Pio IX

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(al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti). Papa (Senigallia 1792-Roma 1878) . Nato da una famiglia di piccola nobiltà provinciale, fu ordinato sacerdote nel 1819. Dopo essere stato in Cile come segretario del legato apostolico monsignor Muzi, fu fatto arcivescovo di Spoleto (1827), vescovo di Imola (1832) e cardinale (1840). Sei anni dopo salì al soglio pontificio (16 giugno 1846) succedendo a Gregorio XVI in un'Italia fermentante di ideali e aspettative neoguelfe, desiderosa di rinnovamento a ogni costo, confusamente sicura di prossime decisive riforme: e le sue prime azioni parvero confermare pienamente le attese di tutti. Dopo aver emanato un'amnistia politica (l'Editto del perdono) che suscitò straordinario entusiasmo, avviò infatti una serie di riforme (maggiore libertà di stampa, guardia civica, consulta di Stato, studi per la revisione del codice civile, trattative per l'unione doganale) che nelle sue intenzioni avrebbero dovuto essere conclusive, ma che accesero invece ulteriori speranze e lo fecero acclamare dall'esaltata opinione pubblica come liberale, riformatore e futuro capo della rinascita italiana. Quando poi all'inizio del 1848 convocò un ministero formato da ecclesiastici e laici e il 14 marzo promulgò uno statuto che prevedeva una camera dei Pari e una camera dei Deputati eletta su base censitaria, fu un delirio che travolse anche i più refrattari e sospettosi avversari. Si trattava però di un equivoco destinato a cadere ben presto. Di fronte alla guerra con l'Austria il suo supposto patriottismo rivelò gli insuperabili limiti impostigli dalla stessa natura del suo ministero di pace. E mentre i volontari di tutta Italia accorrevano in Lombardia, egli sorprese la nazione dichiarandosi assolutamente neutrale (allocuzione ai cardinali del 29 aprile). Trasformatosi in tal modo in traditore agli occhi di ogni liberale, dovette fronteggiare una serie di turbinosi avvenimenti (disordini, tumulti, assassinio di P. Rossi, assedio del Quirinale) che portarono alla sua fuga a Gaeta (24 novembre 1848), alla costituzione della Repubblica Romana e alla caduta del potere temporale (9 febbraio 1849). Rientrato in Roma (12 aprile 1850) dopo che i Francesi di Oudinot ebbero schiacciato la Repubblica (luglio 1849), lasciò mano libera alla rigorosa repressione dell'Antonelli che ricostituì un governo assolutistico ormai chiuso a ogni istanza di rinnovamento liberale. Perdute poi nel 1859 le Romagne e nel 1860 l'Umbria e le Marche che furono unite al Piemonte, Pio IX si chiuse ancor più in una netta ostilità nei confronti del movimento nazionale e, convinto di dover a ogni costo mantenere il potere temporale per salvaguardare l'indipendenza spirituale, rifiutò ogni tentativo di accomodamento diplomatico della Questione romana a cominciare da quello intrapreso da Cavour tra il novembre e il marzo del 1860-61. Spogliato infine anche di Roma (20 settembre 1870), scomunicò i partecipanti all'impresa, rifiutò la legge delle Guarentigie votata dal Parlamento nel 1871 e si serrò in Vaticano in una sorta di prigionia volontaria da dove tuttavia non rinunciò mai a tener desta la più netta opposizione dei cattolici italiani e stranieri al nuovo Stato unitario. Le vicende politiche del suo pontificato non devono però far dimenticare la sua opera nel campo più strettamente ecclesiastico. Durante il suo regno vennero costituiti duecentosei nuovi vescovati e vicariati, restaurato in Inghilterra (1850) e nei Paesi Bassi (1853) l'ordinamento gerarchico e conclusi con la Russia (1847), la Spagna (1851), l'Austria (1855), il Württemberg, il Baden e numerosi Stati sudamericani concordati e convenzioni. Nel 1854 fu proclamato il dogma dell'Immacolata Concezione. Con la condanna, infine, del liberalismo nel Sillabo (1864) e la proclamazione, nel Concilio Vaticano I (1870), dell'infallibilità pontificia, venne portato a conclusione il processo di accentramento iniziatosi da tempo in seno alla Chiesa. Dopo la promulgazione, alla fine del 1999, da parte di Giovanni Paolo II, del decreto di riconoscimento di un miracolo a lui attribuito, nel settembre 2000, a compimento di un iter avviato nel 1907 da Pio X, Pio IX veniva solennemente proclamato beato.

Bibliografia

P. Dalla Torre, L'opera riformatrice ed amministrativa di Pio IX fra il 1850 e il 1870, Roma, 1945; F. Hayward, Pie IX et son temps, Parigi, 1948; E. Young Hales, Pio IX. A Study in European Politics and Religion in the 19th Century, New York, 1954; A. Serafini, Pio IX. Giovanni Maria Mastai Ferretti dalla giovinezza alla morte, Città del Vaticano, 1958; G. Martina, Pio IX e Leopoldo II, Roma, 1967; idem, Pio IX (1846-1880), Roma, 1974; J. M. Clouzot, Pius IX and His World, Oxford, 1981.

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