Le pettinature

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Gli egizi, sia uomini sia donne, curavano molto il loro aspetto fisico. Questo faceva sì che si preoccupassero anche dei capelli. Le pettinature e le parrucche aiutavano a mettere in risalto i gioielli e i vestiti, completando l'abbellimento del corpo.

I capelli dei bambini erano raccolti in un ciuffo che ricadeva sulla spalla destra coprendo l'orecchio. Il ciuffo poteva essere intrecciato, tutto o solo in parte, oppure poteva consistere in una semplice coda di cavallo. Il resto dei capelli era tagliato molto corto o completamente rasato. All'età di dieci anni, con la circoncisione, il ciuffo veniva tagliato, segnando in questo modo il passaggio all'età adulta. Le bambine portavano di solito i capelli corti, sebbene nel Nuovo Regno appaiano usanze differenti. Come regola generale, gli uomini di tutte le classi sociali preferivano portare i capelli corti, anche se esistevano diversi stili a seconda della posizione sociale. Una caratteristica comune degli alti dignitari era la pettinatura con piccoli ricci che coprivano le orecchie formando una curva dalle tempie alla nuca. Le donne seguivano la moda e, sebbene nell'Antico Regno si osservi una predilezione per i capelli corti o di lunghezza media, col passar del tempo aumentarono le chiome lunghe raccolte in treccine sottili. I testi parlano del lavaggio dei capelli come di una pratica essenziale. Sappiamo che venivano usati oli e profumi per la cura dei capelli e tinture per nascondere i capelli bianchi. I sacerdoti dovevano radersi completamente la testa e il corpo in segno di purificazione per poter entrare nei templi. Durante l'Antico Regno, gli aristocratici cominciarono a radersi completamente il volto, usanza che si estese ben presto anche alle classi più umili. Molto popolare era la figura del barbiere, che esercitava il suo mestiere all'aria aperta e, quando radeva nobili e alti dignitari, nelle case e nei palazzi. All'inizio, la lametta per la barba era di selce con manico in legno, nel Medio Regno divenne di bronzo e a forma di trapezio.

Le parrucche
La caduta dei capelli era un male di cui si soffriva anche in Egitto. I rilievi delle tombe mostrano che si trattava di un processo che iniziava di solito dalla zona frontale della testa e continuava fino alla parte posteriore. Il papiro medico o Papiro Ebers indica varie prescrizioni per favorire la ricrescita. Quando cominciavano a cadere i capelli, si poteva rimediare ungendo la zona colpita con una pomata a base di grasso di leone, ippopotamo, coccodrillo, gatto, serpente e stambecco. Veniva considerato un fortificante anche la mistura a base di miele e dente d'asino. L'uso delle parrucche si diffonde a partire dalla V dinastia. Quelle dell'Antico Regno erano semplici e austere. La parrucca era un elemento basilare sia per le donne sia per gli uomini nei diversi momenti della vita sociale, ma il suo uso era riservato ai dignitari e alle loro famiglie. Sebbene durante le prime quattro dinastie della storia dell'Egitto il suo uso fosse abbastanza raro, l'iconografia ci mostra che con il tempo divenne invece molto comune. Le parrucche degli uomini erano sempre corte o di lunghezza media. Le donne dell'Antico Regno usavano invece frequentemente una parrucca liscia e di lunghezza media. Nel Medio Regno si diffuse un modello più lungo, con due ciuffi a ogni lato, di cui uno ricadeva sulla spalla. Nel Nuovo Regno le parrucche divennero più sofisticate ed elaborate. Le poche parrucche che sono giunte fino a noi risalgono a quel periodo e ci offrono una valida testimonianza. Di solito erano composte di sottili treccine di capelli veri, ma eccezionalmente potevano essere usate fibre vegetali e aggiunti anche degli ornamenti. Venivano fabbricate da artigiani specializzati o da barbieri che lavoravano in botteghe destinate a questo scopo specifico. Come supporto venivano utilizzate teste di fango. Le parrucche indicavano la posizione sociale di chi le portava. Erano usate durante cerimonie e banchetti, e per proteggere la testa dal sole. Col passar del tempo le parrucche divennero più voluminose e nella loro preparazione fu utilizzata una maggiore quantità di capelli, che dava loro un aspetto più pesante e compatto, come mostrano alcune sculture del periodo amarniano. Per raccogliere le treccine venivano utilizzati spilloni di legno, osso o avorio.