Lessico

(lett. e popolare òvo), sm. (pl. le uòva, lett. e popolare le òva) [sec. XIII; latino ovum].

1) Gamete femminile maturo prodotto nell'ovogonio in seguito a due divisioni maturative (meiotiche) dell'ovocita. Nel linguaggio comune, l'uovo degli animali ovipari, espulso dal corpo materno prima che si sviluppi l'embrione: un uovo di pesce, di uccello, di anitra; uova di formica, di farfalla.

2) Per antonomasia, quello di gallina, usato dall'uomo come alimento, consumato al naturale o come base (crema, frittate, omelette) o legante (pasta sfoglia) di altre preparazioni: mangiare, bere un uovo;uovo fritto, sodo;uovo da bere, quello fresco che si beve succhiandolo dal guscio; il rosso dell'uovo, il tuorlo; il bianco, la chiara dell'uovo, l'albume; pasta all'uovo, impastata con uovo; pelle d'uovo, sottilissima pellicola bianca posta tra il guscio e l'albume; per estensione, tela finissima e morbida, usata per biancheria. In loc. estensive e fig.: è come bere un uovo, di cosa facilissima a farsi; pieno come un uovo, completamente pieno, satollo; rompere, guastare le uova nel paniere a qualcuno, compromettere o mandare all'aria i suoi progetti; cercare il pelo nell'uovo, essere estremamente pignolo; testa d'uovo, spregiativo, intellettuale (con allusione alla sua testa per lo più calva); la storia dell'uovo e della gallina, questione che non presenta soluzione (come è impossibile stabilire se sulla terra sia comparso prima l'uovo e poi la gallina o viceversa); l'uovo di Colombo, trovata semplicissima che risolve una situazione apparentemente difficile (allude alla leggenda secondo la quale C. Colombo riuscì a far stare in piedi un uovo, dopo vari tentativi degli altri, dandogli un leggero colpo e producendogli così una piccola ammaccatura sul guscio).

3) Oggetto che ha la forma di un uovo di gallina: usava come fermacarte un uovo di marmo. In particolare, uovo di Pasqua (o di cioccolato), sottile strato di cioccolato cui è stata data la forma, secondo varie dimensioni, di un uovo e al cui interno è posta, generalmente, una sorpresa. È regalato tradizionalmente nella ricorrenza pasquale.

Biologia

Nella grande maggioranza degli animali la cellula uovo è rotondeggiante o ellittica, spesso di dimensioni notevoli: si passa infatti dal diametro di 100 μ dell'uovo del riccio di mare a quello di 0,2 mm dell'uovo umano, a quello di oltre 150 mm dell'uovo di struzzo. Il nucleo della cellula uovo, detto anche “vescicola germinale”, è ricco di succo e si presenta perciò vescicoloso; in esso sono presenti uno o due nucleoli, detti “macchie germinative”. Nel citoplasma dell'uovo od ovoplasma si distinguono un citoplasma formativo, a spese del quale si formerà l'embrione, e un citoplasma nutritivo (deutoplasma, tuorlo o vitello), ricco di lipidi, distribuito in forma di gocce di grasso, granuli proteici e lipoproteici, che servirà da nutrimento all'embrione in via di sviluppo. Nel citoplasma si osservano grandi quantità di ribosomi, a volte già associati a RNA messaggero, abbondante DNA, accumulato probabilmente nei mitocondri. Si presume che l'accumulo di tali sostanze serva per lo sviluppo durante le prime fasi embrionali. A eccezione di alcune specie con uova dotate di movimento ameboide (Poriferi, Celenterati), le uova sono in genere provviste di membrane protettive: una membrana propria delle cellule uovo, detta vitellina, una membrana secondaria, costruita dalle cellule follicolari, e una o più membrane terziarie, che si formano attorno all'uovo quando è già uscito dall'ovario, lungo le vie genitali. Sono membrane terziarie per esempio l'albume, la membrana testacea e il guscio calcareo dell'uovo degli Uccelli, gli involucri protettivi membranosi dell'uovo dei Rettili, i gusci cornei dell'uovo degli Elasmobranchi. Nella cellula uovo si distingue, prima della fecondazione, una polarità: vi è cioè un polo animale, in cui predomina il citoplasma formativo, e un polo vegetativo opposto al primo, in cui predomina il deutoplasma, a peso specifico maggiore. La quantità e la differente distribuzione del materiale vitellino hanno portato alla distinzione di tre categorie di uova: uova oligolecitiche (o alecitiche, o isolecitiche), in genere piccole, con poco deutoplasma sparso uniformemente nel citoplasma; si osservano negli Echinodermi, nell'anfiosso, nei Mammiferi placentati; uova telolecitiche, che per la notevole abbondanza di deutoplasma ammassato al polo vegetativo possono raggiungere talvolta notevoli dimensioni (per esempio uova di uccelli); sono tali le uova dei Platelminti, dei Molluschi Bivalvi, e della maggior parte dei Vertebrati, Mammiferi esclusi; uova centrolecitiche, in cui il nucleo è centrale e circondato dalla grande massa di deutoplasma, mentre il citoplasma formativo prevale in uno strato periferico; uova di tale genere si trovano nella massima parte fra gli Artropodi. Anche la segmentazione delle uova è in stretta relazione con la distribuzione del deutoplasma: se questo è abbondante ostacola la segmentazione, che è incompleta o parziale (uova meroblastiche); nelle uova degli uccelli il citoplasma formativo è spinto dalla massa del deutoplasma alla periferia e la segmentazione si limita a un piccolo disco. La segmentazione è invece totale nelle uova (oloblastiche) dotate di scarso deutoplasma. È da notare, inoltre, come ricche di materiale nutritivo siano le uova per esempio degli Anfibi, che si devono sviluppare in maniera del tutto autonoma e indipendente dai genitori, mentre le uova dei Mammiferi, al cui sviluppo provvedono sostanze derivanti dalla madre per via placentare, siano povere di sostanze di riserva. Nello stesso modo è scarso il deutoplasma nelle specie in cui l'embrione o la larva inizia precocemente la sua nutrizione attiva. L'embriologia sperimentale ha distinto le uova in regolative e a mosaico, secondo la precocità della delimitazione delle aree presuntive dalle quali si formeranno le varie porzioni dell'individuo. Nelle uova regolative le varie parti sono totipotenti, possono cioè, se necessario, formare ogni parte dell'embrione; appartengono a questo tipo le uova dei Vertebrati e degli Echinodermi. Le uova a mosaico, invece, sono già precocemente suddivise in parti dalle quali possono originare solo determinate strutture anatomiche: tali sono per esempio le uova dei Molluschi, dei Platelminti, dei Tunicati.

Etologia: generalità

Negli animali che curano le proprie uova, queste contengono stimoli specifici che innescano i rispettivi comportamenti parentali. Fra questi, sono particolarmente specializzati l'incubazione orale, praticata da alcuni Pesci e Anfibi, che durante questo periodo non si nutrono, e la ventilazione. Fra gli Uccelli, le fattezze dell'uovo, e in particolare la sua colorazione, sono importanti elementi di riconoscimento da parte dei genitori; a questo riguardo, tuttavia, non tutte le specie mostrano le stesse capacità: alcune non distinguono affatto le proprie uova da quelle di altre specie e accettano nel nido uova estranee sperimentalmente introdottevi o possono addirittura ospitarvi oggetti che con le uova non hanno alcuna somiglianza; certi Laridi (gabbiani, sterne ecc.) introducono talvolta nel nido un sasso o un altro oggetto rotondeggiante che si pensa possa supplire alla mancata produzione o alla perdita di una delle uova (in genere deposte in numero di 3 o 4), stimolando la rispettiva zona di pelle nuda che si forma nel periodo di incubazione. Altri uccelli, al contrario, riconoscono bene il modello di uovo della propria specie e accettano di covare solo uova che gli corrispondono; qualsiasi altro oggetto simile trovato nel nido o in sua stretta vicinanza viene da essi immediatamente espulso; fra questi si annoverano diverse specie soggette a parassitismo da parte di uccelli che depongono le uova nei nidi di altri uccelli (per esempio, il cuculo); queste infatti producono spesso uova estremamente simili per dimensioni e colorazione a quelle delle specie ospiti e portano agli ospiti un danno più o meno grave; pertanto il riconoscimento delle proprie uova ha per le specie ospiti un grande valore protettivo. Inoltre riconoscono bene le proprie uova, a livello individuale, gli uccelli che nidificano in colonie molto dense e depongono le uova direttamente sulle rocce o sul terreno, come le urie.

Etologia: la cova

L'uovo produce, per gli uccelli, stimoli fortissimi alla cova. In alcune specie di Caradriformi, fattori di stimolo sono costituiti dal numero e dalle dimensioni delle uova ed è stato messo in evidenza che, se sperimentalmente ne viene loro offerta l'opportunità, queste specie preferiscono covare uova più numerose e più grandi del normale, offrendo un esempio classico di reazioni a stimoli supernormali.

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