Forme del romanzo

Romanzo d'avventura e romanzo sentimentale

Nel corso del Settecento il romanzo, genere proteiforme e in certo senso indefinibile seppure già abbondantemente rappresentato nella letteratura tedesca ed europea, conosce un'evoluzione decisiva. A voler essere precisi, il romanzo come narrazione coerente costruita su personaggi ben rilevati e su una determinata osservazione della realtà può datarsi a partire dal Robinson Crusoe di D. Defoe (1719). Tradotto in lingua tedesca e pubblicato in Germania già un anno dopo la sua uscita, quest'opera di straordinario successo e larghissima diffusione diede inizio a una lunga sequela di Robinsonaden, che si protrassero almeno per due decenni oltre la metà del secolo, tracciando il percorso del romanzo d'avventura tedesco.

L'influsso letterario proveniente d'oltremanica non riguardò tuttavia semplicemente il romanzo d'avventura, bensì anche il romanzo sentimentale. Al pari di altra letteratura nazionale europea, quella tedesca scoprì i romanzi dell'inglese S. Richardson (1689-1761): Pamela (1741, tradotto in tedesco nel 1772) e Clarissa (pubblicato nel 1748 e subito tradotto). Questi due romanzi conobbero in Germania, come in Francia, un immenso successo: Rousseau, Lessing e Goethe furono tra i lettori entusiasti di tali opere nelle quali si approfondisce lo scavo psicologico dei sentimenti delle eroine protagoniste.

Schnabel

Coltissimo, lo scrittore Johann Gottfried Schnabel (Sandersdorf presso Bitterfeld 1692 - m. 1751/58) condensò nel romanzo in quattro volumi Le bizzarre sorti di alcuni navigatori (Wunderliche Fata einiger Seefahrer, 1731-43) alcuni dei temi più caratteristici del declinante barocco, quali il ritorno allo stato di natura e l'utopia sociale. L'opera, rielaborata e ristampata da L. Tieck con il titolo L'isola di Felsenburg (Die Insel F., 1828), è la più bella e la più letta “robinsonata” tedesca del Settecento. Essa racconta di un gruppo di individui che, in fuga dalla civiltà europea, fanno naufragio su un'isola meravigliosa ove vivono secondo virtù e libera sentimentalità, in relazioni spontanee non controllate da istituzioni quali la Chiesa e lo Stato. In tale soggetto romanzesco trovano espressione letteraria la critica allo Stato assolutista e il sogno di una società idilliaca. Schnabel fu anche autore di un fortunato romanzo galante, Il cavaliere errante nel labirinto d'amore (Der im Irrgarten der Liebe herumtaumelnde Cavalier, 1738).

Gellert

Christian Fürchtegott Gellert (Hainichen, Erzgebirge, 1715 - Lipsia 1769) è ritenuto uno degli esponenti più significativi del pietismo tedesco. Allievo di Gottsched, dal 1751 fu professore di poesia e morale a Lipsia (notevoli le sue Lezioni di morale, Moralische Vorlesungen, 1770). Scrisse fiabe che, composte in versi liberi e in un linguaggio cristallino, ebbero larghissima diffusione sul suolo tedesco nonché traduzioni in diverse lingue europee. Fu autore inoltre di commedie dall'ispirazione sentimentale e dall'aperta intenzione pedagogica, fra cui La bigotta (Die Betschwester, 1745) e Le sorelle affettuose (Die zärtlichen Schwestern, 1747). Con il romanzo Vita della contessa svedese di G*** (Leben des schwedischen Gräfin von G***, 1747-48) trapiantò in Germania il genere del romanzo sentimentale inaugurato in Inghilterra da S. Richardson. Quest'opera è stata anzi considerata il primo romanzo “borghese” della letteratura tedesca: i personaggi professano e praticano una morale ricca di umanità, ove anche le passioni sono libere di manifestarsi pur se equilibrate dall'esercizio della ragione.

Sophie von La Roche

Parente di Wieland, nonna di C. e B. Brentano, la scrittrice Sophie von La Roche (Kaufbeuren, Baviera, 1730 - Offenbach 1807) scrisse alcuni romanzi sentimentali, tra cui il primo e fortunatissimo Storia della signorina von Sternheim (Geschichte des Fräuleins von Sternheim, 1771) che introdusse nella letteratura tedesca lo stile epistolare. Questo romanzo ebbe successo anche per l'efficace analisi psicologica delle vicende sentimentali della protagonista, per l'esemplarità del suo sentimento amoroso capace di fondere l'impulso passionale con il rispetto della norma morale. La Roche fu anche autrice di numerosi racconti moraleggianti, nei quali vengono celebrate la virtù dell'anima nobile e la purezza del cuore. Influenzati da Richardson e Rousseau, questi scritti furono ammirati, tra gli altri, da Herder e Goethe.