Luigi XI

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re di Francia (Bourges 1423-Plessis-les-Tours 1483). Figlio di Carlo VII, partecipò alle rivolte dei grandi contro il padre (praguerie del 1440), al quale succedette nel 1461. Luigi XI accentuò l'opera ricostruttiva di Carlo VII in campo militare e amministrativo, si riconciliò col papa (revoca della Prammatica Sanzione di Bourges, 1461), acquistò il Rossiglione e la Cerdagna (1463). Risoluto a ridurre la potenza della grande feudalità, dovette affrontare l'offensiva di quegli stessi signori ai quali precedentemente si era associato contro Carlo VII: costoro, incitati dal duca di Berry (fratello dello stesso Luigi XI), dai duchi d'Alençon, di Borbone, di Lorena e di Borgogna (arbitro del ducato era Carlo il Temerario, ancorché fosse al potere Filippo il Buono), costituirono una coalizione denominata Lega del Bene Pubblico che, accusando il re di segrete intese con l'Inghilterra, lo attaccò (1465) nei pressi di Parigi. Luigi XI fu costretto a cedere al Berry il Ducato di Normandia e al duca di Borgogna le città della Somme. Nel 1468 il re e Carlo il Temerario, succeduto a Filippo nel 1467, s'incontrarono per trattare. In realtà il convegno si rivelò un'insidia ai danni di Luigi XI, che fu imprigionato e quindi liberato (Trattato di Péronne) a patto di molte rinunce territoriali. Ciononostante, Luigi XI, grazie anche alla collaborazione di Commynes, passato dal servizio del Temerario a quello del re, riuscì ad annullare le condizioni imposte a Péronne (1470). Un ulteriore successo del re fu il ricupero delle città della Somme e il riconoscimento, da parte dell'imperatore Sigismondo, di diritti sull'Alsazia e la Lorena (1473). Luigi XI concluse poi con Edoardo IV d'Inghilterra, alleato del duca di Borgogna, la Pace di Picquigny (1475). Sempre nell'intento di abbattere Carlo il Temerario si coalizzò contro di lui coi cantoni svizzeri, le città renane e il Ducato di Lorena. Morto in battaglia a Nancy (1477) Carlo il Temerario, Luigi XI annesse la Borgogna, la Piccardia e l'Artois. Nuovo oppositore di Luigi XI fu quindi il genero ed erede di Carlo il Temerario, l'arciduca Massimiliano d'Asburgo, col quale firmò il Patto d'Arras (1482). Il sovrano francese conservava il Ducato di Borgogna e la Piccardia, la contea di Borgogna e l'Artois andavano alla fidanzata austriaca del Delfino e il rimanente della cospicua eredità al figlio di Massimiliano. Nel frattempo Luigi XI aveva esteso i domini della corona quando per l'estinzione della casa d'Angiò (1481) ereditò la contea d'Angiò, Maine, Bar e Provenza. La Francia, consolidata in uno Stato nazionale unitario, sorretto da un apparato burocratico e militare centralizzato e libero da impacci feudali, divenne la maggior potenza d'Europa e con Carlo VIII, figlio e successore di Luigi XI, avviò con le campagne d'Italia un'avventurosa politica di conquiste.

Bibliografia

P. de Commynes, Mémoires, 3 voll., Parigi, 1924-25; P. Champion, Louis XI, 2 voll., Parigi, 1927; W. Dehne, Die Darstellung der Persönlickeit Ludwigs XI von Frankreich in der Literatur, Greifswald-Erlangen, 1929; G. Gandilhon, Politique économique de Louis XI, Rennes, 1940; T. Basin, Histoire de Louis XI, 2 voll., Parigi, 1963-66; P. S. Lewis, Later Medieval France: The Polity, Londra-New York, 1968; P. Murray, Louis XI, Parigi, 1974.

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