(Repubblica di San Marino). Stato dell'Europa meridionale, enclave dell'Italia (61,16 km²). Capitale: San Marino. Divisione amministrativa: municipalità (9). Popolazione: 31.006 ab. (stima 2007). Lingua: italiano. Religione: cattolici 88,9%, altri 11,1%. Unità monetaria: euro (100 centesimi). Confini: Emilia-Romagna (N), Marche (S). Membro di: Consiglio d'Europa, ONU e OSCE.

Generalità

Piccola enclave dello Stato italiano, l'antica Repubblica di San Marino, l'unica sopravvissuta delle numerose città-stato indipendenti esistenti in Italia prima della sua unificazione nel XIX secolo, trova nell'imponente parete rocciosa del monte Titano la sua nota morfologica dominante. Il rapido popolamento del territorio e la sua costituzione in Stato indipendente sono la tipica espressione di quel processo proprio dell'età comunale, quando una regione geograficamente ben individuata (e facilmente difendibile) dava spesso origine a un'autonoma entità politica. San Marino è riuscito a preservare nel corso dei secoli la sua indipendenza avviando relazioni diplomatiche e consolari con molti Stati, in particolare con l'Italia a cui è legato da un trattato di amicizia e da un'unione doganale e monetaria. Nel 2008 il centro storico della cittadina e il monte Titano sono stati Iscritti nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Paese tra i più benestanti d'Europa, San Marino deve le sue fortune soprattutto al turismo e alla recente crescita dei settori finanziario e bancario.

Lo Stato

Le istituzioni politiche della Repubblica di San Marino risalgono a tradizioni medievali; si ha memoria di statuti sammarinesi sin dal sec. XIII. La Repubblica è suddivisa in nove municipalità o castelli: Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, San Marino, Serravalle Dogana. Il potere legislativo è esercitato dal Consiglio grande e generale, composto da 60 membri eletti ogni 5 anni a suffragio universale (il voto fu esteso alle donne nel 1960). Il potere esecutivo spetta al Consiglio di stato, diviso in dieci dicasteri, ciascuno retto da un segretario di stato, e a due capitani reggenti, eletti ogni 6 mesi tra i membri del Consiglio grande, ai quali sono attribuite funzioni eminentemente di rappresentanza, analoghe a quelle di un capo di stato. In qualità di Stato neutrale, la Repubblica di San Marino non prevede un servizio militare obbligatorio ma dispone di corpi militari volontari.

Territorio: geografia fisica, umana ed economica

Situato sulle pendici orientali dell'Appennino Tosco-Emiliano, tra l'Emilia-Romagna a N e le Marche a S, il territorio, prevalentemente collinare, della piccola Repubblica di San Marino è dominato dalla rupe calcareo-arenacea del monte Titano (738 m), dal quale si originano alcuni torrenti, tra cui il San Marino, tributario del fiume Marecchia, l'Ausa e il Marano, che sfociano direttamente nel mare Adriatico. Il clima è piuttosto temperato, con inverni non rigidi (media di gennaio 3 ºC) ed estati piuttosto calde (media di luglio 24 ºC). Le precipitazioni ammontano a 900 mm annui, con massimi in autunno e inverno, mentre l'estate è sensibilmente asciutta. La popolazione, che alla fine del sec. XIX era di ca. 9000 ab., si è nel tempo più che triplicata, facendo registrare una densità media di 507 ab./km², molto elevata considerate le modeste dimensioni del territorio. La capitale, San Marino, è una pittoresca cittadina d'aspetto medievale, ricca di importanti monumenti e dalla quale si ammira un vasto panorama sia sul litorale adriatico sia sull'Appennino tosco-emiliano. L'economia del Paese si è basata a lungo sull'agricoltura, sull'allevamento e sulla lavorazione della pietra estratta dalle cave del monte Titano. Dall'ultimo dopoguerra, la crescita del movimento turistico sulla riviera romagnola e lo sviluppo industriale e commerciale delle zone limitrofe hanno dato luogo a una profonda evoluzione. Risorsa tradizionale del Paese è l'agricoltura, rivolta prevalentemente alla coltivazione di cereali (grano, frumento, orzo, granturco), ortaggi e frutta. Rilevante il settore della viticoltura, al servizio di un'industria enologica che vanta vini di ottima qualità, tra cui il Biancale, il Moscato, il Ribolla e il Brugneto. Praticato anche l'allevamento bovino, suino e ovino. Il comparto manifatturiero è presente con piccole e medie imprese artigianali e industriali nei settori alimentare (dolci, conserve, distillati), ceramico (piastrelle), meccanico, edile, tessile, chimico (vernici), cartario, conciario dell'abbigliamento e del mobile. Nell'artigianato spiccano la lavorazione della ceramica d'arte, l'oreficeria e la lavorazione del ferro (armature). Settore portante dell'economia sammarinese è il turismo (agevolato anche dalla vicinanza con la riviera romagnola), che contribuisce per circa un terzo al prodotto interno lordo; molto sviluppati sono inoltre gli annessi settori commerciale, dei servizi e dei trasporti. Accanto alle attività genericamente indirizzate al flusso turistico si è avviata, con disponibilità di strutture moderne e prestigiose sedi, un'intensa attività congressuale a livello internazionale. Rilevante è anche il comparto del terziario e soprattutto dei servizi bancari e finanziari, in virtù di una serie di agevolazioni fiscali che hanno attirato considerevoli investimenti stranieri. Un'importante risorsa economica è costituita dal collezionismo filatelico e numismatico, mentre un certo ruolo continuano a svolgere anche le rimesse degli emigrati (per la maggior parte in Italia, ma anche in Francia e negli Stati Uniti). Considerevole l'attività di relazione e cooperazione con altri Stati e organismi internazionali. Entrato a far parte delle Nazioni Unite dal 1992, San Marino è anche membro del Consiglio d'Europa (dal 1988) e dell'OSCE (dal 1989), mentre con l'Unione Europea ha siglato un accordo di cooperazione e unione doganale. Partner privilegiato rimane l'Italia, alla quale San Marino è legato da una serie di accordi commerciali: come risarcimento per la rinuncia a imporre tariffe doganali, esso riceve dallo Stato italiano una somma cospicua di denaro. La valuta corrente, prima dell'introduzione dell'euro nel 2002, era la lira sammarinese, di valore uguale a quello della lira italiana. San Marino non dispone di ferrovie e aeroporti ma è dotato di una rete viaria costituita da 220 km di strade asfaltate.

Territorio: ambiente

La vegetazione è di tipo mediterraneo e comprende, nelle aree più a bassa quota, zone boschive di aceri e pini, mentre a quote superiori si trovano molte specie rupestri tra cui cerri, castagni, lecci e abeti. La fauna è rappresentata soprattutto da volpi, lepri, tassi e donnole. Seppure privo di industria pesante, San Marino, affollata meta turistica, deve fare i conti con l'inquinamento atmosferico causato da un'eccessiva urbanizzazione e dal considerevole accumulo di gas di scarico proveniente dalle numerose automobili che transitano per il Paese. Il governo, interessato a incentivare un'opera di sensibilizzazione sullo sviluppo sostenibile e sul consumo intelligente delle risorse energetiche, ha ratificato accordi internazionali in materia di inquinamento dell'aria, biodiversità, tutela del clima e abolizione dei test nucleari. All'interno del piccolo Paese sono state istituite alcune aree naturali, tra cui il Parco di Montecchio (località Murata), che ospita un centro sportivo e una zona naturale riservata alla protezione di animali come daini, pavoni, anatre e altre specie di uccelli. Da sottolineare anche l'attività del Centro naturalistico sammarinese, con sede nel centro storico di Borgo Maggiore, in materia di promozione, conoscenza e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico di San Marino.

Storia

La tradizione vuole che la più antica repubblica d'Europa sia sorta intorno alla metà del sec. IV d. C. a opera di uno spaccapietre di origine dalmata, Marino, fuggito con alcuni compagni alle persecuzioni ordinate dall'imperatore Diocleziano: il manipolo di profughi da lui guidato si sarebbe installato sul monte Titano grazie all'appoggio del vescovo riminese Gaudenzio. Diventata vico, poi pieve, quindi castello con il nome di Terra di San Marino, la comunità si costituì, intorno al Mille, in libero comune. Fortificatasi contro i Saraceni e i Normanni con la costruzione di tre rocche, nel 1263 il comune si dotò di propri statuti affidando il governo ai consoli dell'Assemblea dei capifamiglia (Arengo). Con l'aiuto dei duchi di Urbino, della Repubblica di Venezia e di Firenze, i sammarinesi resistettero agli attacchi di Sigismondo Malatesta (1440-50), ingrandirono il proprio territorio con l'annessione dei castelli di Fiorentino, Montegiardino, Faetano e Serravalle, concessi loro dal papa Pio II (1463), e scelsero di essere governati da un Gran Consiglio costituito da venti nobili, venti borghesi e venti contadini; nel corso dei secoli successivi il Gran Consiglio si trasformò però in un'oligarchia di quarantacinque nobili. A parte il breve dominio di Cesare Borgia, la Repubblica di San Marino mantenne l'indipendenza che fu riconosciuta anche da Napoleone nel 1797, dal Congresso di Vienna nel 1815 e da Pio VII nel 1817. Durante il Risorgimento vi trovarono rifugio molti patrioti italiani tra cui Garibaldi che nel 1849 vi sciolse la sua legione romana. Sottoposta dopo il 1923 al regime fascista, la Repubblica fu danneggiata dai bombardamenti alleati del 1943-44. Dopo il 1945 si insediò al potere un governo di sinistra, chiamato Fronte popolare, caduto nel 1957 in un clima di grave tensione. Da allora il Partito democratico cristiano sammarinese (PDCS) governò dapprima da solo poi con il Partito socialista sammarinese (PSS), sino al 1977, quando il governo entrò in crisi. Le elezioni del 1978 furono vinte da una coalizione di sinistra, formata dal Partito comunista sammarinese (PCS), dal PSS e dal Partito socialista unitario (PSU), che fu confermata nel 1983. Dal 1986 il piccolo Paese è stato governato da una coalizione tra PDCS e PCS. Quest'ultimo partito nel 1990 ha cambiato nome in Partito democratico progressista (PDP), strettamente legato al PDS italiano. Nel 1992 il PDCS ha rotto l'alleanza con il PDP, dando vita a un governo di coalizione con il PSS. La nuova coalizione è stata poi confermata in seguito alle elezioni del 1993, del 1998 e del 2001. Nel giugno 2006 si svolgevano le elezioni legislative vinte dal PDCS con il 32.9% dei voti. Nel novembre del 2008 la coalizione guidata dal PDCS vinceva le elezioni anticipate, sconfiggendo i partiti della sinistra.

Cultura: tradizioni

Sin dalla lontana epoca della sua fondazione, San Marino può vantare una tradizione di libertà e indipendenza difesa con saggezza e determinazione, ma la sua identità sia storica sia culturale rimane indissolubilmente legata agli eventi che hanno scritto la storia d'Italia (dalle lotte comunali a quelle risorgimentali, dal fascismo ai bombardamenti durante la ritirata tedesca). Nel corso della sua evoluzione, la piccola repubblica ha saputo conciliare l'adesione ai tempi moderni con il rispetto di ordinamenti e tradizioni secolari. Un primo esempio è fornito dalla rivalutazione storica dell'uso della balestra, la più antica arma di difesa della repubblica, tradizione che rivive grazie alla costituzione di una federazione di balestrieri che, insieme a un corpo di sbandieratori, di musici antichi e di figuranti, spesso si esibisce in costume storico durante le manifestazioni ufficiali, dando vita a spettacolari gare di tiro. Tra gli eventi che scandiscono il calendario di San Marino, si segnala la festa del santo patrono e della fondazione della Repubblica (3 settembre), la cerimonia di insediamento e di assunzione del mandato semestrale da parte dei due capitani reggenti che governeranno la repubblica (1° aprile e 1° ottobre) e l'anniversario della liberazione della repubblica dall'occupazione alberoniana (5 febbraio), giorno in cui si celebra anche la festa di sant'Agata. Ogni anno, per una settimana (in genere l'ultima di agosto), si celebrano le “Giornate medievali”, che prevedono cortei storici, sfilate in costume d'epoca, gare di arco e balestra, cucina medievale nei ristoranti del centro storico e la rievocazione di una famosa battaglia svoltasi nel 1400 tra gli abitanti di San Marino e l'esercito invasore guidato dai Malatesta. Tra i simboli culturali di San Marino vanno citati i francobolli che, nati nel 1877 come tassa sul servizio postale, sono diventati preziosi oggetti di collezione, nonché veicoli della storia e delle tradizioni del Paese. San Marino dispone di numerosi musei e biblioteche ubicati all'interno di palazzi storici, sedi di significativi avvenimenti del passato sammarinese. La Biblioteca di stato, ospitata nel palazzo Valloni, nel centro storico della capitale, oltre ai volumi e ai periodici italiani e stranieri, possiede opere manoscritte comprensive di importanti lettere e carteggi. Tali manoscritti sono raccolti in ampi fondi a carattere locale di tipo storico-documentario, letterario ed ecclesiastico. Il palazzo Pergami-Belluzzi è invece sede del museo governativo, inaugurato nel 1899 grazie alle numerose donazioni giunte da ogni parte del mondo. Ospitato nella seconda torre, detta la Cesta, è il Museo delle armi antiche, che conserva armi bianche e da fuoco di varia provenienza, mentre il Museo postale, filatelico e numismatico, situato a Borgo Maggiore, espone una ricca raccolta di francobolli e monete della Repubblica. § Località a forte richiamo turistico, a San Marino prevale la cucina internazionale, in grado di soddisfare le richieste di tutti, ma in alcuni luoghi è possibile gustare anche i piatti tipici della tradizione romagnola. Di rilievo la produzione vinicola che comprende sia vini bianchi (Biancale e Ribolla) sia rossi (Brugneto di San Marino) sia spumanti (Moscato): tutti questi vini sono venduti e tutelati dal Consorzio vini tipici di San Marino.

Cultura: arte

Anticamente circondata da tre cinte di mura concentriche (sec. XII-XVI), oggi in gran parte abbattute, la città di San Marino ha cercato di conservare il proprio aspetto medievale ricorrendo a rifacimenti o, a volte, a integrali ricostruzioni. Sulla vetta del monte Titano si ergono le tre rocche: la Rocca, o Guaita, risalente al sec. XI; la Cesta (sec. XIII), e il Montale (sec. XIII). Il monumento più antico è la chiesa di San Francesco, fondata nel sec. XIV e rimaneggiata nei sec. XVII-XVIII. Palazzo Valloni, sede della biblioteca pubblica e dell'archivio di Stato, e la porta della rupe risalgono al Quattrocento. Al sec. XIX risalgono sia la basilica neoclassica di San Marino (su disegno dell'architetto bolognese A. Serra), in stile neoclassico, sia il neogotico Palazzo del governo (ricostruito tra gli anni 1884-94 su progetto dell'architetto romano F. Azzurri), sede dei principali organi istituzionali e amministrativi dello stato. Ospitato nel palazzo Bergami-Pelluzzi, il Museo di Stato possiede reperti archeologici, raccolte numismatiche e una pinacoteca con ceramiche e dipinti di Tiziano, del Guercino, dello Spagnoletto e del Ghirlandaio. Di interesse artistico-culturale, negli altri piccoli centri sparsi sul territorio, sono anche la chiesa e il convento di Valdragone, la Rocca malatestiana di Serravalle e la moderna chiesa di Borgo Maggiore, progettata dall'architetto fiorentino G. Michelucci.

Bibliografia

C. Nicolini, Pittura e scultura a San Marino, Urbania, 1965; N. Matteini, La Repubblica di San Marino, San Marino, 1966; G. Padolini, San Marino. L'idea della Repubblica, Firenze, 1989.

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