerbach.

Nel 1850, dopo la morte del padre e un viaggio in Italia, Francia e Svizzera, George Eliot si trasferì a Londra, dove lavorò come collaboratrice e poi vicedirettrice della "Westminster Review", conobbe molti dei più importanti scrittori e filosofi del tempo (Dickens, John Stuart Mill) e si innamorò del critico letterario George Henry Lewes, separato dalla moglie, ma non divorziato. Sfidando le censure della società vittoriana, andò a vivere con lui. Lewes la incoraggiò a scrivere e nel 1857, con lo pseudonimo di George Eliot, la scrittrice pubblicò Scenes of clerical life (Scene di vita clericale), un volume che raccoglieva tre racconti già pubblicati sul "Blackwood's Magazine". Il suo primo vero romanzo fu Adam Bede (1859), seguito dal più celebre The mill on the Floss (Il mulino sulla Floss, 1860), romanzo complesso in cui sono messi in luce i conflitti morali intimi fra i vari personaggi (in particolare, il conflitto sorella-fratello di origine autobiografica). Nel 1861 pubblicò Silas Marner, opera più semplice, quasi una favola simbolica alla riscoperta dell'innocenza; del 1863 è Romola e del 1866 Felix Holt. Il suo capolavoro è Middlemarch (1872), nome immaginario di una cittadina inglese nella quale è ravvisabile Coventry. In Middlemarch proseguì la sua indagine morale analizzando l'interazione degli individui con i gruppi sociali, dando allo stesso tempo il suo ritratto più completo della vita di provincia inglese e delle differenze tra il modo di vivere della città e quello della campagna. In una sola storia si intrecciano quattro trame distinte e una cinquantina di personaggi; il suo interesse per personaggi "antieroici" e per la quotidianità si accompagna sempre agli interessi filosofici, teologici ed etici; del resto, il suo obiettivo non era l'intrattenimento, ma l'insegnamento etico. Grande attenzione George Eliot dedicò anche ai problemi della forma del romanzo: la scrittrice rifiutò l'imposizione dall'esterno di una trama sui personaggi, il racconto era per lei condizionato solo dalle esigenze della situazione descritta. L'ultimo suo romanzo, Daniel Deronda (1876), è un'opera di ottimo livello che contiene scene memorabili.

George Eliot arricchì il romanzo inglese donandogli profondità di pensiero e problematiche filosofiche, ma non si discostò dalla tradizione narrativa inglese: offrì commenti e spiegazioni sui suoi personaggi, come avevano fatto Fielding e Thackeray, ebbe un senso della commedia sociale che si rifaceva a quello di Jane Austen e ricordava Walter Scott nell'abilità di maneggiare i fatti storici. Considerato uno dei maggiori romanzieri vittoriani, Eliot precorse il romanzo psicologico moderno e influenzò l'opera di Henry James e di M. Proust.