casco¹

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sm. (pl. -chi) [sec. XVI; dallo spagnolo casco].

1) Propr., antica armatura protettiva del capo a forma di calotta con eventuali accessori (frontale, nasale, gronda); elmo. Per estensione, copricapo protettivo usato da militari e sportivi e in genere da chi è esposto al pericolo di traumi cranici: casco coloniale, in tela, generalmente con anima di sughero, usato nei Paesi tropicali per proteggersi dagli effetti del sole; casco per automobilisti, generalmente con anima di sughero o di materie plastiche e ricoperto di cuoio; casco per ciclisti, leggero involucro protettivo inizialmente realizzato con strisce di cuoio imbottite e attualmente con materiali plastici deformabili in funzione di assorbimento degli urti. È obbligatorio per i dilettanti e in tutte le gare su pista; casco per motociclisti , può essere di tipo integrale se totalmente chiuso a protezione anche del volto o di tipo jet se copre solo la testa e la nuca. In entrambi i casi, è formato da una calotta esterna in materiale sintetico destinata a sopportare gli urti, distribuendone l'energia su una superficie più ampia e assorbendone una parte con una parziale distruzione, e una calotta interna in poliuretano espanso a densità variabile, con la funzione di assorbire l'urto deformandosi permanentemente. Il rivestimento interno è accoppiato a tessuto traspirante e anallergico. Oltre alle due calotte, il casco dispone di un sistema di aereazione per fornire un minimo di comfort e, attraverso microcondutture, creare delle correnti di aria che permettano l'espulsione dell'aria calda all'esterno, per ridurre al minimo l'appannamento della visiera nei caschi integrali. La visiera è realizzata in policarbonato, con trattamenti superficiali per resistere all'abrasione e in alcuni casi anche all'appannamento. Il cinturino sottogola ha il compito di impedire la perdita del casco in caso di caduta dal veicolo; è fissato alla calotta esterna con sistemi a sgancio rapido o con i classici doppi anelli. I caschi devono avere un'omologazione che può essere riferita a due normative: la D.G.M. valida solamente in Italia per i conducenti di ciclomotori indipendentemente dall'età, e la normativa ECE di riferimento al regolamento europeo; l'etichetta che la certifica è cucita sul cinturino o sull' imbottitura interna. Questo tipo di casco è omologato solo per veicoli la cui velocità massima sia 45Km/h. L'uso del casco è stato imposto in Italia con il D.L. nº 3 dell'11 gennaio 1986 , il quale, a partire dal 18 luglio 1986, prevedeva l'obbligo di indossare il casco protettivo per per i conducenti di ciclomotori (fino a 50 c.c.) di età inferiore ai 18 anni e per tutti i conducenti di motocicli. Dal 3 marzo 2000 è in vigore la nuova stesura dell' art. 171 del Codice della Strada che rende obbligatorio per tutti gli utenti, di qualunque età, l'obbligo di indossare il casco qualora ci si trovi alla guida di un ciclomotore o alla guida o come come passeggero di un motociclo. L'inosservanza dell'obbligo è punita con sanzione amministrativa pecuniaria. Caschi protettivi vengono usati in molti sport: dal pugilato (in allenamento e durante gli incontri tra dilettanti) al baseball, dove è obbligatorio per la battuta, al polo, all'hockey, ecc. Casco per aviatori, oggi in materia plastica, che incorpora auricolari e microfono per le radiocomunicazioni; casco pressurizzato, usato nell'aviazione militare e in astronautica (più propriamente detto casco spaziale), generalmente di metallo o di plastica, con visiera trasparente, dotato di inalatore, valvola di espirazione, auricolari e microfono, per completamento di tute anti-G o di tute pressurizzate. In particolare, Caschi blu, forze militari delle Nazioni Unite.

2) Apparecchiatura elettrica, costituita da una specie di elmo sferico in metallo o plastica sorretto da una lunga asta, usata dai parrucchieri per asciugare i capelli delle signore.

3) Acconciatura dei capelli femminili che rievoca la forma del copricapo di protezione.

4) Infruttescenza del banano, con riferimento metaforico alla forma del copricapo.

5) Sepalo superiore del fiore di aconito; anche struttura formata dal confluire dei tre tepali esterni in alcune orchidee, come per esempio in Cephalanthera o in Serapias.

6) Apparecchio di radioterapia detto casco gamma, noto anche con il nome inglese gamma knife (coltello gamma), che fissato sulla testa, permette di somministrare radiazioni gamma, generalmente fornite da una sorgente di cobalto-60, con una precisione elevatissima (dell'ordine del centesimo di millimetro) per il trattamento dei tumori al cervello.