comune della città Metropolitana  di Messina (49 km), 204 m s.m., 13,18 km², 10.492 ab. (taorminesi), patrono: san Pancrazio (9 luglio).

Generalità

Cittadina situata sulla sommità del rilievo montuoso che si protende nel mar Ionio con il capo Taormina, a N della foce del fiume Alcantara, nel cui parco regionale è compresa. L'abitato si estende su due selle alle falde del monte Tauro: in una è il borgo medievale, nell'altra la parte più recente. Asse dei due settori è il curvilineo corso Umberto, mentre la piazza IX Aprile, su cui si apre la porta di Mezzo sovrastata dalla torre dell'Orologio, fa da saldatura tra i due. Con Viaggio in Italia scritto durante il suo soggiorno nel 1787, Goethe alimentò il mito di Taormina, “perla dello Ionio”, fra gli intellettuali e gli artisti dell'Europa settentrionale. Altri ospiti illustri che visitarono la città furono, tra i molti, J. Brahms, A. France, G. de Maupassant, O. Wilde e L. Bernstein.

Storia

Tauromenion fu fondata sul monte Tauro dai Siculi nel sec. IV a. C. e nel 358 a. C. Andromaco vi trasferì i superstiti della vicina Naxos, costruendo la città greca che ben presto raggiunse un notevole sviluppo. Divenne città federata (215 a. C.) sotto i Romani e, con la caduta di Siracusa, capitale della Sicilia bizantina fino al 902, quando fu distrutta dagli Arabi. Risorta, nel 1079 fu presa dal conte Ruggero I d'Altavilla diventando un fiorente centro artistico e commerciale in competizione con Messina. Durante i Vespri Siciliani si alleò con gli Aragonesi e nel 1410 fu sede di un parlamento. Un notevole impulso economico fu dato alla città dagli Aragonesi, a cui si deve la costruzione di molti dei palazzi più belli. Taormina divenne un rinomato centro turistico a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, quando fu scoperta dall'aristocrazia prussiana e la sua immagine si diffuse in tutta Europa. La città fu danneggiata dai bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale. Nel Dopoguerra l'espansione urbana di Taormina riuscì a convivere con la bellezza naturale della città. Fino al 1968 Taormina rimase meta prediletta del turismo elitario e invernale. Quell'anno però il terremoto del Belice mise in crisi il settore turistico, e gli operatori del settore reagirono aprendosi al turismo di massa, che portò a un'espansione urbanistica disordinata. Nel maggio 2017 la città ha ospitato il vertice del G7. 

Arte

Delle età greca e romana rimangono significative testimonianze. Frammenti di un tempio intitolato a Serapide e Iside sono incorporati nella chiesetta di San Pancrazio, mentre sussistono resti di un altro tempietto. Ben conservato è il teatro greco, riedificato in epoca romana (sec. II a. C.), con la cavea in parte scavata nella roccia e la scena fiancheggiata da due ambienti destinati agli attori. Romani sono l'odeon, piccolo edificio teatrale, alcuni ambienti termali di epoca imperiale, e i resti dell'imponente naumachia, poderosa costruzione in mattoni con nicchie. L'architettura medievale ha le sue migliori realizzazioni nella trecentesca badia vecchia, nel palazzo dei duchi di Santo Stefano (sec. XIII, ospita oggi la Fondazione Giuseppe Mazzullo), nel quattrocentesco palazzo Corvaja (sede del Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari) e nel palazzo Ciampoli (sec. XV), tutti in stile gotico-catalano, realizzati con l'uso combinato di calcare e lava e caratterizzati da bifore e fregi. Pure medievale è l'ex chiesa di Sant'Agostino (sec. XV). La solenne costruzione merlata duecentesca del duomo fu completamente ristrutturata in epoca rinascimentale (sec. XV-XVI); nell'interno, a tre navate, sono numerose opere d'arte tra cui spiccano la Visitazione (sec. XV) di Antonio Giuffrè , una Madonna quattrocentesca in alabastro, un polittico con Madonna col Bambino e santi (1504) di Antonello da Saliba e una scultura (Sant’Agata, sec. XVI) di Martino Montanini. Della cinquecentesca chiesa di San Domenico, distrutta dai bombardamenti dell'ultima guerra, rimangono il campanile e il convento. Taormina ospita l'Antiquarium, un piccolo museo archeologico dove sono esposti alcuni reperti dei locali scavi (ma la maggior parte è stata trasferita a Napoli, Messina e Siracusa), fra cui basi di statue e colonne.

Economia

L'economia si basa sul turismo d'arte, balneare e congressuale. L'agricoltura produce ortaggi e frutta; è diffuso l'allevamento (bovini, ovini e caprini). L'industria opera nei settori meccanico, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno; fiorente è l'artigianato (ferro battuto, legno intagliato, ricamo).

Curiosità e dintorni

Fra giugno e agosto si svolge il Festival Taormina Arte, dedicato, oltre che all'arte in generale, in particolare alla musica, al teatro e al cinema. Il teatro grecoromano è utilizzato come sede di spettacoli estivi, secondo una consuetudine iniziata negli anni Trenta del sec. XX e consolidatasi a partire dagli anni Cinquanta, per opera della Compagnia del Teatro Mediterraneo fondata dal taorminese Giovanni Cutrufelli, che si avvalse regolarmente di attori di fama nazionale.Vi furono girate scene dei film L’avventura (1960) di Michelangelo Antonioni, Le grand bleu (1988) di Luc Besson e Il padrino - Parte III (1990) di Francis Ford Coppola.Fuori dell'abitato, sul monte Tauro, rimangono il mastio, tratti di mura e una torre del castello medievale. Splendida e frequentatissima è la spiaggia di Mazzarò, così come le grotte marine del capo Sant'Andrea.

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