Definizione

sigla dell'inglese European Space Agency, Agenzia Spaziale Europea. Ente costituito nel 1974 ed entrato in funzione nel 1975, che ha riassunto in sé i compiti prima divisi fra l'ELDO e l'ESRO.

La struttura organizzativa

La missione dell'ESA è di dar forma allo sviluppo delle capacità spaziali dell'Europa, assicurando la continuità degli investimenti in campo spaziale e l'utilizzo di questi investimenti per fornire benefici ai cittadini europei. Dal dicembre 2005, con l'ingresso a pieno titolo del Lussemburgo e della Grecia, fanno parte dell'ESA 17 stati: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. Inoltre, il Canada, la Repubblica Ceca e l'Ungheria partecipano ad alcuni progetti sulla base di appositi accordi di collaborazione. Alla collaborazione con l'ESA hanno mostrato interessamento anche Polonia e Romania. Non tutti i Paesi membri dell'ESA sono membri dell'Unione Europea e non tutti i Paesi dell'Unione Europea sono membri dell'ESA. In effetti, l'ESA è un'organizzazione del tutto indipendente, anche se mantiene stretti rapporti con l'Unione Europea attraverso un accordo quadro con la Commissione Europea denominato ESA/EC Framework Agreement. ESA e UE condividono una comune strategia europea per lo sfruttamento dello spazio. Il quartier generale dell'ESA è a Parigi (Neuilly-sur-Seine), dove si definiscono le politiche generali e i vari programmi. L'attività si svolge però in vari centri dove risiedono specifiche organizzazioni e cioè: l'ESTEC, l'ESOC, l'EAC e l'ESRIN. L'ESTEC (European Space Research and Technology Centre, Centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziali) ha sede a Noordwijk, nei Paesi Bassi, ed è il centro dove si progettano i veicoli spaziali e si sviluppa la tecnologia spaziale europea. L'ESOC (European Space Operations Centre, Centro europeo per le attività spaziali) è basato a Darmstadt, in Germania, ed è la sede del centro di controllo dei satelliti e delle sonde dell'ESA. L'EAC (European Astronauts Centre, Centro europeo di addestramento degli astronauti) ha sede a Colonia, in Germania, e addestra gli astronauti alle missioni spaziali dell'ESA. L'ESRIN (European Space Research Institute, Istituto europeo per la ricerca spaziale) ha sede a Frascati, presso Roma, in Italia, e ha la responsabilità della raccolta, della conservazione e della distribuzione dei dati provenienti dai satelliti dell'ESA. Funge anche da centro di informazione dell'ESA. L'ESA ha anche uffici di collegamento in Belgio, negli Stati Uniti e in Russia, ha una base di lancio nella Guayana Francese e dispone di stazioni di tracciamento in diverse zone del mondo. L'organo di governo dell'ESA è il Consiglio, che stabilisce le linee di politica generale dell'Agenzia in base alle quali si sviluppa il programma spaziale europeo. Nel Consiglio sono rappresentati, con un voto a testa, indipendentemente dal contributo finanziario, i diversi stati membri. Il Consiglio elegge ogni 4 anni un Direttore generale al quale fanno riferimento i direttori dei settori di ricerca. Ogni Paese membro contribuisce al bilancio dell'ESA in modo proporzionale al suo prodotto interno lordo. Questo bilancio, dell'ordine di 2700 milioni di euro, concerne i programmi scientifici e la gestione generale dei circa 1900 scienziati, ingegneri, informatici e amministrativi che vi lavorano. L'ESA gestisce però anche diversi programmi opzionali ai quali contribuiscono i vari Paesi, sulla base di una libera scelta che concerne anche l'entità finanziaria della partecipazione. L'ESA investe il proprio bilancio nei diversi Paesi membri attraverso contratti industriali per la realizzazione dei programmi spaziali in modo approssimativamente proporzionale alle diverse quote contributive. In realtà, l'investimento in attività spaziale di ogni cittadino europeo è relativamente basso: all'incirca il costo di un biglietto del cinema, contro una somma pro capite circa quadrupla di quella spesa dai cittadini statunitensi nelle attività spaziali civili.

L’attività dell’ESA

I programmi scientifici dell'ESA riguardano lo studio della Terra, il suo ambiente spaziale immediatamente circostante, il Sistema Solare e l'Universo. L'ESA cura anche lo sviluppo delle tecnologie e dei servizi basati sull'uso dei satelliti, sulla base dei quali promuove lo sviluppo industriale europeo. L'ESA lavora inoltre a stretto contatto con le altre organizzazioni spaziali di tutto il mondo per far condividere i benefici delle attività spaziali a tutta l'umanità. Numerosi sono i progetti promossi dall'ESA sia in ambito europeo sia in collaborazione con la NASA Nel settore della ricerca scientifica sono state realizzate missioni come: il satellite Geos 2 per lo studio del campo magnetico della Terra, la sonda Giotto per l'osservazione ravvicinata della cometa di Halley e la sonda Rosetta per lo sbarco sulla cometa Churyumov-Gerasimenko, il satellite EXOSAT e l'osservatorio astronomico orbitante XMM-Newton, per l'astronomia X, l'osservatorio orbitante ISO, per l'osservazione dell'Universo nella banda dell'infrarosso, INTEGRAL, per lo studio dell'astronomia gamma e Hipparcos, per la creazione di un preciso catalogo stellare. Nell'astronomia del visibile, l'impresa principale, in partecipazione con la NASA, è il Telescopio Spaziale Hubble. Per ripetere su scala molto maggiore il grande successo di Hipparcos, l'ESA sta realizzando un'altra missione astrometrica, il progetto Gaia, programmata per il 2010-2012. Altri progetti scientifici di grande portata sono: LISA pathfinder (SMART-2), la prova generale per l'osservatorio di onde gravitazionali LISA, Swarm, una costellazione di 3 satelliti che forniranno una descrizione completa e precisa del campo magnetico terrestre; Darwin, progetto di astronomia spaziale nell'infrarosso che prevede 6 telescopi con specchio di 1,5 m di diametro ciascuno, collegati tra loro da un sistema interferometrico; Herschel, per studiare la formazione delle stelle e delle galassie e la radiazione cosmica di fondo; Planck un telescopio spaziale da 1,5 m, che osserverà tutto il cielo e ne produrrà mappe in 9 diverse lunghezze d'onda, per ricavare in grande dettaglio la temperatura dell'Universo al tempo in cui esso divenne trasparente alla radiazione, circa 300.000 anni dopo il big-bang. Nell'ambito del Sistema Solare, l'ESA ha inviato sonde verso la Luna (SMART-1) e verso Marte (Mars Express), e, in collaborazione con la NASA, verso Saturno (Cassini/Huygens). Nel campo delle sonde e dei satelliti per lo studio del Sole, l'ESA ha realizzato le missioni Cluster, Ulysses e SOHO, le ultime due in compartecipazione con la NASA. Altre sonde ESA hanno come obiettivo Venere (Venus Express, entrata nell'orbita di Venere nel 2006) e Mercurio (Bepi-Colombo). Nel settore delle telecomunicazioni, sono stati realizzati i satelliti della serie ECS, gestiti da EUTELSAT, e Olympus 1 e, in campo sperimentale per l'alta tecnologia, Artemis (2001), mentre nel settore del telerilevamento sono stati e vengono utilizzati i satelliti meteorologici METEOSAT e MGS (METEOSAT di seconda generazione) e i satelliti ambientali ERS1 e 2 ed ENVISAT. Questi satelliti sono la chiave di volta dell'osservazione della Terra. I satelliti ERS-1 (non più operativo dal 2000), ERS-2 (in orbita dal 1995) ed ENVISAT (in orbita dal 2002) garantiscono misurazioni globali dell'atmosfera e della superficie con tecniche radar. Nell'ambito dell'osservazione ambientale rientra anche il satellite sperimentale PROBA (Project for On-Board Autonomy), una missione tecnologica dimostrativa per sperimentare nuovo hardware e nuovo software da utilizzare nella tecnologia spaziale oltre che sperimentare un'autonomia operativa a bordo e, in generale, valutare il rendimento dei vari strumenti per l'osservazione ambientale della Terra. L'ESA ha, inoltre, partecipato dall'inizio al progetto della Stazione Spaziale Internazionale, con la realizzazione del modulo laboratorio Columbus e del veicolo logistico ATV (Automated Transfer Vehicle), un cargo spaziale per assicurare il trasporto di alimenti e materiali alla Stazione Spaziale, analogo al Progress russo. A seguito di colloqui con l’Agenzia Spaziale Russa, l’ESA ha annunciato nel 2005 lo sviluppo congiunto del veicolo Kliper progettato per superare l’orbita LEO e giungere a orbite più elevate come quelle della Luna o di Marte che tuttavia è rimasto alla fase progettuale. L’ESA è attualmente impegnata nel progetto Aurora che ha come obiettivo una missione umana su Marte entro il 2030. Nel 2012 l’ESA ha aderito al programma Orion della NASA e nel 2014 ha siglato un accordo con Sierra Nevada Corporation per collaborare al progetto del cargo Dream Chaser. Tra gli astronauti italiani in servizio all’ESA si ricorda Samantha Cristoforetti, prima donna italiana a compiere una missione orbitale nel 2014 sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Nel 2019 ESA ha firmato un contratto con ArianeGroup e Arianaspace per la progettazione di una missione sulla Luna per lo studio dei Regolith. Nel 2020 dovrebbe entrare in servizio il nuovo razzo che sostituirà Ariane 5 e Ariane 6.

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