Ragusa (città della Sicilia)

Indice

capoluogo del Libero Consorzio Comunale omonimo, 502 m s.m., 442,46 km², 71.281 ab. secondo una stima del 2007 (ragusani), patrono: san Giorgio (ultima domenica di maggio) e san Giovanni Battista (29 agosto).

Generalità

Città della Sicilia posta sul versante meridionale dei monti Iblei, alla destra della profonda valle percorsa dal fiume Irminio. Il nucleo urbano è articolato in due zone distinte, unite da una suggestiva e lunga scalinata costruita nel sec. XVIII. Ragusa Inferiore o Ibla, dalla struttura urbanistica tipicamente medievale e barocca, costituisce il nucleo di più vecchio impianto, che domina i valloni delle cave di San Leonardo e di Santa Domenica dall'alto di uno sperone allungato, dove fu ricostruita dopo il terremoto del 1693. Sull'adiacente collina del Prato, dopo il sisma, fu fondata la città nuova, Ragusa Superiore, con regolare pianta a scacchiera. Un primo sviluppo urbano si ebbe dalla seconda metà del sec. XIX, oltre la cava di Santa Domenica, dopo la costruzione del ponte dei Cappuccini (1820), mentre, con la costruzione della stazione ferroviaria e, nel 1937, del ponte Nuovo si andò costituendo un nuovo nucleo abitato verso S. Nel secondo dopoguerra sono cresciuti ancora più rapidamente i nuclei situati al di là del ponte e sull'altopiano, mentre il borgo peschereccio di Marina di Ragusa è divenuto un vero e proprio centro satellite, che non svolge più solo funzioni balneari estive. La città è sede vescovile. Per i suoi monumenti barocchi, Ragusa è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Storia

La città (Hibla Heraia) fu fondata verso il sec. VIII a. C. dai Siculi, in seguito all'espansione greca sulla costa. Conquistata dai Cartaginesi e poi dai Romani (sec. III a. C.), assunse importanza strategica sotto i Bizantini, che ne entrarono in possesso e la fortificarono nel sec. IV. La città assunse un importante ruolo economico e politico dopo la conquista degli Arabi (848). Passata ai Normanni, fu eretta a contea da Ruggero I d'Altavilla, che l'assegnò al figlio Goffredo (1091). Nel sec. XIV la città venne unita a Modica da Manfredi Chiaramonte, diventando nel 1448 possesso dei Cabrera, che nel 1452 introdussero l'enfiteusi, in virtù della quale il territorio si arricchì di masserie con i caratteristici muretti a secco. Danneggiata dal sisma del 1542 e devastata da quello del 1693, fu ricostruita sul vecchio sito dalla nobiltà feudale, mentre la borghesia di nuova formazione e la nobiltà agricola fondarono nuovi quartieri sulla collina del Prato. Nel 1865 fu suddivisa in due comuni autonomi, Ragusa Superiore e Ragusa Inferiore (o Ibla). La riunificazione avvenne nel 1926 e l'anno successivo la città fu elevata a capoluogo di provincia.

Arte

Il principale monumento di Ragusa Superiore è la cattedrale di San Giovanni Battista (sec. XVIII), dalla grandiosa facciata barocca; conserva, nell'interno riccamente adornato, interessanti pale dei sec. XVIII e XIX e cappelle ottocentesche con decorazioni a stucco. Tra gli edifici civili spiccano i palazzi Cosentini, Nicastro, Lupis, Zacco e Bertini. La chiesa di Santa Maria delle Scale o delle Cateratte si trova sulla scalinata che unisce le due parti della città; fu ricostruita dopo il 1693 sulla primitiva chiesa trecentesca, di cui conserva un portale e un pulpito gotici posti alla base del campanile e, all'interno, quattro cappelle collegate da arcate gotico-catalane e rinascimentali. Ragusa Ibla si presenta nelle forme barocche della ricostruzione settecentesca e conserva significative testimonianze architettoniche. La chiesa di Santa Maria dell'Idria (1626, ricostruita nel 1739) presenta una singolare torre campanaria rivestita in ceramica policroma di Caltagirone e conserva una tela, San Giuliano, attribuita a Mattia Preti. Il duomo di San Giorgio, ricostruito su disegno di Rosario Gagliardi nel 1738, ha una monumentale facciata convessa a tre ordini, con cupola neoclassica ornata da colonne (1820) e presenta un'artistica cancellata in ferro battuto, che delimita la scalinata. La chiesa di San Giuseppe ha una facciata molto simile al duomo; l'interno, a pianta ellittica, adorno di stucchi, presenta una cupola affrescata nel 1793 da Sebastiano Lo Monaco con la Gloria di san Benedetto. Dell'antica chiesa di San Giorgio Vecchio resta uno splendido portale del sec. XIV in stile gotico catalano. Nel perimetro del giardino Ibleo (sec. XIX) sorgono la chiesa di San Giacomo, originaria del sec. XIV, ma rimaneggiata in forme barocche, e la sobria chiesa dei Cappuccini, che custodisce una grande pala di Pietro Novelli (Assunta con apostoli, angeli e sante).

Musei

Il Museo Archeologico Ibleo, articolato in cinque sezioni (dal Neolitico all'età tardoromana), custodisce materiale proveniente dagli scavi realizzati nel territorio (soprattutto a Hibla Heraia, a Caucana e alla necropoli di Camarina) e comprende ricostruzioni puntuali di alcune porzioni di scavo (necropoli, fornaci e pavimenti a mosaico). In località Camarina, all'interno di un caseggiato rurale sorto presso l'area del tempio di Atena, è stato allestito il Museo Archeologico Regionale di Camarina, in cui sono esposti i reperti delle varie campagne di scavo, compresi quelli rinvenuti nei fondali della costa.

Economia

Ragusa è un attivo mercato agricolo e zootecnico (allevamento bovino e ovino), con diffuse colture specializzate, anche in serra, di fiori, ortaggi, frutta, viti (rinomato il vino cerasuolo di Vittoria DOC) e olivi. Sono presenti stabilimenti petrolchimici e per lo sfruttamento delle miniere di asfalto e industrie, attive nei settori metallurgico, meccanico, tessile, cartario, alimentare (formaggi, soprattutto il celebre caciocavallo ragusano, dolci, conserve, olio e vino), dei materiali da costruzione (calce idraulica e cementi), delle materie plastiche, del legno e dell'abbigliamento. È sviluppato il turismo balneare e di villeggiatura.

Curiosità

Singolare è la processione in onore di San Giorgio, patrono di Ragusa Ibla: la statua equestre del santo, fatta in cartapesta, quindi abbastanza leggera, consente ai portatori di danzare quasi a passo di musica, facendo compiere al simulacro varie evoluzioni, fino a lanciarlo in aria e a riprenderlo al volo. Ragusa Ibla ospita prestigiose iniziative culturali: la Festa Internazionale della Musica (giugno), il Festival Organistico Internazionale (novembre-dicembre), importante rassegna di musica organistica barocca, il Festival Ibleo del Jazz (ottobre) e il concorso internazionale musicale (di pianoforte e canto lirico) Ibla Grand Prize (giugno-luglio).

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