dóppio

Indice

Lessico

agg. [sec. XIII; latino duplus].

1) Che è due volte tanto, che è due volte la quantità o la grandezza presa come punto di riferimento: volume doppio, ricevere doppia razione; numero doppio, di riviste e simili che contengono un numero di pagine due volte superiore al solito. Anche sm., quantità, grandezza due volte maggiore: dieci è il doppio di cinque; tu pesi il doppio di me;doppio a cento, a mille, cento, mille volte di più. In particolare, in numismatica, termine generico per indicare il doppio di un'unità: il doppioducato, ildoppio testone; in matematica, di ente che deve essere contato due volte come soluzione di un problema: radice doppia, retta doppia, ecc.; in geometria, punti doppi di una curva algebrica piana.

2) Che si compone di due elementi uguali o analoghi, per lo più uniti o sovrapposti: scarpe a suola doppia, filo doppio, ferrovia a doppio binario; giacca a doppio petto, con un petto che si sovrappone all'altro; stella doppia; doppio mento, rigonfiamento sotto il mento dovuto a un accumulo di grasso. Fig., doppio senso, parola o frase che si presta a due interpretazioni, una delle quali allusiva o maliziosa: mirare a un doppio fine. In particolare, in musica, doppio coro, coro formato da due complessi vocali, ciascuno fornito di una sua autonoma individualità. L'ideazione della tecnica del doppio coro risale alla scuola fiamminga.

3) Che è ripetuto due volte, che si fa o avviene due volte: commettere una doppia mancanza; chiudere a doppia mandata, con due giri di chiave; suonare a doppio, far suonare due campane contemporaneamente; fare il doppio gioco, in una contesa, in un conflitto e simili, mantenere buoni rapporti con entrambi i contendenti in modo da trovarsi comunque dalla parte del vincitore; consonanti doppie, lo stesso che geminate. Anche duplice: certificato in doppia copia. In particolare, in diritto, doppio grado di giurisdizione, riesame di una controversia, decisa da un primo giudice, quando una delle parti non sia soddisfatta da una sentenza. La legge processuale italiana stabilisce che due gradi di esame pieno, in fatto e in diritto, siano sufficienti ad assicurare notevoli probabilità di giustizia alla decisione. Un terzo grado è ammesso soltanto per l'annullamento della decisione di secondo grado e per motivi tassativamente fissati.

4) Fig., ambiguo, falso, infido, menzognero: avere una doppia vita; è un uomo doppio.

5) Con valore di avv., due volte: pagare doppio; vedere doppio, vedere gli oggetti sdoppiati per un difetto ottico; fig., avere le traveggole.

6) Con accezioni specifiche, nel linguaggio tecnico e scientifico: A) in aeronautica, a doppio flusso, di turboreattore a diluizione in cui il flusso d'aria secondaria si unisce a quello dell'aria primaria e ai prodotti della combustione, nell'ugello di scarico. B) In botanica, di calice composto da due verticilli concentrici, generalmente detti calice e calicetto. In floricoltura, di corolla nella quale si ha la comparsa di nuove serie di petali generalmente derivati da stami regrediti e perfino da foglie carpellari. Impropriamente è detto anche dei capolini nei quali una parte o tutti i fiori del disco, di norma tubulosi, risultano ligulati. Nella nomenclatura orticola i fiori doppi, per esempio rose, garofani, narcisi, ecc., si distinguono con l'apposito termine latino flore pleno. C) In economia, doppio premio, vedi stellage. D) In farmacologia, metodo in doppio cieco, termine che indica uno studio clinico sull'attività di un farmaco, in cui né l'operatore che somministra il farmaco né il paziente che lo riceve sono a conoscenza del disegno sperimentale, cioè quale sia la sostanza attiva e quale il placebo (ossia un prodotto inerte presentato con la stessa formulazione del composto attivo). Questo metodo ha lo scopo di impedire che eventuali preconcetti dello sperimentatore o impressioni soggettive del paziente interferiscano nella valutazione dei risultati. E) Nell'industria della carta, doppio viso, differenza della finitura, del colore, dell'aspetto che può verificarsi fra le due facciate del foglio di carta e che dipende dalle condizioni di fabbricazione; doppio reale, formato di carta da stampa più noto come elefante; doppia leona, termine desueto indicante il formato di carta da stampa di 50×76 cm. F) Nell'industria tessile, doppio cilindro, macchina, costituita da due cilindri di acciaio sovrapposti provvisti di diverse scanalature nelle quali scorrono gli aghi per la formazione della maglia, impiegata per la produzione di maglieria esterna e calze da uomo e da bambini. G) In marina, doppio scafo, lo scafo metallico con doppio fasciame completo; anche imbarcazione costituita da due scafi affiancati (per esempio, il pattino o moscone). H) In psicologia, doppio legame. I) Nello sport: a) nel baseball, doppio gioco, azione della difesa che, senza soluzione di continuità, porta all'eliminazione di due attaccanti avversari. b) Nel pattinaggio su ghiaccio e a rotelle, doppio tre, uno degli esercizi obbligatori di scuola. Si tratta di una figura analoga al tre ma eseguita due volte per ogni cerchio, per cui il ritorno al centro della figura avviene nella stessa posizione di partenza. c) Nella scherma, colpo doppio, quello che si verifica quando i due contendenti abbiano messo a segno contemporaneamente una stoccata valida; dà luogo all'assegnazione della stoccata a ciascuno dei due contendenti solo nella spada. d) Nel tennis, partita disputata da due coppie composte di uomini (doppio maschile), di donne (doppio femminile), da un uomo e una donna (doppio misto) sul campo più grande, includente, cioè, anche i corridoi laterali. e) Nel canottaggio, sinonimo di due di coppia. f) Nella lotta, doppio elson, presa a terra consistente in una elson eseguita a due mani.

Filosofia

Doppia verità, dottrina che sostiene l'esistenza di due verità separate e opposte, l'una creduta per fede, l'altra dimostrata con la ragione. Averroè si era limitato ad affermare che, pur essendo la verità unica, essa si esprime in due forme diverse, la fede realizzandola attraverso l'azione e la filosofia attraverso la speculazione. Nella tarda Scolastica invece la dottrina della doppia verità fu sostenuta nella sua validità da Giovanni di Jandun e da Sigieri di Brabante, per cui addirittura si deve credere per fede esattamente l'opposto di quanto la ragione dimostra. Fu ripresa nel Rinascimento dall'averroista P. Pomponazzi, a proposito del rapporto tra necessità (dimostrata dalla ragione) e libertà (creduta per fede).

Religioni

Nella terminologia storico-religiosa, indica una concezione simile a quella occidentale dell'anima, ma che tuttavia non si può tradurre con questo termine per le implicazioni religiose proprie al concetto che esso esprime nella cultura occidentale. Per esempio, gli Egiziani distinguevano due tipi di anime, di cui una (il ka) era una specie di forza vitale, e l'altra (il ba) era qualcosa che potremmo definire il doppio dell'individuo, ossia una specie di sua proiezione “spirituale” o addirittura “astrale” in quanto, dopo la morte, saliva in cielo e accompagnava il sole nel suo viaggio quotidiano. Nelle culture primitive il concetto di doppio è variamente operante: a volte è l'immagine astrale dell'individuo (residente in cielo anche durante la vita), a volte è rappresentato da un animale della foresta in cui si incarna l'alter ego individuale. Quest'ultimo fenomeno è detto talvolta nagualismo, da un termine azteco, o totemismo individuale. L'uccisione del doppio animale comporta in queste credenze la morte dell'individuo a esso collegato.

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