Le emergenze sociali

La lotta contro la povertà

Al vertice di Okinawa del G8, del VII.2000, i Grandi della Terra si sono prefissi l'obbiettivo prioritario di ridurre drasticamente la povertà nel mondo entro il 2015.Secondo le stime presentate al vertice, attualmente 1,2 miliardi di persone vivono con meno di 1 $ al giorno e 3 miliardi, ossia metà dell'umanità, con meno di 3 $ al giorno. La valutazione non si discosta molto dai dati presentati dalla FAO alla conferenza mondiale sull'alimentazione di Roma, del 1996, dove la popolazione mondiale era ripartita in tre gruppi:
- un primo gruppo, di 1,2 miliardi di persone che consumano a testa l'equivalente di 850 kg di grano, molti dei quali destinati all'allevamento degli animali;
- un gruppo di 3,5 miliardi di persone che consumano a testa l'equivalente di 350 kg di grano;
- un ultimo gruppo, infine, di 1,2 miliardi di persone che sopravvivono con l'equivalente di 150 kg di grano.

Come rileva il G8, il problema non sta soltanto nel fatto che un quinto dell'umanità è priva di risorse e vive in condizioni di sottoalimentazione, e la speranza di vita è più bassa (tabb. 3.2.1 e 3.2.2). La povertà significa anche malattie: 31 dei 36 milioni di ammalati di AIDS vive nei paesi in via di sviluppo. La povertà è anche esclusione sociale, ossia deprivazione dalle opportunità di alloggio, istruzione, assistenza sanitaria, ossi di tutto quanto consente alla persona di migliorare il proprio tenore vita ed esprimere le proprie potenzialità. La povertà è pure esclusione geografica. Anche se la maggioranza dei poveri si concentra in Asia (900 milioni di persone, pari al 75% del totale), l'area percentualmente più colpita è l'Africa subsahariana, dove il 46% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, la speranza di vita s'aggira sui 50 anni (contro i 78 in media dei paesi industrializzati aderenti all'OCSE), l'accesso all'istruzione primaria non supera il 60% degli aventi diritto, la quota più bassa del mondo. Problemi di povertà seri, ma meno drammatici, investono anche l'America Latina e i Caraibi (70 milioni di persone) e i paesi in transizione dell'Europa centrorientale, baltici e dell'area ex sovietica, dove il fenomeno s'interseca con quello dell'approfondirsi delle ineguaglianze sociali e la mortalità riguarda prevalentemente gli adulti, essendo collegata agli effetti del brusco cambiamento (malattie cardiovascolari, incidenti, violenze).

I rimedi proposti dal vertice di Okinawa sono definiti nel tempo e quantitativamente (si deve passare da 1,2 miliardi a 900 milioni di poveri a fine quindicennio), e prevedono l'utilizzo di una vasta gamme di strumenti, dalla garanzia della sicurezza alimentare mediante interventi diretti e indiretti, piani d' investimenti e di trasferimento di tecnologie, al varo di misure di protezione sociale, alla riduzione del debito estero, (tab. 3.2.3).

 

Tabella Tabella 3.2.1 Paesi con minore speranza di vita

postopaesiprobabile durata in anni della vita alla nascita
1SIERRA LEONE38
2MALAWI39
3UGANDA40
3ZAMBIA40
5RUANDA41
6BURUNDI43
7ETIOPIA43
8MOZAMBICO44
9ZIMBABWE44
10BURKINA FASO45
11CENTRAFRICANA, REP.45
12GUINEA BISSAU45
13AFGHANISTAN46
14ANGOLA47
15BOTSWANA47
16CIAD47
17COSTA D'AVORIO47
18GAMBIA47
19GUINEA47
20SOMALIA47
Tabella Tabella 3.2.2 Paesi con maggiore speranza di vita

postopaesiprobabile durata in anni della vita alla nascita
1GIAPPONE80
2CANADA79
3ISLANDA79
3SVEZIA79
5SVIZZERA79
6AUSTRALIA78
7CIPRO78
8FRANCIA78
9GRECIA78
10ISRAELE78
11ITALIA78
12Macao (TJ)78
13PAESI BASSI78
14NORVEGIA78
15SPAGNA78
16AUSTRIA77
17BELGIO77
18FINLANDIA77
19GERMANIA77
20LUSSEMBURGO77
Tabella Tabella 3.2.3 Obiettivi internazionali di sviluppo

interventianno entro cui realizzare l'obiettivo
Per il benessere economico 
Dimezzare la quota di persone in condizioni di povert� estrema2015
Per lo sviluppo sociale 
Raggiungere l'universalit� dell'educazione primaria2015
Eliminare le disparit� di genere nell'educazione primaria e secondaria2005
Ridurre di due terzi i tassi di mortalit� infantile al di sotto dei cinque anni e di tre quarti i tassi di mortalit� materna2015
Garantire l'accesso ai servizi sanitari in materia di riproduzione alle persone in et� adatta2015
Per lo sviluppo sostenibile e il riciclaggio 
Migliorare le strategie nazionali in materia di sviluppo sostenibile2005
Invertire la tendenza all'esaurimento delle risorse tanto a livello nazionale, quanto a livello globale2015