(London). Capitale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, 20 m s.m., 8.416.535 ab. (2013) la Greater London, 10.149.000 ab. (2013) l'aarea urbana (Greater London, 1572 km², 5354 ab./km², stima 2013).

Generalità

È la città più popolata dell'UE. Si presenta come una conurbazione (Greater London) composta da 32 distretti più la City of London, il cuore antico della città, costituitasi con la soppressione della County of London, territorio oggi identificato col nome di Inner London. Londra è situata nell'Inghilterrasudorientale su entrambe le sponde del Tamigi, a una settantina di chilometri dalla foce del fiume, in un bassopiano (London basin) corrispondente a una vasta sinclinalecretacica, successivamente ricoperta da terreni cenozoici tra cui prevale l'argilla (London clay), che ha dato luogo a una topografia assai dolce. I distretti (boroughs) di cui si compone la Greater London sono retti da forme di amministrazione locale responsabili di vari servizi civici di competenza alle loro circoscrizioni; a differenza dei distretti, la City è invece amministrata dalla Corporation of London, di storica tradizione. La politica dei distretti è coordinata da una autorità centrale istituita nel 2000, la Greater London Authority, responsabile della pianificazione strategica dell'intera città oltre che di una serie di servizi pubblici condivisi (trasporti, pubblica sicurezza). La Greater London Authority è costituita da un consiglio cittadino presieduto da un sindaco. Londra è una delle più grandi e importanti città d'Europa e del mondo, cosmopolita per cultura, lingua e religione. È la terza piazza finanziaria più importante del mondo, dopo New York e Tokyo, ma nella City si concentra il volume di scambi bancari più intenso del pianeta ed è sede di istituzioni, organizzazioni e società internazionali (tra le altre, l'IMO, l'Organizzazione Internazionale Marittima; l'EMEA, l'Agenzia Europea per i Medicinali). Il suo ruolo di capitale della cultura mondiale è confermato dalla presenza di decine di grandi musei, teatri, sale da concerto, biblioteche, nonché di prestigiose università. Dopo aver ospitato nel 1908 e nel 1948, rispettivamente la IV e la XIV edizione delle Olimpiadi, nel 2012 è stata la sede dei XXX Giochi olimpici. Quattro sono i siti londinesi censiti dall'UNESCO tra quelli Patrimonio Mondiale dell'Umanità: il Palazzo e l'Abbazia di Westminster, con la chiesa di Saint Margaret (1987); la Torre di Londra (1988); il palazzo di Maritime Greenwich (1997) e i Giardini Botanici Reali di Kew (2004), a Richmond upon Thames, distretto nella Greater London sudoccidentale.

Nel 2012 si sono svolte le celebrazioni per i sessant'anni di regno di Elisabetta II.

Urbanistica

Massima metropoli d'Europa alla fine del sec. XVII, quando contava ca. 500.000 ab., dal punto di vista urbanistico la città era però rimasta in gran parte racchiusa entro l'antica cerchia muraria; tale enorme concentrazione demografica favorì nel 1665 la rapida diffusione di un'epidemia di peste. Ricostruita, dopo l'incendio dell'anno successivo, in stile neoclassico, iniziò a espandersi in ogni direzione, ma con una spiccata preferenza verso N e W (dove si trovavano i terreni più asciutti). Alla fine del sec. XVIII la struttura urbana appare già divisa in tre grandi settori articolati intorno alla City of London, centro amministrativo e finanziario; a W, il West-End, nobile e alto-borghese; a E, l'East-End, operaio; a S del fiume, la zona commerciale. Tale struttura è rimasta pressoché immutata fino al 1900, modificandosi solo quantitativamente con lo sviluppo di Londra a vera e propria megalopoli. Fu tuttavia durante la Reggenza, ovvero negli ultimi nove anni del regno di Giorgio III (1811-20), che si diede avvio a grandiose sistemazioni urbanistiche, sotto l'egida dell'architettoJ. Nash: Regent Street, Regent's Park, Trafalgar Square, in cui blocchi uniformi di edifici (terraces) si connettono strettamente con gli spazi verdi (Carlton House Terrace, 1831; Buckingham Palace ecc.). L'enorme espansione urbana tra il sec. XVIII e la prima metà del sec. XIX portò alla creazione del Metropolitan Board of Works, per sovrintendere in modo razionale alla costruzione delle infrastrutture necessarie per sostenere il fenomeno; nel 1889, con l'istituzione della London County, l'amministrazione cittadina passò alla prima assemblea eletta dai cittadini, il London County Council. Molto energica è stata la pianificazione statale per la risoluzione dei problemi della città, sviluppatasi a dismisura a partire dalla seconda metà del sec. XIX. Già nel 1938 lo sviluppo dei sobborghi di Londra (che contava ormai più di 4 milioni e mezzo di ab.) fu bloccato dal Green Belt Act, con la creazione di una fascia permanente di verde intorno all'area urbana esistente. Nel dopoguerra, portato a termine il processo di ricostruzione delle aree urbane colpite dai bombardamenti tedeschi, la pianificazione di Londra è stata impostata da tre grandi piani (della City, della Contea, della Regione). Il Greater London Region Plan, approvato nel 1946, per l'intera area della Grande Londra, prevedeva una struttura nucleare a 4 zone concentriche: anello interno comprendente la City; zona suburbana da ristrutturare; cintura verde, larga 5 miglia, con ampi spazi liberi da salvaguardare; anello esterno per nuovi insediamenti e industrie. Negli anni Sessanta è stato elaborato il Piano per il SE (South-East Study, 1961-81) che perseguiva l'affermazione del ruolo specializzato del centro di Londra; l'allontanamento da Londra delle industrie; il miglioramento di abitazioni e servizi per i residenti nell'Inner London; lo sviluppo dei maggiori centri regionali di tutto il SE; la preservazione dell'ambiente; il miglioramento della rete stradale, ferroviaria e aerea. Negli anni Ottanta-Novanta la Londra post-industriale si è trovata a ripianificare se stessa con uno slittamento strategico-politico da un forte controllo centrale a un'intraprendente politica imprenditoriale. Gli obiettivi si sono in particolar modo concentrati sull'area del porto fluviale nell'East End. Nel 1981 è stato avviato un vasto programma volto alla riconversione dei docks (London Docklands Development Corporation) e, in dieci anni di febbrile attività edilizia, sono stati da essi ricavati 15.000 alloggi oltre a uffici e spazi industriali, provvedendo alla realizzazione di efficienti infrastrutture che integrano quest'area nel sistema dei trasporti londinese. Dopo un decennio una prima fase dell'operazione si è concretizzata con la creazione del nuovo distretto amministrativo e finanziario di Canary Wharf, ricco di ardite architetture postmoderne divenute le nuove sedi di importanti società bancarie qui trasferitesi. Ma oltre alle infrastrutture per le attività terziarie l'area si è trasformata – su entrambe le sponde del Tamigi – anche in senso residenziale recuperando vecchi magazzini in lussuosi loft, soprattutto per le emergenti classi di professionisti che lavorano nel nuovo distretto. Un'ulteriore spinta alla ridefinizione urbanistica della città si è avuta in occasione della scadenza del nuovo Millennio: sempre nell'area dei Docklands è sorto il Millennium Dome (R. Rogers, 1999), gigantesco salone espositivo, mentre sono stati gettati due nuovi ponti urbani sul Tamigi: quello pedonale del Millennium Bridge e l'Hungerford Bridge. Una nuova pianificazione urbanistica legata all'evento delle Olimpiadi del 2012 interesserà l'area dell'East London (progetto Thames Gateway) e di South London (il distretto di Elephant and Castle).

Popolazione

Per ca. un secolo, dall'inizio dell'Ottocento fino a dopo la prima guerra mondiale, Londra è stata la città più popolosa del pianeta, primato sottrattole da New York. Londra è anche tra le città più cosmopolite del pianeta: il censimento del 2001 ha fotografato una composizione etnica del 76% di popolazione “bianca” occidentale, a cui si affiancano consistenti minoranze: 10% provenienti da India, Bangladesh o Pakistan; 5% di neri africani; 5% di neri caraibici; l'1% di cinesi e il 3% di altre varie minoranze etniche. Quasi il 22% dei residenti a Londra è nato fuori dai confini dell'Unione Europea. Se si considerano le aree di residenza da cui giornalmente milioni di lavoratori si spostano verso la città, la cosiddetta area metropolitana di Londra si allarga fino a contenere centri come Oxford, a E, e Brighton, a SE, e conta, secondo una stima della Greater London Authority, 18 milioni di ab. (2004).

Storia

Sebbene i reperti archeologici denuncino la presenza di precedenti insediamenti umani nella zona, la storia di Londra comincia con la conquista romana (Claudio, 43 d. C.). Per la sua posizione geografica, sulla riva sinistra del Tamigi, in un punto del fiume anticamente guadabile (Westminster), l'antica Londinium divenne presto un fiorente centro di commercio, un porto movimentato e un importante nodo di comunicazioni con l'interno dell'isola. Dopo la rivolta di Boudicca (61), la città, sembra, fu ricostruita e fortificata. I resti dell'epoca romana sono comunque pochi. Si sa che a Londra c'era una zecca e la presenza del suo vescovo al Concilio di Arles (314) dimostra che la città era sede episcopale. Nel sec. IV ricevette il titolo di “Augusta”. Dopo la partenza delle legioni romane (410) nella sua storia c'è un vuoto di ca. due secoli. Durante quel tormentato periodo la sua importanza decadde, ma si suppone che, essendo fortificata, offrisse un rifugio ai Britanni sconfitti dai Sassoni nel 457. Non è noto quando Londra sia caduta nelle mani dei Sassoni, ma nel 604 era occupata da loro e aveva di nuovo un vescovo e una zecca. Nell'Ottocento fu assalita più volte dai Vichinghi. Alfredo il Grande la conquistò nell'886 e ne fece una solida base di difesa contro i Danesi. Londra infatti fu l'ultima città dell'isola che si arrese a Canuto, nel 1016. Con Guglielmo, duca di Normandia e vincitore di Hastings (1066), cominciò il periodo normanno. Incoronato nell'Abbazia di Westminster, il duca lasciò una certa autonomia amministrativa a Londra; costruì, sugli avanzi delle fortificazioni romane, la White Tower (poi ampliata da Guglielmo II, che edificò anche la Westminster Hall). Il suo fu un regno di prosperità e di pace; ma nel 1087 la città subì un violento incendio. Londra, che sotto Enrico I aveva già il carattere di capitale politica, lo divenne di fatto quando Enrico II istituì un tribunale permanente a Westminster. Nel 1193 ebbe il suo primo mayor (sindaco), eletto annualmente dai cittadini. Si sviluppavano intanto le grandi comunità religiose, il commercio prosperava (nel 1176 si cominciò a costruire un nuovo ponte di pietra) e l'importanza della City cresceva, anche perché le lunghe guerre che travagliarono il Paese sotto i Plantageneti richiedevano molto danaro, che soltanto la ricchezza di Londra poteva fornire, mentre per raggiungere i loro scopi i vari pretendenti al trono dovevano ricorrere all'appoggio dei notabili. Le prime guilds (corporazioni) sorsero nel sec. XIV. Nel 1348 in Inghilterra scoppiò una tremenda epidemia di peste; la popolazione, decimata dal male e dalle guerre e oppressa dalle tasse, si agitava; fra le molte rivolte, si ricorda quella di Wat Tyler, in cui i ribelli invasero e saccheggiarono Londra per qualche giorno (1381). Sotto i Tudor, Londra continuò ad affermarsi come capitale e centro dinamico dello Stato unitario. Il periodo elisabettiano vide Londra diventare uno dei principali centri di cultura d'Europa, in cui fiorirono tutte le arti. Durante la prima rivoluzione inglese Londra assistette all'esecuzione di Carlo I (1649). Si ebbe poi la Repubblica di Cromwell (Commonwealth) seguita dalla restaurazione, con Carlo II. Durante il suo regno, il potere del Parlamento crebbe, e con esso il peso politico di Londra; ma il grande evento fu la peste (Great Plague), seguita da un terribile incendio (Great Fire, 1666), che durò alcuni giorni e distrusse quasi totalmente la City, danneggiando in modo irreparabile la Londra medievale e rinascimentale. Nel Settecento cominciò la grande espansione coloniale. Londra, divenuta il centro della vita sociale inglese, seguitava a svilupparsi. Sorsero le grandi compagnie, si costruirono nuovi ponti; nel 1753 venne fondato il British Museum. L'Ottocento, il secolo della maggior potenza economica, politica e marittima dell'impero britannico, fu caratterizzato dalla rivoluzione industriale e dall'ascesa della media borghesia. Il porto di Londra, ormai insufficiente al traffico, fu ampliato a più riprese e divenne uno dei più grandi del mondo; la potenza delle banche londinesi si affermò dovunque, mentre era la Borsa di Londra a stabilire i costi delle principali materie prime. La prima ferrovia sotterranea del mondo fu inaugurata a Londra nel 1863. Nel 1888 fu costituita la Contea di Londra, composta dalla City e dai cosiddetti “borghi metropolitani”, da allora in continua espansione. Durante la seconda guerra mondialeLondra subì gravissimi danni per i bombardamenti tedeschi, sia aerei sia a distanza (i missili V1 e V2), ma fu ricostruita con moderni criteri urbanistici e, passati gli anni del dopoguerra, ebbe notevole ripresa in ogni campo. Dagli anni Sessanta fino al 1997, Londra fu bersaglio di sanguinosi attentati dell'IRA, il braccio armato del movimento indipendentista nordirlandese. Nel luglio del 2005 una serie coordinata di attentati terroristici di estremisti islamici ha colpito le linee dei trasporti urbani londinesi uccidendo almeno 55 persone e ferendone centinaia.

Architettura

Dell'antica Londinium restano tracce del foro, della basilica, del teatro, e sono stati identificati edifici termali e case con mosaici. Quando i Romani abbandonarono il Paese (410), Londra decadde, ma ben presto ricominciò a crescere e prosperare; alla fine del regno di Enrico II (1154-89) Londra possedeva un importante sistema difensivo (torre palatina, castelli, mura), mentre appariva già evidente l'articolazione intorno ai due nuclei di Westminster, residenza reale ed ecclesiastica, e della City, sviluppatasi sul sito di Londinium. Questi due nuclei si fusero nei secoli successivi, collegandosi a un terzo, sorto sulla riva destra del Tamigi e dovuto allo sviluppo commerciale del porto. I più antichi monumenti medievali sono la White Tower, eretta nel 1078 da Guglielmo il Conquistatore e nucleo centrale della Torre di Londra, e la chiesa di St. Bartholomew-the-Great (fondata nel 1123). Dallo stile tardo-normanno della chiesa circolare dei Templari (Temple Church, ca. 1160-85) si passa allo stile gotico primitivo della cattedrale di Southwark, sulla riva sinistra del Tamigi (1207). Il più importante complesso medievale di Londra è l'abbazia di Westminster . La chiesa, iniziata nel 1245 da Enrico III in stile primitivo inglese fortemente influenzato dal gotico francese, è opera di Henry of Reyns. Al suo interno si trovano numerose tombe gotiche, tardogotiche, rinascimentali (tomba di Enrico VII di P. Torrigiani, 1518) e barocche. L'abbazia comprende il Capitolo, ottagonale con pilastro centrale, e i chiostri, tutti del sec. XIII. Il Westminster Palace conserva dell'antico Parlamento la Westminster Hall, ampia aula di H. Yevele (1394-1402) con splendido soffitto ligneo a capriate. Altri notevoli edifici tardogotici sono la Guildhall (ca. 1411-40), nella City, e St. Margaret (compiuta nel 1532). I primi esempi di stile classico sono la Banqueting House a Whitehall (1619-22) e la Lindsay House in Lincoln's Inn Fields, dell'architetto Inigo Jones, a cui si deve anche il progetto di Covent Garden, la prima piazza di Londra con tracciato regolare. Delle caratteristiche piazze o squares, costruite a Londra nel tardo Seicento e nel Settecento, resta ben poco (Bedford Square, 1777, è la meglio conservata). Dopo l'incendio del 1666 la struttura base degli antichi quartieri non fu cambiata; tuttavia, nella ricostruzione che seguì, vi furono interventi, i più importanti dei quali portarono alla costruzione di nuove abitazioni e piazze (tra le piazze, St. James, Soho, Hannover, Cavendish). Sir Christopher Wren ricostruì le chiese della City; la cattedrale di San Paolo (1675-1710) con la caratteristica cupola a colonne domina ancora oggi il profilo della città . Di Wren sono pure il monumento commemorativo dell'incendio del 1666 e il Kensington Palace. Altri edifici barocchi sono opera del suo discepolo N. Hawksmoor (St. Mary Woolnoth, St. George a Bloomsbury, Christ Church a Spitalfields) e di J. Gibbs (St. Mary-le-Strand). In seguito, sullo stile barocco prevalse un classicismo neopalladiano di cui sono tipica espressione le architetture di lord Burlington (casa dell'architetto a Piccadilly; villa di Chiswick), C. Campbell (Bridgewater House a Piccadilly, 1715-16), W. Kent (Palazzo delle Guardie a cavallo). Alla fine del sec. XVIII i fratelli Adam adottarono uno stile neoromano pittoresco e aggraziato (edifici di Portman Square; Apsley House a Hyde Park, 1771-78; il quartiere Adelphi, demolito dopo l'ultima guerra) mentre nelle opere di J. Soane si manifestano tendenze romantiche ed eclettiche (Banca di Inghilterra, 1788; Casa Soane in Lincoln's Inn Fields, 1812-13). Nei primi decenni dell'Ottocento si afferma il classicismo grecizzante di J. Nash, di sir R. Smirke (British Museum, dal 1823) e di W. Wilkins (National Gallery). Ma ben presto, in epoca vittoriana, si diffuse il neogotico, il cui più celebre esempio è dato dalla House of Parliament a Westminster, di Ch. Barry e W. A. Pugin (1836-1860). Verso il 1830 Ch. Barry cominciò a usare, nell'architettura dei clubs (Travellers' Club, 1829; Reform Club, 1837), lo stile rinascimentale italiano, che insieme al neogotico dominò l'epoca vittoriana. Dopo il 1900 si verificò un accostamento al neoclassicismo americano (Magazzini Selfridge's). Questo stile più sobrio ma pesante, tipico dell'epoca di re Edoardo, durò a lungo: solo dopo il 1930 giunse a Londra lo stile razionale (stazioni della metropolitana, di Ch. Holden, dal 1932). L'architettura del secondo dopoguerra, caratterizzata da un'alta qualità e soprattutto da una spiccata sensibilità ambientale e paesistica, ha dato i suoi migliori risultati nell'edilizia scolastica e nei nuovi quartieri satellite (Rochampton, di sir J. L. Martin, dopo il 1950). Vengono realizzati e presentati progetti entro il tessuto urbano esistente: dalla centralissima City ai Docklands. Così nel cuore della City sono stati costruiti il complesso della Lloyd's Bank di Richard Rogers (1979-84) e la Tower 42 (R. Seifert, 1980); è stata sopraelevata Victoria Station; si è pensato alla ristrutturazione del quartiere di Aldgate e dell'area di Spitalfields su modello del Covent Garden. Alla fine degli anni Ottanta Robert Venturi si è occupato dell'ampliamento della National Gallery e James Stirling della Tate Gallery; contemporaneamente è stata portata a termine la sistemazione del complesso di Broadgate. Interventi più consistenti riguardano l'ambito della British Rail, in particolare Liverpool Station, e l'area fra le stazioni di King's Cross e St. Pancras. Anche l'area del South Bank, la sponda meridionale del Tamigi, distinta nei due distretti di Lambeth e Southwark, è stata interessata da una profonda riconversione: qui sono sorti i Jubilee Gardens (1977), la London Eye (1999), la grande ruota panoramica costruita in occasione delle celebrazioni per il nuovo millennio; la ricostruzione dell'Hungerford Bridge (Golden Jubilee Bridges), due ponti pedonali che affiancano un ponte ferroviario; e il riadattamento di due storici edifici come la County Hall, già sede del Greater London Council, e ora adibita a spazio commerciale e di svago (vi è allestito il nuovo London Aquarium); e come la ex centrale elettrica nell'area di Bankside, che dal 2000 ospita la Tate Modern. Tra gli esempi di archittetura contemporanea che hanno dato un volto nuovo alla Londra dell'ultimo quarto di secolo si possono citare: i grattacieli di Canary Wharf, il Canada Square (1991) e il Citigroup Center (2001), entrambi progettati da C. Pelli e associati, e l'HSBC Building (Foster e Partners, 2002) – il Canada Square, con i suoi 235 m è l'edificio abitabile più alto del Regno Unito, avendo battuto il record a lungo detenuto dalla BT Tower (E. Bedford e G. R. Yeats, 1965), un tempo sede delle Poste e poi della British Telecom (da cui il nome) –; il Channel Four Building (R. Rogers e Partners, 1994), in Westminster City; la City Hall (N. Foster, 2002), la nuova sede della Greater London Authority e del sindaco di Londra, nel South Bank, vicino a Tower Bridge; il 30 St Mary Axe, meglio conosciuto come The Swiss Re Tower o, popolarmente, “The Gherkin”, il “Cetriolo”, per la forma arrotondata di gigantesco fuso, progettato da Foster and Partners e inaugurato nell'aprile del 2004.

Musei

Londra annovera un patrimonio museale di eccezionale valore storico-culturale. Su tutti il British Museum, che contiene raccolte archeologiche, medievali e di arte orientale e primitiva; dal 1999 è stato ristrutturato sotto la supervisione di N. Foster, che ha disegnato la cupola che copre la Great Court. La National Gallery in Trafalgar Square raccoglie un eccezionale patrimonio di dipinti europei dal Medioevo all'Ottocento. Il Victoria and Albert Museum è una delle maggiori raccolte di opere d'arte applicata del mondo. La Courtauld Collection del Courtauld Institute of Art dell'Università di Londra (fondato nel 1932) è stata trasferita nel 1990 dalla sede di Woburn Square alla nuova sede di Somerset House, palazzo settecentesco progettato da W. Chambers. Le collezioni raccolgono numerosi dipinti di arte italiana (Lorenzo Monaco, Bernardo Daddi, Botticelli) e fiamminga (Rubens, Van Dyck), ma sono soprattutto notevoli le opere degli impressionisti e postimpressionisti: Manet (Bar alle Folies Bergères), Pissarro, Renoir (La loge), Monet, Van Gogh, Gauguin, Cézanne (Giocatori di carte, La Montagna St.-Victoire). Particolarmente importante è la collezione Witt di disegni di antichi maestri. La Tate Gallery comprende opere di pittori inglesi dal Seicento a oggi e degli impressionisti francesi. La Dulwich College Picture Gallery a Dulwich (fondata nel 1814) conserva dipinti di maestri olandesi e fiamminghi (Rembrandt, Van Dyck, Rubens), inglesi del sec. XVIII (Gainsborough, Reynolds, Romney ecc.), francesi e italiani. La National Portrait Gallery (1856) espone in ordine cronologico oltre 4000 ritratti di personalità della storia, della cultura e dell'arte inglesi dal Cinquecento a oggi (opere di Van Dyck, Rubens, Coello, Hogarth, Romney, Gainsborough, Reynolds, Copley ecc.). La Queen's Gallery a Buckingham Palace è dedicata a mostre di pezzi delle collezioni reali inglesi (porcellane, argenti, arazzi, armi e armature, mobili ecc.). Il Sir John Soane's Museum nella casa di Soane a Lincoln's Inn Fields (1812) conserva le raccolte di questo singolare architetto inglese: vi si trovano copie di statue romane, sarcofagi egizi, frammenti scultorei e architettonici gotici, dipinti di Watteau, Canaletto, Turner e due celebri serie di Hogarth: la Carriera del libertino e l'Elezione. Completa le raccolte un complesso imponente di disegni architettonici (oltre 20.000) di Wren, Chambers, Dance, Adam ecc. La Wallace Collection, donata nel 1898, conserva armi, armature, mobili (soprattutto francesi del Sei-Settecento), ceramiche italiane, porcellane di Sèvres, sculture e dipinti (Bronzino, Poussin, Rembrandt, Rubens, Watteau, Fragonard, Guardi, Reynolds). Il Museum of London è il museo storico della città e raccoglie stampe topografiche, libri, costumi, documenti di ogni genere. Nel 2000 ha aperto i battenti la Tate Modern, uno dei musei di arte contemporanea più ricchi del mondo, ospitato nei grandi spazi della ex centrale elettrica di Bankside (progetto di Herzog & de Meuron). Molto famosi anche i musei scientifici: il Natural History Museum è un'antica e prestigiosa istituzione (1881), anche se rinnovata di recente negli spazi e negli allestimenti (il Wildlife Garden, 1993; le Earth Galleries, 1995), e offre una vastissima e approfondita panoramica dalla paleontologia alle scienze geologiche; il Science Museum, distaccatosi nel 1909 dal Victoria and Albert Museum, offre un approccio più interattivo al mondo della scienza e della tecnologia.

Università

Londra ha la più alta popolazione studentesca fra le città del Regno Unito. Tra i numerosi istituti universitari, quelli più antichi e prestigiosi, sono consociati nella University of London: si ricordano alcuni dei più prestigiosi colleges, come l'University College London (UCL), l'Imperial College, il King's College London, il Queen Mary e la London School of Economics. Tra le altre università si citano la City University, la Middlesex University e la Brunel University; altre istituzioni private di scuola superiore sono la European Business School e il Regent's College.

Biblioteche

Londra vanta uno dei più ricchi ed efficienti sistemi di biblioteche esistenti, oltre alla British Library, la quale possiede da sola un patrimonio di diversi milioni di libri che si incrementa annualmente in modo significativo. Oltre alle biblioteche di istituti di cultura e musei (in particolare il Victoria and Albert) e a quelle legate al passato imperiale della Gran Bretagna (come le biblioteche della Royal Commonwealth Society, del Colonial Office e dell'India Office, con oltre mezzo milione di volumi ciascuna), vi sono importanti biblioteche che fanno capo a scuole, colleges e università: tra le maggiori, la King's College, la School of Economics Library, la University College Library (ca. un milione di volumi ognuna). Vi è poi un sistema urbano di pubblica lettura basato oltre che sulla London Library, sulle Public Libraries o sui Library Services delle circoscrizioni cittadine, ca. venti organismi con una dotazione che in media supera il mezzo milione di volumi.

Spettacolo

Nell'età elisabettianaLondra diventa l'incontestata capitale del teatro inglese. Prima c'erano state, sin dal sec. XII, rappresentazioni di “miracoli” e di “moralità” ed elaborati pageants che accompagnavano le grandi occasioni della vita pubblica (ne rimane traccia nell'annuale processione per l'insediamento del lord Mayor), nonché, dalla fine del Quattrocento, “interludi” presentati da compagnie professionali, a corte, nei palazzi nobiliari e anche in cortili di taverne. Questi ultimi divennero la sede abituale del teatro pubblico e tali rimasero sino al 1577 quando James Burbage fece costruire il primo teatro permanente, The Theatre, sorto sulla riva meridionale del Tamigi (cioè, per ragioni di moralità ufficiale, fuori della City), dove nel ventennio seguente si aprirono altri cinque teatri, tutti scoperti, frequentati da un pubblico straordinariamente appassionato. Il primo teatro coperto fu il Blackfriars, che ospitò compagnie di bambini dal 1597 e attori professionali dal 1608. Altri se ne aggiunsero, pressappoco nello stesso periodo, riflettendo un'evoluzione in senso aristocratico del teatro che trovò soprattutto espressione nei masques, destinati principalmente alla corte. Ci fu poi l'interruzione dovuta al veto del Parlamento puritano per qualunque forma di spettacolo teatrale (1642) e alla Restaurazione il panorama venne radicalmente modificato. Il privilegio di recitare nella capitale venne concesso a due sole compagnie, una delle quali si stabilì al Drury Lane, primo “teatro reale” (tuttora esistente), inaugurato nel 1662. A esso s'aggiunse nel 1732 il Covent Garden (che dalla seconda metà del sec. XIX ospitava quasi soltanto opere liriche), mentre alcuni teatri minori, come l'Haymarket, cercavano di approfittare del periodo in cui l'applicazione della legge sul monopolio teatrale veniva un po' trascurata. La liberalizzazione dell'esercizio teatrale avvenne nel 1843 e provocò l'apertura di molti nuovi teatri, soprattutto intorno a Leicester Square: erano sale per la borghesia vittoriana gestite da attori-impresari di grande fama. Per il popolo c'era invece l'onnipresente music-hall, cioè lo spettacolo di varietà passato gradatamente dalle taverne a vere e proprie sale teatrali. E c'era l'Old Vic, nato nel 1816 come Royal Coburg e diretto dal 1880 da Emma Cons con l'intento di fornire onesti intrattenimenti a un proletariato eccessivamente affezionato ai pub. Nel 1912 ne assunse la direzione Lilian Baylis che ne fece, soprattutto nel periodo tra le due guerre, la sede delle più importanti riprese shakespeariane a Londra (oltre a dare spazio alla rinascita del balletto inglese avvenuta per merito precipuo di Ninette de Valois). Sul finire dell'Ottocento sorsero poi alcuni teatri d'alternativa, come l'Indipendent di J. T. Grein e il New Century di W. Archer, mentre tra il 1904 e il 1907 fu importante l'attività della gestione Barker-Vedrenneal Royal Court. Ma per una vera contrapposizione al teatro commerciale bisognò aspettare il secondo dopoguerra, con iniziative come la English Stage Company di G. Devine (al Royal Court dal 1956) e il Theatre Workshop di Joan Littlewood (al Royal nel sobborgo di Stratford dal 1953) che vararono una nuova drammaturgia; e con la nascita di due organismi con repertorio d'arte e sovvenzioni governative: la Royal Shakespeare Company, che allestisce il festival shakespeariano di Stratford-on-Avon (oltre a essere in cartellone di alcuni teatri londinesi) e il National Theatre. Attualmente l'offerta teatrale londinese, tra le più vaste e prestigiose del mondo, si distingue tra i grandi teatri commerciali del West End, quelli dal repertorio classico o più impegnato, come il National Theatre, e infine i piccoli teatri indipendenti. I primi ospitano le grandi produzioni e la scena è generalmente dominata dai musical, che, in caso di grande successo di pubblico, possono restare in cartellone anche lunghi periodi. Tra i primi i più importanti sono: il Theatre Royal Drudy Lane (1812), il già citato Old Vic (1816, già sede del National Theatre, prima della fondazione dei nuovi teatri nel South Bank), il Vaudeville (1870), il Criterion (1874, l'Her Majesty (1879), il Savoy (1881, ma riprogettato nel 1920), il Comedy (1881), il Playhouse (1882), il Lyric (1888), il Duke of York (1892), il Garrick (1889), il Wyndhams (1899), l'Apollo (1901), lo Shaftesbury (1902), l'Albery (1903), l'Aldwych (1905, già sede, tra il 1960 e il 1981 della Royal Shakespeare Company), il Novello (1905, già Strand Theatre), l'Hicks Theatre (1906, dal 1995 Gielgud, dal nome del grande attore shakespeariano), il Queen's (1907), il Victoria Palace e il London Palladium (1910), il St. Martin's (1916: dal 1974 viene rappresentata ininterrottamente la commedia Trappola per topi di A. Christie, record mondiale di durata), il Dominion (1923), il Fortune (1924), il Piccadilly (1928), il Duchess (1929), il Phoenix, il Prince of Wales, il Prince Edwards e il Cambridge, l'ex Whitehall, ora Trafalgar Studios (anni Trenta, in stile Art déco), il New London Theatre (1973), il Donmar Warehouse (1993). Il National Theatre (1976) mette in scena opere di repertorio, classiche e sperimentali, in tre sedi distinte nel South Bank: l'Olivier, il Lyttelton e il Cottesloe. Dal 1982, nel gigantesco spazio multiculturale del Barbican Center, due teatri, il Barbican Theatre e i Barbican Pit. Nel 1997, nel Bankside, tra Southwark Bridge e la Tate Modern, è stato costruito lo Shakespeare's Globe, un piccolo teatro circolare in legno e senza copertura che replica fedelmente il teatro fondato nel 1599 da una compagnia di cui faceva parte anche il drammaturgo di Stratford-on-Avon: sotto l'edificio è allestito un museo interattivo sulla storia e la tecnica del teatro. Infine, è praticamente infinita la galassia dei piccoli teatri indipendenti e di avanguardia, i cosiddetti Fringe Theatres, che è disseminata per Londra e dintorni.

Danza

Maestri di ballo italiani e francesi operarono nella capitale inglese nei sec. XVII e XVIII e vi introdussero il gusto per questa nuova forma di spettacolo che avrebbe poi trovato, nei secoli successivi, nel pubblico londinese uno dei suoi più appassionati sostenitori. Nel 1725 Marie Sallé fece la sua apparizione al Theatre of Lincoln's Inn su invito di John Rich, popolarissimo su quelle scene per la sua abilità di mimo. John Weaver, maestro di ballo e teorico della danza operò a Londra in quegli stessi anni. SiaA. Vestris sia J.-G. Noverre furono accolti con successo dal pubblico della capitale e il King's Theatre si assicurò dal 1776 al 1800 i servigi, come maestro del ballo, del grande Didelot. Il King's Theatre assistette anche, in quello stesso periodo, a un primo tentativo fallito di istituire a Londra un'accademia per la formazione di ballerini professionisti. Blasis vi fu direttore del ballo dal 1830 al 1840. L'esordio della Taglioni (1830) segnò anche il trionfo sulla scena londinese del balletto romantico e Londra divenne, in quel periodo, con Parigi e Pietroburgo, una delle capitali europee del balletto. Dal 1842 al 1848 J. Perrot fu direttore del ballo dell'Her Majesty's Theatre, e nel 1845 vi mise in scena il suo celeberrimo Pas de quatre, che riuniva sulla scena, per la prima volta, le quattro maggiori ballerine dell'epoca (la Taglioni, la Grisi, la Cerrito e la Graham) e che fece sensazione in tutta Europa. Nella seconda metà del secolo e fino all'arrivo di Sergej Pavlovič Djagilev (1911), il balletto attraversò un periodo di progressiva decadenza e subì una certa disaffezione da parte del pubblico. All'Alhambra e all'Empire trionfava il varietà con qualche numero o intermezzo di danza o qualche serata affidata a stelle molto popolari come Ketti Lanner e Adeline Genée. L'arrivo dei Ballets Russes di Djagilev e le successive regolari apparizioni della compagnia nella capitale britannica suscitarono una nuova ondata di entusiasmo per il balletto nel pubblico e fra gli addetti ai lavori. Nuove scuole (quella di Marie Rambert e quella di Ninette de Valois, in particolare) e nuovi maestri (Cecchetti, la Pavlova) posero le basi per la rinascita del professionismo e si formarono nuove compagnie che avrebbero dato vita, ben presto, a una stagione particolarmente felice nella storia del balletto inglese (vedi Gran Bretagna). Nella seconda metà del sec. XX, oltre al moltiplicarsi di festival, compagnie e iniziative che hanno per soggetto la danza, quest'ultima è stata introdotta come materia di studio in alcune università ed è entrata a far parte del piano di studi di molte scuole secondarie superiori.

Musica

Londra costituisce uno dei principali centri dell'attività musicale internazionale, punto di riferimento dell'attività discografica ed editoriale, e sede di numerose istituzioni. Il Covent Garden ospita, dal 1946, la Royal Opera e il Royal Ballet, mentre l'English National Opera (attiva al Coliseum) si dedica all'attività operistica in lingua inglese. Inoltre la città può vantare cinque grandi orchestre sinfoniche professionistiche: la Royal Philharmonic, la London Philharmonic, la London Symphony, la Philharmonia, la B.B.C. Symphony, oltre a un alto numero di organismi minori.Nella Royal Albert Hall si tengono concerti di ogni tipo di musica, dai concerti classici a quelli rock.

Economia

Nell'area della Greater London si produce annualmente, in beni e servizi, una quota contabile che corrisponde al 17% ca. del PIL nazionale. Londra, e in particolare la City, è il maggior centro finanziario e commerciale del Paese, sede della Borsa e delle più importanti banche nazionali (la Bank of England risale al 1694): qui si accentrano la maggioranza delle sedi nazionali e internazionali di banche, compagnie di assicurazioni, società contabili, studi legali. Il secondo polo finanziario che si sta sviluppando negli ultimi due decenni a Canary Wharf, nell'East London ha progressivamente decongestionato la tradizionale area della City. Il porto fluviale, amministrato dalla Port of London Authority, è uno dei principali scali portuali d'Europa per movimento mercantile, anche se da qualche decennio ha perso il primato del traffico di merci anche in ambito nazionale. Si estende lungo il Tamigi, fin qui accessibile da navi oceaniche con l'alta marea ed è costituito da un vasto e complesso sistema di bacini e di docks, in genere ciascuno adibito a determinate merci. La riconversione di buona parte dell'area portuale all'interno della Greater London ha però trasferito più a valle del corso del Tamigi, verso Tilbury, le più intense attività di scambio commerciale.In genere tutto il comparto industriale, come in altre realtà del mondo occidentale, ha subito anche a Londra, una delle capitali della rivoluzione industriale, una forte contrazione, lasciando sempre più campo all'espansione di nuove attività terziarie che si vanno ad affiancare alla secolare tradizione finanziaria e commerciale. Sono soprattutto servizi legati ai media e alle telecomunicazioni: tutti i maggiori quotidiani nazionali sono pubblicati a Londra (un tempo gran parte delle sedi dei giornali e delle agenzie di stampa avevano sede in Fleet Street, nei pressi della City, prima di essere decentralizzati nella zona dei Docklands) e oltre alla BBC a Londra hanno i loro centri di produzione altri importanti network televisivi come ITV, BSkyB, Channel 4). Negli ultimi decenni la crisi industriale e le preoccupazioni di tipo ambientale hanno causato una sensibile decentralizzazione degli impianti. Industrie leggere sono ancora disseminate nel tessuto urbano, soprattutto a N e a E, oppure anche a W e a NW nei pressi delle principali vie di comunicazione stradali e ferroviarie, mentre industrie pesanti e che richiedono grandi infrastrutture sorgono presso il porto e le vie d'acqua. Infine, un altro tipo di industrie (automobili, macchine fotografiche ecc.) si è sviluppato nella periferia occidentale.Grande nodo stradale e ferroviario, Londra è servita da una straordinaria rete di trasporti urbani, di superficie e sotterranei: la capitale britannica è stata la prima città al mondo a dotarsi di una metropolitana (1863) che nei primi anni del sec. XXI serve quasi 300 stazioni e si snoda per oltre 400 km. L'intera rete dei trasporti sarà ampliata e ammodernata nei prossimi anni per offrire un servizio ancora più efficiente al pubblico internazionale che verrà attratto a Londra dall'evento olimpico del 2012.Londra è servita da quattro aeroporti internazionali – Heathrow, a W del centro, il maggior scalo europeo per traffico di passeggeri, e il terzo nella classifica mondiale, dopo Atlanta e Chicago; Gatwick, 40 km a S di Londra, nel West Sussex; Stansted, a 40 km a N, nell'Essex; e Luton, città del Bedfordshire, a 55 km a NW di Londra – e da un aeroporto nazionale, London City Airport, a Newham, nell'East London.

Curiosità

A Londra eventi e manifestazioni ricorrenti sono legati ai temi più vari: dalle antiche tradizioni della corona, preservate attentamente dai londinesi, alle occasioni culturali di festival e rassegne, dal calendario dei tradizionali avvenimenti sportivi alle feste popolari. Quotidianamente si può assistere alla Cerimonia delle chiavi, in occasione della chiusura serale della Torre di Londra, come pure al Cambio della guardia, nel cortile esterno di Buckingham Palace, presso l'Horse Guard Arch e alla Green Tower della Torre di Londra. Altre pittoresche manifestazioni correlate alle antiche tradizioni, reali e non, sono il Trooping the Colour, la parata delle Guardie a cavallo con consegna e ispezione della bandiera alla regina, in occasione del suo compleanno (secondo sabato di giugno); a novembre, lo State Opening of Parliament, la riapertura ufficiale del Parlamento dopo la pausa estiva per opera della regina trasportata da una carrozza di gala; il Lord’s Mayor Show, cerimonia di giuramento e di insediamento del Lord Mayor, eletto annualmente a novembre; nel week end vicino al 5 novembre si celebra la Bonfire Night, falò e fuochi d'artificio nei parchi per celebrare la sventata Congiura delle polveri del 1605. Tra giugno e luglio, dal 1962, ha luogo il City of London Festival, rassegna di musica, arte, letteratura e film, e nello stesso periodo, il Cadogan Opera, opera lirica all'aperto a Holland Park; sempre all'aperto, sono i concerti di musica classica a Kenwood House e a Marble Hill; e ancora in estate, tra luglio e settembre grande richiamo hanno le Promenade Concerts, presso la Royal Albert Hall e Hyde Park, con grandi nomi della scena musicale internazionale, classica e moderna; tra settembre e ottobre si tiene il London Festival of Chamber Music; tra ottobre e novembre, presso il National Film Theatre, è il London Film Festival, la più grande rassegna cinematografica nazionale. Tra le feste popolari di piazza sono da ricordare: il capodanno a Trafalgar Square e, tra gennaio e febbraio, il capodanno cinese a Chinatown; a luglio il London Pride Parade, la più grande festa popolare gay d'Europa, e in agosto, il coloratissimo carnevale di Notting Hill; a fine novembre, a Trafalgar Square, si accende il gigantesco abete di Natale, regalato come da tradizione dalla Norvegia. Tra gli eventi sportivi i più importanti sono quelli legati alle corse dei cavalli (a giugno il Derby Day, all'ippodromo di Epsom, e il Royal Ascot); il torneo internazionale di tennis di Wimbledon, tra giugno e luglio; la finale di FA Cup di calcio, a metà maggio, che dal 2006 è tornato a giocarsi nello stadio di Wembley, demolito nel 2002 e completamente ricostruito secondo le più avanzate tecnologie; le partite della nazionale inglese di rugby a Twickenham, per il torneo del 6 Nazioni, tra marzo e aprile; tra marzo e aprile, la gara annuale di canottaggio tra Oxford e Cambridge, sul Tamigi, tra Putney e Morlake; la maratona di Londra in aprile.

Bibliografia

Per la geografia

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Per l'arte

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