Il periodo "middle English" (XI-XV secolo)

La conquista normanna

Lo spartiacque fra due diverse fasi della storia e della letteratura inglese fu segnato dalla conquista normanna, quando Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, rivendicando diritti al trono inglese in quanto parente prossimo di Edoardo il Confessore, nel 1066 invase l'Inghilterra con un esercito di soldati normanni e francesi e sconfisse i sassoni dell'altro pretendente, Aroldo, nella battaglia di Hastings. La conquista normanna non ebbe, a differenza di quanto era avvenuto con l'invasione anglosassone, carattere di spostamento e stanziamento di intere popolazioni in una nuova terra; fu invece impresa di un'aristocrazia nobiliare alla ricerca di nuovi possedimenti da sfruttare. Per questo non si verificò mai una fusione tra i due popoli, bensì all'aristocrazia anglosassone, laica ed ecclesiastica, si sostituì quella normanna. Di conseguenza, per un certo periodo la distinzione tra anglofoni e francofoni rispecchiò anche quella tra sudditi e classe dominante. Solo dopo la metà del 1300 l'inglese riacquistò il ruolo di lingua principale relegando prima l'anglonormanno (dialetto francese del nord) e poi il francese a lingue "colte", patrimonio esclusivo dei nobili.

La letteratura successiva alla conquista fu pertanto scritta in tre lingue: latino, francese e inglese. Il latino era la lingua scritta e parlata dagli ecclesiastici; il francese costituì per più di duecento anni la forma di espressione ufficiale dell'aristocrazia; l'inglese, prima parlato solo dal popolo, si diffuse progressivamente sempre più a scapito delle prime due.