Akbar

sultano della dinastia moghūl dell'India (Umarkot 1542-Agra 1605). Muḥammad Ğalāl ud-Dīn, soprannominato Akbar (il massimo), è conosciuto in Europa, per lo splendore del suo regno, come il Gran Mogol. Salì al trono nel 1556, succedendo al padre Humāyūn, e in quattro anni rafforzò il regno; sotto l'accorta guida di Bairām Shāh, conquistò Malwa, Rajputana, Bundelkhand, Gujarat, Bengala, Orissa, Afghanistan orient., Kashmir, Belucistan e buona parte del Deccan. Conscio della necessità della fusione tra dominatori musulmani e sudditi indù per la stabilità del suo impero, attuò, con l'aiuto dell'indù Rāja Todar Mall e del musulmano Muẓaffar Khan Turbatī, una serie di riforme burocratiche e fiscali per parificare tutti i cittadini di fronte allo Stato e tentò una riforma religiosa a carattere sincretistico, cercando di conciliare l'induismo con l'islamismo. A questo scopo riunì in una “casa del culto” i rappresentanti di tutte le religioni dell'India, affinché attraverso dibattiti giungessero alla reciproca comprensione. Il tentativo fallì e nel 1582 la “casa del culto” cessò ogni attività. Akbar mantenne rapporti abbastanza buoni con gli Europei e cercò di stringere relazioni con le potenze cristiane.

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