Perùgia (città)

Indice

capoluogo della provincia omonima e della regione Umbria, 493 m s.m., 449,92 km², 164.880 ab. secondo una stima del 2020 (perugini), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Generalità

La città è situata in posizione dominante la valle del Tevere sulla sommità di un rilievo collinare articolato in una serie di dorsali che ne ha condizionato lo sviluppo urbanistico. Racchiusa a lungo nella sua cinta muraria, alla fine del Medioevo si vennero formando, intorno ad alcune chiese e in corrispondenza delle quattro porte principali, dei borghi che furono successivamente incorporati in una nuova cinta muraria (sec. XIV). "Per la pianta della città vedi il lemma del 15° volume." "Vedi pianta della città vol. 17, pag. 108" Dalla fine del Settecento alla metà del Novecento Perugia non subì sostanziali modificazioni; solo nel secondo dopoguerra la città si estese in particolare verso S e verso SW nella zona della stazione ferroviaria. Nell'ultimo ventennio una nuova espansione ha interessato un'ampia fascia di territorio, ma ha trovato soprattutto verso NW e SW le principali direttrici per l'edilizia residenziale; l'industria si è localizzata soprattutto lungo la valle del Tevere, mentre a S della stazione ferroviaria hanno trovato posto grandi esercizi commerciali e numerose imprese artigianali. Perugia è importante sede universitaria (Università Italiana e Università per Stranieri) e arcivescovile.

Storia

Fondata dagli Umbri, fu colonizzata dagli Etruschi (sec. V a. C.), diventando una delle dodici città della confederazione. Contrastò a lungo l'espansione di Roma, alla quale dovette piegarsi dopo la battaglia di Sentino (295 a. C.). Municipio dopo le guerre sociali (90-88 a. C.), si schierò con Antonio nella lotta contro Ottaviano, che la devastò (41-40 a. C.) e la ricostruì una volta diventato imperatore (in suo onore la città prese il nome di Augusta Perusia). Nell'alto Medioevo fu a lungo sotto il dominio dei Bizantini, interrotto solo dalla breve occupazione dei Goti (547) e da quella, durata qualche decennio, dei Longobardi. Costituitasi in libero comune agli inizi del sec. XI, esercitò una politica espansionistica a spese delle città vicine, causa di continue guerre, combattute spesso con il sostegno pontificio, che si trascinarono fino al sec. XIV. La città fu al tempo stesso lacerata da aspre lotte intestine, che videro opporsi le due fazioni dei ghibellini (Beccherini) e dei guelfi (Raspanti) e durarono ininterrottamente fino al 1393, quando Biordo Michelotti instaurò il regime signorile. Passata nel 1414 sotto il dominio di Braccio da Montone, alla morte di questi la città visse il cruento conflitto (cosiddetto “secolo del sangue”) tra la famiglia degli Oddi e quella dei Baglioni, la cui supremazia terminò quando papa Paolo III sottomise la città e vi fece costruire la rocca che da lui prese il nome. Unita al Dipartimento del Trasimeno dai francesi nel 1798, dopo la caduta di Napoleone tornò alla Chiesa, che nel giugno 1859 represse nel sangue (“stragi di Perugia”) una sommossa patriottica. Nel settembre 1860 la città fu occupata dalle truppe piemontesi e unita al Regno d'Italia.

Arte

Del periodo umbro-etrusco rimangono le mura a blocchi squadrati di travertino, varie porte (tra cui l'arco etrusco o “di Augusto”) e, nei dintorni, resti di necropoli con tombe (ipogeo dei Volumni). Di età paleocristiana sono un sarcofago del sec. IV (ora altare nell'oratorio di San Bernardino) e la chiesa di Sant'Angelo, a pianta circolare. I principali edifici medievali sorgono nel centro della città: il Palazzo dei Priori, ora sede della Galleria Nazionale dell'Umbria; la cattedrale (sec. XIV-XV); la fontana maggiore di Nicola e Giovanni Pisano; il Collegio del Cambio (sec. XV) con affreschi del Perugino. La facciata dell'oratorio di San Bernardino (sec. XV), massima espressione del rinascimento perugino, fu scolpita da Agostino di Duccio. La rocca Paolina, eretta fra il 1540 e il 1543 sul quartiere medievale dei Baglioni da Antonio da Sangallo il Giovane per conto di Paolo III, fu smantellata nel 1560 e ne rimangono pochi contrafforti; i resti di strutture abitative e viarie medievali, tra cui la sotterranea via Bagliona, costituiscono oggi un singolare ambiente storico e urbanistico, collegato al centro della città, attraverso la rocca, da una scala mobile. Nella chiesa di San Severo si conserva un affresco di Raffaello (1505). Del sec. XVIII è l'edificio che ospita l'Università per Stranieri. Uno dei maggiori monumenti perugini è la rinascimentale basilica di San Pietro, poco fuori porta San Pietro o porta Romana: è uno dei punti focali del paesaggio urbano perugino, sul quale spicca la cuspide del campanile (1463-68 su disegni di Bernardo Rossellino).

Musei

Il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, ospitato nel convento di San Domenico, si compone di una sezione preistorica e di una etrusco-romana. Il museo espone anche reperti etnologici africani collezionati dal naturalista ed esploratore perugino Orazio Antinori. Di notevole interesse la Galleria Nazionale dell'Umbria, che conserva dipinti del Beato Angelico, Piero della Francesca, Duccio di Buoninsegna, Perugino, Pinturicchio e sculture di Arnolfo di Cambio e Francesco di Giorgio Martini. L'Accademia delle Belle Arti “P. Vannucci”, con sede nel convento di San Francesco al Prato, comprende un'importante gipsoteca.

Teatro

Perugia fu nel Medioevo il centro principale del movimento penitenziale dei flagellanti, importante nella storia del teatro perché espresse, prima come canto processionale, poi come forma narrativa e drammatica, il genere che nei sec. XIII e XIV fu il più significativo del dramma sacro italiano: la lauda. Il teatro profano, di derivazione umanistica, ebbe le sue prime manifestazioni nel sec. XV e fu ospitato in sale di vari palazzi sino al 1717 quando sorse il primo edificio permanente, il Teatro della Nobile Accademia del Casino, nato in legno e poi ricostruito in muratura come Teatro del Pavone. Esso era riservato ai nobili, mentre i borghesi avevano accesso al Nuovo Teatro Civico del Verzaro inaugurato nel 1781 e successivamente intitolato a Francesco Morlacchi. Il Morlacchi appartenne a un'accademia sino al 1942, anno in cui divenne teatro municipale. Ospita da tempo opere liriche, balletti e teatro di prosa ed è una delle sedi della più rilevante manifestazione artistica cittadina: la Sagra Musicale Umbra che, dal 1946, presenta ogni autunno rare opere del passato e del presente, in forma di teatro o di concerto, anche in chiese e in sale di palazzi, nonché in centri della provincia quali Assisi e Gubbio.

Economia

Il tradizionale ruolo di Perugia come grande mercato agricolo regionale con funzione di raccolta e smistamento si è con l'andar del tempo ridimensionato. Anche il settore industriale, che resta dominato da complessi alimentari, tessili e poligrafici, ha subito una profonda modificazione nella sua struttura a seguito del decentramento di alcune delle maggiori fabbriche cittadine. Il panorama industriale odierno è caratterizzato da un elevato numero di piccole e medie imprese operanti nei settori metallurgico, chimico, dolciario, ceramico, calzaturiero, dell'abbigliamento, del vetro. Città d'arte tra le più prestigiose d'Italia, Perugia ha oggi una delle principali risorse economiche nel turismo, a cui sono collegate numerose attività, tra cui spicca quella artigianale (ceramiche artistiche, merletti, ricami e articoli in ferro battuto e di rame a sbalzo).

Curiosità

Perugia ospita dal 1973 Umbria Jazz, la popolare rassegna estiva che si svolge ogni estate. Alla musica classica e agli strumenti è dedicata dal 1995 Perugia Classico, che si svolge nella Rocca Paolina. Sul tema della pace e dei diritti umani la città concorre con Assisi all'annuale Marcia per la Pace e ospita ogni due anni l'Assemblea dell'ONU dei Popoli. In ottobre vi si svolge la manifestazione Eurochocolate Perugia, dedicata alla cultura e all'industria del cioccolato. A Perugia ebbero i natali il Pinturicchio (ca. 1545-1513), il naturalista Orazio Antinori (1811-1882) fondatore della Società Geografica Italiana, lo scrittore Giuseppe Prezzolini (1882-1982), il filosofo Aldo Capitini (1899-1968), fondatore della Marcia per la Pace, e il poeta Sandro Penna (1906-1977).

Per la geografia

E. Bevilacqua, Perugia. Ricerche di geografia urbana, Roma, 1950.

Per la storia

L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, Città di Castello, 1959; A. M. Johnstone, The Etruscan Life in Perugia, Firenze, 1964; R. Chiacchella, Economia e amministrazione a Perugia nel '600, Reggio Calabria, 1974.

Per l'arte

G. Nicco Fasola, La fontana di Perugia, Roma, 1951; M. G. Bernardini, Dipinti, sculture e arredi della cattedrale di Perugia, Roma, 1991.

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