comune in provincia di Arezzo (32 km), 494 m s.m., 342,34 km², 21.395 ab. (cortonesi), patrono: santa Margherita da Cortona (22 febbraio).

Generalità

Centro situato in posizione panoramica su uno sperone roccioso al margine orientale della val di Chiana. A causa di consistenti dislivelli, l'abitato si è sviluppato in parte entro la cerchia delle mura etrusche, in parte in direzione di Camucia, situata in pianura e nodo viario, ferroviario ed economico con funzioni complementari rispetto al centro storico.

Storia

Fiorente città etrusca, fu conquistata dai Romani alla fine del sec. IV a. C. Presa dai Goti nel 450, non se ne hanno testimonianze certe fino al Duecento, quando si affermò come libero comune. Saccheggiata dagli aretini nel 1258 e divenuta ghibellina, fu nel 1325 diocesi, offrendosi nello stesso anno ai Ranieri Casali, che la tennero fino al 1409, quando fu presa da Ladislao re di Napoli. Ceduta a Firenze nel 1411, ne seguì le sorti.

Arte

Notevoli sono i resti delle mura etrusche, riconoscibili sotto quelle medievali, e alcune tombe localizzate fuori dall'abitato, tra cui la tanella di Pitagora e la tanella Angori, entrambe ellenistiche. Del periodo medievale sono Palazzo Casali, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Capitano del Popolo (ricostruiti in epoca rinascimentale), la chiesa di San Domenico (sec. XIV-XV) e quella di San Francesco (1248), che custodisce dipinti di Cigoli, Pietro da Cortona e Luca Signorelli. Il duomo è un edificio quattrocentesco, eretto da Giuliano da Sangallo sui resti di un'antica pieve. Nei pressi della cittadina si trovano la chiesa della Madonna del Calcinaio, edificata su progetto di Francesco di Giorgio Martini (1485), la chiesa di Santa Maria Nuova, opera del Sensi (1550-54), il convento delle Celle, fondato da Francesco d'Assisi (inizi sec. XIII), il santuario di Santa Margherita, d'imitazione romanico-gotica, che conserva le spoglie della santa, deposte in un'urna argentea opera di Pietro da Cortona.Il prestigioso Museo dell'Accademia Etrusca custodisce varie opere tra cui spiccano il lampadario etrusco detto “di Cortona”, uno dei più celebrati bronzi dell'antichità, e la Musa Polimnia, pittura d'epoca romana. Nel Museo Diocesano, oltre a opere di Luca Signorelli, si trova una notevole Annunciazione del Beato Angelico.

Economia

Per la sua posizione geografica è centro agricolo di notevole importanza (frumento, olive, uva, barbabietole); si pratica l'allevamento bovino (pregiata la razza chianina). Fiorente è l'industria, che opera nei settori agroalimentare, calzaturiero, tessile, dell'abbigliamento, dei mobili e della lavorazione dei metalli preziosi. Rilevanti il mercato dell'antiquariato, legato all'attività di restauro di numerose botteghe artigiane, delle ceramiche dipinte e il turismo.

Curiosità

Vi si svolgono la Fiera Nazionale del Rame Lavorato (aprile) e la Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico (agosto-settembre).Vi nacquero i pittori Luca Signorelli (1445-1523),Pietro da Cortona (1596-1669), Gino Severini (1883-1966) e il critico letterario Pietro Pancrazi (1893-1952).

Da segnalare nei dintorni la chiesa della Madonna del Calcinaio, capolavoro rinascimentale eretto (1485-1513) su disegno di Francesco di Giorgio Martini; il convento delle Celle, fondato secondo la tradizione da san Francesco tra il 1211 e il 1221; e l'abbazia di Farneta, il più antico monumento romanico della provincia, di cui resta la chiesa (restaurata nel sec. XX) con la notevole cripta divisa in tre celle pluriabsidate e una raccolta museale nella sagrestia.

Bibliografia

A. Neppi Modona, Cortona etrusca e romana, Firenze, 1925; P. Bruschetti, Il lampadario di Cortona, Cortona, 1979; Autori Vari, L'Accademia etrusca, Milano, 1985.

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