(Split). Capoluogo della contea di Split-Dalmatia in (Croazia), 175.140 ab. (2001).

Generalità

Posta su una penisola della costa dalmata che chiude a Spalato una ben riparata baia. Situata al capolinea della ferrovia proveniente da Zagabria, è dotata di un attrezzato porto turistico e commerciale, collegato alle vicine isole e all'Italia. La città è sede di Università (1974), di un Istituto per il commercio marino e di un Istituto di oceanografia. Nel 1979 il suo centro storico (con il palazzo di Diocleziano) è stato incluso nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Storia

L'origine della città è legata al palazzo eretto da Diocleziano (sec. III), nella cui cinta fortificata trovò rifugio nel 615 la popolazione di Salona rasa al suolo dagli Avari. Soggetta a Bisanzio, nel 925 fu sede dell'assemblea dei metropoliti dalmati eredi della chiesa autocefala di Salona che però nel 1060 fecero atto di sottomissione alla chiesa di Roma. Nel 1102 la città entrò a far parte del regno d'Ungheria e di Croazia, passando poi (1420) sotto il dominio veneziano. Il Trattato di Campoformido (1797) la assegnò all'Impero austroungarico cui rimase – salvo la parentesi napoleonica – sino al termine della prima guerra mondiale (1918). Passata alla Iugoslavia, nel 1941 fu occupata dalle truppe italiane che la tennero sino al 1943 quando, dopo la conclusione dell'armistizio, furono attaccate dalle armate tedesche. La resistenza italiana costò la vita al generale Alfonso Cigala Fulgosi, medaglia d'oro, fucilato dai tedeschi. Occupata dalle forze partigiane di Tito nel 1944, la città tornò alla Iugoslavia fino alla sua dissoluzione nel 1991, quando rimase coinvolta nella guerra civile subendo bombardamenti serbi.

Arte

Il palazzo di Diocleziano ha la planimetria di un castrum militare, a pianta quadrangolare, con mura di cinta, torri angolari e tre doppie porte (Aurea, Argentea, Ferrea). Nella parte meridionale si trovano i più importanti edifici superstiti quali il mausoleo ottagonale dell'imperatore, il tempio tetrastilo di Giove e il grande peristilio che immetteva in un vestibolo a cupola e in un'aula rettangolare che conduceva a una grande loggia ad arcate, aperta sul mare, e agli appartamenti imperiali di cui sono visibili i poderosi sotterranei coperti a volta. La Spalato medievale sorse all'interno del palazzo, trasformandosi in vera e propria città a iniziare dal sec. VIII, quando, con l'opera missionaria dell'arcivescovo Giovanni da Ravenna, il mausoleo di Diocleziano fu trasformato in cattedrale (consacrata a san Doimo), la quale mantiene ancora in gran parte la struttura e la decorazione antiche; notevoli il campanile romanico (sec. XIII) con rilievi alla base, la porta lignea (1214) con 28 pannelli illustranti la Vita di Cristo, gli stalli lignei del coro (sec. XIII), la cappella e l'altare di San Anastasio (opere di Giorgio da Sebenico, 1448). Anche il tempio di Giove fu trasformato nel sec. VIII in battistero; questo conserva all'interno la tomba dell'arcivescovo Giovanni e un fonte battesimale con bassorilievo raffigurante un re croato in trono. Preromaniche sono la chiesetta di San Martino (sec. IX) e la chiesa della Madonna del Campanile (sec. XII), ricavate negli ambulacri superiori delle mura del palazzo. Numerosi gli edifici religiosi e civili che risalgono al periodo della dominazione veneta, che conferiscono alla città una fisionomia caratteristica (torrione della Marina; palazzo Cambi; palazzo Milesi ). Il Museo Archeologico, uno dei più importanti della Croazia, espone reperti preistorici, greci, romani, paleocristiani e altomedievali, per la maggior parte provenienti dagli scavi di Salona e dal palazzo di Diocleziano. Il Museo Etnografico, ospitato nel palazzo del Municipio (1443, in parte ricostruito nel 1820), possiede una collezione di costumi e ricami tradizionali, ceramiche, strumenti musicali e gioielli. Riservato alla scultura altomedievale è il Museo dei Monumenti Archeologici Croati, con sarcofagi, fregi architettonici e rare iscrizioni paleocroate su pietra dei sec. IX-XII. Nella Galleria d'Arte grande spazio è dedicato a pittori e scultori croati dal sec. XIV a oggi, affiancati da alcuni maestri veneziani (Paolo Veneziano) e da pittori di icone (scuola delle Bocche di Cattaro). Il gotico palazzo Papalić è la sede del Museo Civico, dove si racconta la storia di Spalato tra il 1100 e il 1600.

Economia

L'industria, molto sviluppata durante il periodo socialista, ha risentito del conflitto che ha accompagnato l'indipendenza della Croazia ma anche, in seguito, del profondo ridimensionamento del comparto. Oggi opera nei settori cantieristico, alimentare, metalmeccanico, chimico, elettrotecnico e del cemento. La città è diventata un notevole centro commerciale, amministrativo e di servizi; importante il turismo. Aeroporto.

Curiosità

Da metà luglio, per la durata di un mese, in occasione dell'Estate di Spalato le strade della città accolgono spettacoli di teatro, di musica classica e d'opera lirica.

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