sciamanìsmo

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(anche sciamanésimo), sm. [sec. XIX; da sciamano, sul modello dell'inglese shamanism]. Pratica magico-religiosa altamente specializzata e caratteristica, diffusa tra i popoli animisti che abitano le regioni artiche (eschimesi) e subartiche (siberiani autoctoni); forme simili, ma con più accentuati caratteri religioso-medici, erano presenti nell'America Settentrionale (indiani delle praterie); altre forme più prossime alla semplice magia sono presenti nell'America Meridionale, nel Kordofan (Africa sahariana) e fra gli aborigeni australiani. Forme di pseudosciamanismo, influenzate da altre credenze religiose (lamaismo, buddhismo, induismo) si riscontrano fra varie popolazioni tibetane; alcuni studiosi assimilano allo sciamanismo anche le pratiche seguite da molte sette religiose (yoga, tantra, saktiche, sivaitiche, viṣnuitiche) e dai dervisci, nonché quelle un tempo esistenti in alcune aree dell'Asia di sud-est e dell'Oceania. Alcuni studiosi della scuola storica considerano lo sciamanismo una vera forma di religione delle popolazioni subartiche, diffusasi anche ad altre genti, mentre la scuola psicologica lo ritiene un'espressione “malata” di queste società prive di autocontrollo: quest'ultima tesi deriva dal fatto che lo sciamanismo classico è proprio delle genti che vivono allo stato nomade nelle regioni subartiche più inospitali e che manifestano frequenti fenomeni di dissociazione psichica connessi alle condizioni ambientali. Entrambe le tesi, comunque, contrastano, alla luce delle attuali conoscenze, sia con i contenuti e le forme dello sciamanismo, sia con l'elevato grado culturale, di integrazione e di controllo ambientale che sono tipici delle popolazioni fra le quali è diffuso lo sciamanismo che, tra l'altro, sono chiaramente animiste, e alcune delle quali credono anche in un Essere Supremo. Le pratiche dello sciamanismo, infatti, pur essendo sostanzialmente analoghe, non seguono un identico “canone religioso”, ma variano da gruppo a gruppo in funzione delle tradizioni culturali e delle attività economiche svolte. Lo sciamanismo, in sostanza, è un complesso di attività magiche, religiose e mediche che vengono svolte dallo sciamano, in stato di trance autoindotto e autocontrollato; è sostanzialmente l'unica forma di specializzazione per la quale un solo individuo opera quale tramite riconosciuto fra l'uomo e gli spiriti, è in grado di attuare forme di magia positiva, esegue interventi medici e, soprattutto, chirurgici; in alcuni casi esercita anche il potere socio-politico sulla comunità e, in genere, è anche il depositario del patrimonio di miti e letteratura orale del gruppo; rientra nello sciamanismo anche la produzione di manifestazioni artistiche, sia letterarie, sia figurative. Ogni fase dell'azione sciamanica è accompagnata dall'uso del tamburello e da una danza simbolica e propiziatoria, che conducono a trance e che hanno lo scopo di favorire sia lo stato di estasi individuale e collettivo, sia la comunicazione con gli spiriti, sia, soprattutto, la predisposizione dello sciamano a compiere l'atto o il rito richiesto. Lo sciamanismo opera sempre e comunque a beneficio del gruppo: in caso di calamità naturali, per il buon esito della caccia e della pesca (quando presente, della raccolta), per la difesa contro le insidie dei nemici, per ottenere la benevolenza degli spiriti.

Bibliografia

M. Bouteiller, Chamanisme et Guérison magique, Parigi, 1950; J. P. Roux, Le Chaman, Parigi, 1966; A. Closs, Der Schamanismus bei den Indo-Europäern, Innsbruck, 1968; A. Tissoni, Sciamanesimo e altro, Udine, 1991.

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